Terrà

Ente sviluppo agricolo
L’Esa come modello di prevenzione idraulica: una nuova era nella manutenzione fluviale

di Dario Cataldo

Si è conclusa con successo la campagna 2024 dell’Ente Sviluppo Agricolo (ESA) per la manutenzione dei corsi d’acqua in Sicilia, segnando una pietra miliare nella gestione delle risorse idriche regionali. Per la prima volta, l’ESA ha operato come soggetto attuatore su scala regionale, collaborando con il Dipartimento Agricoltura, l’Autorità di Bacino e i Consorzi di Bonifica. Un’azione integrata, mirata al ripristino e alla messa in sicurezza di fiumi e canali, che ha coinvolto mezzi meccanici e lavoratori per rimuovere vegetazione spontanea e detriti accumulati, garantendo il regolare deflusso delle acque.

La campagna è iniziata con un intervento sul canale artificiale Panebianco, nel territorio di Lentini (SR). Questo corso d’acqua, soggetto a ripetute esondazioni e gravi criticità idrauliche, aveva bisogno di un’azione tempestiva, soprattutto dopo gli eventi alluvionali che hanno colpito la Sicilia sud-orientale nel febbraio 2023. Progettato e realizzato interamente dall’ESA, l’intervento è stato finanziato dall’Autorità di Bacino e rappresenta il primo esempio di una strategia di manutenzione proattiva.

Grazie a un finanziamento di 20 milioni di euro dal POC (Piano Operativo Complementare), l’ESA ha ampliato le operazioni includendo fiumi e torrenti del catanese e del siracusano: i fiumi Dirillo e Anapo e il torrente Ficuzza. L’attività non si ferma qui: con la campagna 2025, sono già previsti interventi sul fiume Gornalunga e il torrente Benante, in attesa del completamento delle valutazioni ambientali.

Parallelamente, altre risorse aggiuntive per 2 milioni di euro dell’Autorità di Bacino, hanno permesso di intervenire su corsi d’acqua minori in tutta la regione. Tra questi, i lavori sul canale Boccadifalco a Palermo, sul vallone Caos e il torrente Scallamosche ad Agrigento, e su numerosi torrenti tra Sambuca di Sicilia, Sciacca e Trapani, dove l’ESA ha affrontato situazioni di abbandono pluriennale.

Mario Candore

“Con questa consistente attività realizzata dall’ESA per la prima volta nella sua storia, fortemente voluta dal Governo regionale – spiega il direttore generale dell’Ente, Mario Candore – l’ESA ha acquisito una posizione di primo piano in questo nuovo ambito di azione, quale soggetto al servizio delle aziende agricole, delle comunità locali e per la salvaguardia dei territori”.

Candore sottolinea come questa iniziativa si inserisca in una strategia più ampia per modernizzare il ruolo dell’ESA, adattandolo alle esigenze attuali dell’agricoltura siciliana. Il direttore dell’Esa, tiene a “ringraziare per la continua attenzione dimostrata verso l’Ente”, l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, il suo predecessore, Luca Sammartino e il Commissario straordinario dell’Ente Carlo Domenico Turriciano.

Tra le altre azioni strategiche dell’Esa, figurano la manutenzione della viabilità rurale, programmi di formazione e assistenza tecnica alle aziende agricole finanziati dal PSR (Programma di Sviluppo Rurale) e l’atteso adeguamento contrattuale del personale di ruolo al contratto regionale di settore, concretizzato dopo vent’anni di attesa.

La campagna 2024 non è solo una risposta alle emergenze idrauliche, ma un modello di intervento integrato che unisce prevenzione e gestione sostenibile delle risorse naturali. Attraverso il coinvolgimento diretto dell’ESA, la Sicilia si pone come esempio di come un ente storico possa rinnovarsi e rispondere in modo efficace alle sfide moderne.

La manutenzione dei corsi d’acqua non è solo una questione di sicurezza, ma un investimento nel futuro dell’agricoltura, dell’ambiente e delle comunità. Con l’approccio adottato, l’ESA ha dimostrato che una gestione attenta e sinergica delle risorse può trasformare criticità in opportunità, garantendo sicurezza idraulica e sostenibilità.

Questa campagna segna un cambio di passo, dimostrando che è possibile coniugare tutela ambientale e crescita economica. In un territorio complesso come la Sicilia, caratterizzato da fragilità idrogeologiche, la prevenzione resta l’unica strada per evitare disastri e salvaguardare il tessuto sociale. Grazie agli interventi dell’ESA, corsi d’acqua trascurati per anni hanno ripreso a funzionare come arterie vitali, contribuendo alla sicurezza e alla vitalità dei territori.

La campagna 2024 è quindi molto più di un semplice progetto operativo. È un messaggio di speranza e di rinascita per una terra che ha bisogno di guardare al futuro con fiducia, costruendo un modello di gestione idrica moderno, resiliente e capace di valorizzare ogni risorsa. Un modello che, partendo dalla Sicilia, può ispirare altre realtà regionali.

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