Terrà

Emergenza siccità
Procedure più snelle per interventi idrici, nuove norme per aziende agricole e zootecniche

Per contrastare la siccità, arrivano le prime norme per snellire le procedure per interventi idrici. Il commissario per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta ha firmato la sua prima ordinanza che mira proprio a semplificare le procedure per le aziende, consentendo loro di accedere più agevolmente alle risorse idriche necessarie per mantenere le attività produttive, nel rispetto dell’ambiente.

Il commissario per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta

Secondo quanto stabilito dal provvedimento, gli interventi di modesta entità che coinvolgono alvei di corsi d’acqua pubblica e/o aree adiacenti non sono più soggetti alle prescrizioni dettagliate del decreto del segretario dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia n. 187 del 23 giugno 2022. Parliamo di interventi che riguardano principalmente opere provvisionali di presa per la derivazione e il prelievo dell’acqua, con l’obiettivo di garantire il sostentamento degli allevamenti e il necessario irriguo per le colture. Tuttavia, l’azienda interessata deve comunicare l’intervento all’Ispettorato provinciale dell’agricoltura, specificando le finalità del prelievo e attestando il rispetto delle prescrizioni indicate.

Tale comunicazione, a cadenza mensile, sarà poi trasmessa all’Ufficio del genio civile competente per territorio e all’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia. Tra le prescrizioni da rispettare per l’esecuzione delle opere, che i lavori devono essere realizzati esclusivamente durante il periodo di magra del corso d’acqua. È fondamentale garantire il libero deflusso degli impluvi naturali in modo permanente, senza parzializzare la sezione di deflusso del corso d’acqua in nessuna circostanza. Inoltre, l’opera di presa non deve alterare l’equilibrio idrico e geomorfologico del corso d’acqua.

Un altro punto cruciale è il ripristino dell’ambiente dopo la cessazione della dichiarazione di criticità elevata. La ditta responsabile dell’intervento è tenuta a rimuovere le opere eseguite e a ripristinare perfettamente lo stato dei luoghi entro trenta giorni dalla fine dell’emergenza. Dopo il completamento del ripristino, la ditta deve inviare una comunicazione all’Ispettorato provinciale dell’agricoltura, allegando documentazione fotografica che attesti il ripristino dei luoghi secondo le normative.

In ogni caso, rimane confermata la responsabilità delle autorità competenti nel controllo, nella vigilanza e nella polizia idraulica per garantire il rispetto delle disposizioni e delle prescrizioni stabilite dal decreto. In sostanza, questa nuova normativa mira a semplificare le procedure per le aziende agricole e zootecniche, consentendo loro di accedere più agevolmente alle risorse idriche necessarie per mantenere le attività produttive, nel rispetto dell’ambiente e delle regolamentazioni vigenti.

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