Next Generation
La rivoluzione del vino in Sicilia, il ruolo dei giovani nel traghettare le aziende verso il futuro
Un vento nuovo soffia tra i vigneti siciliani: è quello della “Next Generation”, la nuova generazione di vignaioli che sta portando una ventata di innovazione e freschezza nel settore. Giovani dinamici, spesso con esperienze all’estero, questi eredi dell’antica tradizione vinicola siciliana hanno in comune la passione per la terra e il vino, unita al desiderio di sperimentare e di traghettare le loro aziende verso il futuro.
“La Sicilia nell’arco di 30 anni è passata dalla terra dai vini sfusi ai brand di prestigio nell’enologia internazionale – afferma il direttore dell’assessorato regionale all’Agricoltura Dario Cartabellotta -. E i giovani, quelli di ieri e sicuramente quelli di oggi della Nex Generation, tutti assieme, hanno creato una catena generazionale che riesce a prendere nella terra di Sicilia, nei suoi vitigni, nei suoi climi, nei suoi suoli, questa grande ricchezza per l’enalogia siciliana che riescono a comunicarla al mondo. E’ una generazione che riesce ad adattarsi anche a cambiamenti climatici – aggiunge Cartabellotta – scenario che sta attraversando il cosiddetto mondo del vino tradizionale. Forse la Next Generation e l’attuale generazione sono quelli che meglio sanno fare e meglio sanno rispondere a questo tipo di obiettivi che il futuro del vino ci presenta”.
I protagonisti
Al centro dell’impegno di questi giovani imprenditori agricoli, c’è la sostenibilità, in tutte le sue declinazioni: ambientale, sociale ed economica. Consapevoli dell’importanza di preservare l’ecosistema unico della Sicilia, i giovani imprenditori si dedicano a pratiche agricole ecocompatibili, all’utilizzo di energie rinnovabili e alla valorizzazione del territorio. Ma la sostenibilità per loro è anche sociale, con un occhio di riguardo alle condizioni dei lavoratori e al benessere delle comunità locali. Insomma, emozione e determinazione, competenza e voglia di fare. La carica dei nuovi produttori siciliani ha contagiato anche la platea dello stand della Regione Siciliana al Vinitaly.
L’occasione, l’incontro dedicato alla “Generazione Next”, il gruppo nato all’interno di Assovini Sicilia con l’obiettivo di accompagnare il passaggio generazionale nel mondo del vino siciliano. È stata la stessa presidente dell’associazione, Mariangela Cambria a tenere a battesimo il gruppo di under 40. “La Sicilia non può diventare un paese per vecchi – ha detto Cambria – e noi dobbiamo accompagnare il processo di cambiamento generazionale nel settore del vino sostenendo la formazione nell’hospitality, nel marketing, nell’enologia”. C’è un dato che emerge con forza da questa nuova generazione: la presenza massiccia di donne. Sono ben undici le giovani imprenditrici che fanno parte del gruppo, pronte a dare il loro contributo con grinta e determinazione. Un segnale di cambiamento importante, che sottolinea il ruolo sempre più centrale delle donne nel mondo del vino siciliano.
Nel corso dell’incontro, tra gli altri, sono intervenuti Giovanna Caruso, titolare dell’azienda Caruso & Minini. “Si concretizza il nostro sogno – ha sostenuto -. Vogliamo fare sapere che siamo pronti per scendere in campo con le nostre competenze acquisite anche con studi all’estero. Siamo tornati per lavorare qui”. Grande concretezza nelle parole della produttrice Enrica Spadafora su come avvicinare i giovani della Generazione Z al mondo del vino: “Dialogo diretto con i nuovi consumatori, una comunicazione più semplice, processi di formazione sia per i componenti del gruppo “Generazione Next” che per i nuovi wine lover”.
Tra gli ospiti dell’evento, Felix Jermann, wine influencer e content creator e Veronica Laguardia comunicatrice del mondo del vino. Jermann ha invitato i giovani colleghi ad abbattere le barriere del formalismo nella comunicazione del vino per renderlo più comprensibile anche raccontando aneddoti e mettendo in luce l’autenticità dei prodotti e facendo risaltare l’autenticità in ogni aspetto della produzione. Veronica Laguardia, comunicatrice del vino ha insistito sul potenziale delle aziende siciliane non ancora sfruttato. “Bisogna non vendere solo vino – ha detto – ma diventare ambasciatori di uno stile di vita sostenibile. Raccontare storie, sogni, fatiche di persone e credere nella collaborazione fra generazioni”.
