
Il Born in Sicily
La zootecnia siciliana trionfa a Agriumbria, i giovani allevatori sul podio
L’attenzione internazionale sulla Sicilia non è più solo rivolta al suo rinomato vino, in questo momento esposto nelle vetrine del Vinitaly, ma si estende anche alla sua fiorente industria zootecnica. La presenza predominante di aziende zootecniche siciliane all’ultima edizione di Agriumbria, con 46 animali in mostra su un totale di 141, è solo un segno tangibile di questo successo. Questi numeri non solo riflettono la quantità, ma anche la qualità delle produzioni dell’Isola, evidenziata dai 31 premi conquistati dalle aziende siciliane durante l’evento.
Questo trionfo non è stato ignorato da osservatori nazionali e internazionali. Coldiretti Sicilia sottolinea il ruolo fondamentale della zootecnia non solo come un’attività economica, ma anche come un’autentica ambasciatrice di eccellenza della regione nel contesto globale. Questo successo è reso ancora più significativo dal fatto che molte delle aziende premiate sono gestite e condotte da giovani imprenditori, dimostrando una determinazione e una resilienza straordinarie.
In un momento in cui la Sicilia affronta sfide come la grave crisi idrica, questo successo nella zootecnia diventa ancora più notevole. È un segno della capacità degli imprenditori siciliani di adattarsi e prosperare anche in circostanze difficili, mantenendo l’Isola al centro della scena internazionale non solo per il suo vino, ma anche per la sua eccellenza nella zootecnia.
Intanto, proprio per contrastare la siccità, arrivano le prime norme per snellire le procedure per interventi idrici. Il commissario per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta ha firmato la sua prima ordinanza che mira proprio a semplificare le procedure per le aziende, consentendo loro di accedere più agevolmente alle risorse idriche necessarie per mantenere le attività produttive, nel rispetto dell’ambiente.
Tradizioni millenarie e razze autoctone
La zootecnia siciliana rappresenta un settore di fondamentale importanza per l’economia e la cultura della regione. L’isola vanta una lunga tradizione zootecnica, risalente sin dall’epoca preistorica. Fin dall’antichità, gli animali hanno svolto un ruolo centrale nella vita delle comunità siciliane, fornendo non solo carne e latte, ma anche lavoro e concime per i campi. La Sicilia è patria di diverse razze autoctone, frutto di secoli di selezione naturale e adattamento all’ambiente locale. Tra le più pregiate troviamo:
Bovino modicano: antica razza da latte e carne, nota per la sua rusticità e la qualità del suo latte, utilizzato per la produzione di pregiati formaggi come il Ragusa DOP e il Piacentino DOP.
Suino nero dei Nebrodi: razza suina autoctona, caratterizzata dal pelo nero e dalla carne magra e saporita, utilizzata per la produzione di salumi tipici come la “Salsiccia di suino nero dei Nebrodi DOP” e il “Lardo di suino nero dei Nebrodi DOP”.
Asino ragusano: razza asinina da lavoro, apprezzata per la sua forza e resistenza, utilizzata in passato per il trasporto di merci e persone e oggi impiegata in attività di trekking e agrituristica.
Pecora comisana: razza ovina da latte, diffusa in tutta l’isola, il cui latte è utilizzato per la produzione di formaggi DOP come il Pecorino Siciliano e il Vastedda del Belice.
Pecora siciliana: Conosciuta anche come “Siciliana di Terra”, questa razza ovina si è adattata ai terreni montuosi e ai pascoli della regione. La sua resistenza alle condizioni climatiche estreme e la capacità di produrre latte e carne di alta qualità ne fanno un pilastro dell’allevamento siciliano.
Il cavallo siciliano: Celebre per la sua eleganza e resistenza, il cavallo siciliano è una razza antica che ha giocato un ruolo importante nella storia agricola e militare dell’isola. Oggi, pur essendo minacciato dall’estinzione, viene preservato attraverso programmi di conservazione.
Capra Girgentana: Originaria delle colline intorno ad Agrigento, questa capra è apprezzata per il suo latte di alta qualità, utilizzato per la produzione di formaggi tradizionali come il “pecorino siciliano”.