Il progetto EBioScart
Economia circolare e nuovi mercati, il ficodindia di Sicilia protagonista
di Carmelo Danzì*
Nell’ottica di un’economia circolare e della valorizzazione di un prodotto straordinario come il ficodindia di Sicilia, ha preso avvio il progetto EBioScart – GO FICO, che punta al riutilizzo, anche tramite fonti di energia rinnovabili, dei sottoprodotti e degli scarti delle produzioni siciliane di Opuntia Ficus-indica. Le attività rientrano nella strategia dell’economia circolare di sostenibilità, con la misura 16.1 del Psr-Sicilia 2014-2020, e si inseriscono nella filiera ficondindicola dei 3 poli siciliani: Etna, Roccapalumba, Santa Margherita di Belice. Il progetto, già inaugurato online il 21 maggio scorso, verrà ufficialmente presentato in conferenza stampa il 30 luglio 2021, alle ore 18.00 a Villa delle Favare, a Biancavilla (Ct). Seguirà un evento con momenti di visita alle aziende e una lectio magistralis del prof. Giancarlo Cravotto, seguito dall’intervento di altri relatori, che faranno il punto sulle opportunità offerte dai bioprodotti da scarti di ficodindia nell’ambito nutraceutica, della cosmesi e della farmacologia. Anche in questo caso l’evento sarà trasmesso online sui canali YouTube, Facebook e Linkedin di EBioScart.
Dagli scarti del ficodindia si estraggono pectine, betanine, mucillagini e olio di semi, preziose risorse per le industrie
Il progetto, che ha come soggetto capofila il Parco Scientifico e tecnologico della Sicilia (PSTS), guarda all’Agricoltura 4.0 e nasce dalla sfida di un gruppo di imprenditori agricoli che hanno intuito che i diversi prodotti che si possono ricavare dalla pianta di ficodindia possono conquistare sul mercato margini di guadagno veramente interessanti, con trend crescenti. Tali considerazioni trovano solide fondamenta negli studi del Cnr, dell’Università di Catania che considerano gli scarti del ficodindia, da cui si estraggono pectine, betanine, mucillagini, olio di semi di ficodindia, preziose risorse per le industrie parafarmaceutiche, nutraceutiche, di cosmesi, del food & beverage, ecc. A ciò si aggiunge l’impegno e la complicità di tutti i partner e le imprese che hanno scelto di puntare sul ficodindia mettendo a disposizione il loro know-how. Si è compreso infatti che conquistando questi nuovi settori di mercato, è possibile raddoppiare l’economia del frutto che da solo ha già occupato importanti fette di mercato non solo italiano, ma anche internazionale. Il frutto, infatti, non solo si attesta come cultura da reddito in Italia, ma si impone in diversi mercati in Europa e oltre Oceano.
Il presidente del PSTS Giuseppe Scuderi sottolinea l’obiettivo di EBioScart-GO FICO: “Il progetto – dice Scuderi – punta all’utilizzo dei derivati del prodotto tipico delle produzione agricole siciliane, cioè il Ficodindia, le cui sostanze, oltre al frutto, sono importantissime perché consentono di mettere a punto dei prodotti utili per la cura di alcune patologie come quelle dell’apparato digerente”. Il progetto ha preso avvio lo scorso 21 maggio con un webinar di presentazione nel corso del quale hanno relazionato Mario Pagliaro, primo ricercatore del Cnr di Palermo, Biagio Fallico e Giuseppe Timpanaro del dipartimento di Agricoltura alimentazione e ambiente dell’Università di Catania. Il seminario è stato concluso da Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento regionale dell’Agricoltura.
Il progetto EBioScart – GO FICO sarà un punto di riferimento non solo per la filiera ma anche per tanti giovani che guardano l’agricoltura
Per la valorizzazione del ficodindia e dei suoi derivati si è creato un Consorzio capace di sostenere più attori. In questo contesto il progetto Sicilia EBioScart – GO FICO vuole essere punto di riferimento per la crescita dell’intera filiera che ruota attorno al ficodindia. Saranno infatti messi appunto tecnologie, processi virtuosi di estrazione, diverse strategie di promozione, comunicazione e divulgazione, dal coinvolgimento dei media ad eventi divulgativi, fiere e campi dimostrativi, avviati già in Sicilia e capaci di coprire l’intero territorio regionale e nazionale. Tutti gli attori del progetto saranno impegnati per diversi mesi e le attività programmate rappresenteranno nuove occasioni di sviluppo per tutta la Sicilia.
EBioScart – GO FICO sarà un punto di riferimento anche per i tanti giovani, che, in quest’era di Covid-19 e pandemia, guardano all’agricoltura come opportunità di reddito, ottima collocazione per l’investimento del loro tempo e del loro futuro. Coinvolti nelle diverse attività sono le aziende leader del settore, appartenenti sia alla fase della produzione, come l’azienda agricola Mulino Fiaccati, di Laura Bonanno; l’Azienda agricola Garufo di Lucia Bonanno; l’Azienda agricola Giacomo Abruzzo, l’Azienda OP La Deliziosa; sia appartenenti alla filiera ma estranei alla produzione, come il gruppo Ficurinia Srls e Promoter Group Spa. Nel progetto si inseriscono poi i soggetti pubblici e privati detentori dell’innovazione come l’Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A).
*Innovation Broker
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