Comunicare, nuovi mercati ed enoturismo
Offrono visite guidate dei vigneti e della cantina, degustazioni di vini abbinate a prodotti tipici locali, eventi culturali e percorsi enogastronomici. L’obiettivo è quello di creare un’esperienza indimenticabile per i visitatori, facendoli innamorare della Sicilia e dei suoi vini. La Next Generation della vitivinicoltura siciliana è un esempio di come tradizione e innovazione possono andare di pari passo. Questi giovani vignaioli stanno dando nuova linfa al settore, portando un entusiasmo contagioso e una visione fresca del futuro. Grazie al loro impegno, la Sicilia ha tutte le carte in regola per affermarsi come una delle più importanti regioni vinicole d’Italia e del mondo.
I giovani e il vino: un rapporto da ripensare
In un mondo sempre più connesso, la comunicazione è fondamentale per il successo di un’azienda vinicola. I nuovi imprenditori vinicoli lo sanno bene e investono in strategie di marketing innovative per raggiungere nuovi mercati e conquistare nuovi consumatori. Fanno uso dei social media, creano esperienze di enoturismo coinvolgenti e partecipano a fiere e manifestazioni internazionali. L’obiettivo è quello di far conoscere la Sicilia e i suoi vini al mondo intero, valorizzando l’unicità del territorio e la qualità dei prodotti. L’enoturismo è un altro dei cavalli di battaglia della Next Generation. I giovani vignaioli vedono nelle loro aziende non solo dei luoghi di produzione, ma anche delle destinazioni turistiche da vivere e da scoprire.
Secondo Vincenzo Russo, dell’Università IULM – Centro di Ricerca di Neuromarketing, il mondo del vino deve evolversi per attrarre le nuove generazioni di consumatori. I giovani, infatti, hanno esigenze e aspettative diverse rispetto al passato, e le aziende vinicole che non sapranno adattarsi rischiano di rimanere indietro. Uno dei primi passi da compiere è quello di aumentare la trasparenza. I consumatori, soprattutto i più giovani, sono sempre più attenti a ciò che mangiano e bevono, e chiedono informazioni chiare e precise sugli ingredienti e sulle caratteristiche dei prodotti. In particolare, Russo sottolinea l’importanza di comunicare correttamente il contenuto di zuccheri nel vino, un tema spesso frainteso. “I consumatori pensano erroneamente che il vino sia ricco di zuccheri perché l’industria non ne parla, e credo che questo metta la categoria in una posizione di svantaggio rispetto ad altre bevande alcoliche”, afferma l’esperto.
Accessibilità e inclusione
Un altro aspetto fondamentale è l’accessibilità. Il mondo del vino è spesso percepito come elitario e intimidatorio, soprattutto dai più giovani. Le aziende vinicole devono fare di più per rendersi più inclusive e accoglienti, valorizzando la diversità e raccontando storie autentiche e vicine al pubblico. “Basta con storie distanzianti”, sostiene Russo. “I consumatori amano vignaioli donne, persone di colore e persone che si sentano a proprio agio nel vino. Vogliono etichette divertenti, storie relazionabili, contenuti coinvolgenti e riflessivi e opinion leader sostenibili”.
Comunicazione e marketing
Per raggiungere i giovani, è necessario anche ripensare il modo di comunicare e fare marketing. Russo consiglia di utilizzare un linguaggio semplice e diretto, evitando tecnicismi e termini troppo complessi. Inoltre, è importante sfruttare i canali digitali e i social media per interagire con i consumatori in modo autentico e creare una community. In sostanza, il settore del vino ha bisogno di un cambiamento per attrarre le nuove generazioni di consumatori. Trasparenza, accessibilità, inclusione e una comunicazione efficace sono i capisaldi per costruire un futuro più solido per il vino. Le aziende vinicole che sapranno cogliere queste sfide saranno quelle che avranno maggiore successo nel lungo termine.
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