Terrà

L'importanza dei controlli
Normativa europea e certificazioni fitosanitarie, il Servizio regionale in difesa dell’agricoltura siciliana

L’aeroporto di Catania si conferma come un baluardo della sicurezza fitosanitaria in Italia grazie al costante impegno nel controllo e monitoraggio dei bagagli dei passeggeri provenienti da tutto il mondo. Recentemente, un’importante operazione ha condotto al sequestro di oltre 120 confezioni di sementi di piante ortive prive del necessario certificato fitosanitario. Questo successo sottolinea l’importanza dei controlli fitosanitari e della stretta collaborazione tra il Servizio Fitosanitario Regionale della Sicilia (Sfr) e la Dogana di Catania.

Normativa fitosanitaria europea


Certificato fitosanitario

I controlli si basano sui rigorosi criteri stabiliti dal Regolamento europeo (UE) 2017/625, dal Regolamento delegato UE 2122/2019 e successive modifiche. Queste normative impongono che ogni materiale vegetale importato sia accompagnato da un certificato fitosanitario, garantendo così l’assenza di organismi nocivi che potrebbero minacciare le nostre colture.

Un sequestro esemplare

Durante i controlli di routine sui bagagli, gli ispettori hanno individuato una partita di sementi di piante ortive priva di certificato fitosanitario, un documento cruciale che attesta la sicurezza e la conformità del materiale vegetale importato. Senza questo certificato, non vi sono garanzie che le sementi siano esenti da parassiti o malattie dannose. Grazie all’azione degli ispettori, è stato possibile sequestrare queste sementi, evitando così un potenziale danno e impatto fitosanitario. Questo intervento ha messo in luce l’importanza dei controlli e della vigilanza continua negli aeroporti.

Importanza dei controlli fitosanitari


Ispettore fitosanitario durante apertura bagagli

Gli organismi nocivi rappresentano una minaccia seria per l’agricoltura. La loro introduzione potrebbe avere conseguenze devastanti non solo sulle colture, ma anche sull’intero ecosistema. I controlli fitosanitari sui bagagli dei passeggeri, sono una misura preventiva essenziale per tutelare il nostro patrimonio agricolo. Negli ultimi anni, solo per citarne alcuni, l’Italia ha dovuto affrontare focolai di organismi nocivi come la Bactrocera dorsalis (mosca orientale della frutta) e il Tomato Brown Rugose Fruit Virus (ToBRFV). Questi parassiti, introdotti probabilmente da passeggeri inconsapevoli o da individui che sottovalutano il pericolo, hanno causato ingenti danni alle colture ortofrutticole, mettendo a rischio l’intero settore agricolo nazionale.

Un modello di collaborazione

Il successo dell’operazione di sequestro all’aeroporto di Catania sottolinea l’efficacia della collaborazione tra il Servizio Fitosanitario e la Dogana. Questo lavoro di squadra non solo garantisce la sicurezza delle piante, ma protegge anche la nostra economia agricola.

Aumentare la consapevolezza


Campagna informativa

È fondamentale aumentare la consapevolezza dell’importanza dell’azione di prevenzione fitosanitaria. Ogni passeggero deve comprendere i rischi associati all’importazione di piante e semi senza le adeguate certificazioni. Questo richiede una continua azione di informazione presso tutti i posti di controllo frontaliero dell’Unione europea. Campagne informative, segnaletica adeguata e personale formato possono fare la differenza nel prevenire l’introduzione di organismi nocivi.

Il sequestro di oltre 120 confezioni di sementi di piante ortive senza certificato fitosanitario presso l’aeroporto di Catania, rappresenta un esempio tangibile di come i controlli fitosanitari siano fondamentali, per la protezione del nostro territorio. La prevenzione è la chiave per proteggere il nostro ambiente e la nostra economia da organismi nocivi devastanti.


Materiale vegetali intercettato all’interno bagaglio

Il rigore dei controlli fitosanitari e la consapevolezza del pubblico sono essenziali, per evitare l’introduzione accidentale di organismi nocivi per le piante: purtroppo, a differenza delle politiche adottate da altri Paesi extra Ue più sensibili alla problematica, chi arriva da un Paese terzo non è sufficientemente informato all’imbarco o durante il volo del divieto d’introduzione di materiale vegetale (salvo qualche piccola esenzione come per i frutti di banano, cocco, ananas, datteri e durians), non accompagnati da un certificato fitosanitario.

Purtroppo assistiamo, nonostante le continue intercettazione di materiale vegetale vario (sementi, piante con radice e terreno, frutti, materiale in legno grezzo, fiori, bulbi etc), ad una modesta riduzione dei sequestri soprattutto a carico di passeggeri che, per motivi economici o tradizione culinarie, continuo a imbarcare intere valigie di vegetali, che possono ospitare organismi nocivi da quarantena per le piante, cosiddetti “autostoppisti,” non presenti nei nostri agroecosistemi. Pertanto, si ritiene fondamentale il rafforzamento delle sinergie fra tutti i soggetti deputati ai controlli, per incrementare ulteriormente l’efficacia dei controlli mirati sui vegetali e prodotti vegetali in transito negli scali aeroportuali.

Articolo prodotto dal Servizio fitosanitario regionale della Sicilia

©RIPRODUZIONE RISERVATA





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