Terrà

I grani antichi dell’Ennese iscritti nel Geoportale della Cultura Alimentare

I grani antichi dell’Ennese, testimoni di una tradizione agricola millenaria che ha plasmato la storia, il paesaggio e la cultura dell’area, nei giorni scorsi, sono stati inseriti nel Geoportale della Cultura Alimentare. Il GeCA creato nel 2015 dal ministero della Cultura, in concomitanza con EXPO Milano, attraverso il proprio Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale raccoglie, organizza e presenta il ricco patrimonio alimentare italiano, spesso frammentato e poco conosciuto, in modo da trasformarlo in un sapere condiviso, facilmente accessibile e comprensibile. La presentazione della candidatura è avvenuta durante l’inaugurazione del Microfestival delle Aree Interne dal titolo ‘Restanze e ritorni nel cuore giallo del Mediterraneo’.

La candidatura, presentata dal Rocca di Cerere UNESCO Global Geopark, ha inteso riconoscere l’importanza culturale dei grani antichi dell’Ennese per l’area del Geopark ma anche quanto i grani antichi dell’Ennese siano significativi a livello regionale quale espressione di un’antica saggezza agricola e agroalimentare che ha contribuito a definire il paesaggio culturale dell’isola.

“Il nostro impegno non si conclude qui – afferma Michele Sabatino, presidente del Rocca di Cerere Geopark – infatti rendendo accessibili dati, informazioni, e narrazioni sulla storia, la coltivazione, e l’utilizzo dei grani antichi ennesi, il portale fornisce una testimonianza preziosa per promuovere la consapevolezza e l’interesse nei confronti di questo patrimonio oltre a svolgere un ruolo cruciale nella conservazione di biodiversità, argomento di crescente rilevanza nell’odierno panorama agricolo globale che, sempre di più, si trova a dover fronteggiare nuove e numerose sfide ambientali”.

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