Terrà

Servizio fitosanitario regionale
Parassiti in agguato per le piante? In azione le “sentinelle” del Sfr

Le piante svolgono un ruolo fondamentale nella nostra catena alimentare, fornendo cibo per gli esseri umani e mangime per gli animali. Pertanto, è di vitale importanza preservare la salute delle piante, le cui malattie possono avere effetti devastanti sulla qualità della nostra vita, sull’economia e sull’ambiente in cui viviamo. Un esempio lampante dell’impatto delle fitopatie è rappresentato da Xylella fastidiosa, un batterio da quarantena che può colpire oltre 300 piante ospiti, segnalato in molte aree del mondo ed, in Europa, in alcune regioni d’Italia, in Francia, Spagna e Portogallo.

Distribuzione di Xylella fastidiosa

Questo patogeno ha causato danni economici significativi, con potenziali perdite annuali di produzione, stimate in 5,5 miliardi di euro, senza contare le ricadute negative sulle attività commerciali della produzione vivaistica e il costo dei controlli preventivi obbligatori nell’intera Ue. In questo contesto, i controlli fitosanitari sono fondamentali a causa dell’aumento e della diversificazione del commercio internazionale. Con la crescente globalizzazione, le merci attraversano le frontiere a un ritmo sempre più veloce, offrendo agli organismi nocivi per le piante l’opportunità di diffondersi rapidamente in nuove aree. Pertanto, i controlli fitosanitari in fase di importazione sono cruciali, per prevenire l’introduzione di queste minacce e proteggere le colture locali. Inoltre, i cambiamenti climatici stanno influenzando la salute delle piante, incrementando ulteriormente la necessità di controlli fitosanitari rigorosi. La puntuale e corretta effettuazione di queste verifiche, può contribuire a mitigare gli impatti negativi dei cambiamenti climatici sulle risorse vegetali globali.

I controlli fitosanitari in importazione in Sicilia

All’interno dei porti di Palermo, Catania, Pozzallo e Trapani, sono stati istituiti i posti controlli frontalieri o PCF (a Catania anche in aeroporto), presso i quali diverse merci regolamentate dalla normativa fitosanitaria vigente devono essere sottoposte a controlli documentali, di identità o fisici, atti a prevenire o ridurre il rischio di introduzione e diffusione di organismi nocivi sul territorio regionale ed europeo.

Gli importatori o, su delega, gli spedizionieri notificano l’arrivo della spedizione soggetta a controllo obbligatorio fitosanitario, tramite il portale europeo Traces (Trade Control and Expert System), inserendo tutte le informazioni e i documenti obbligatori (certificato fitosanitario, polizze di carico, tariffe fitosanitarie etc.), utili per essere prese in carico dagli ispettori fitosanitari competenti, che operano presso i PCF dove dovrà essere sdoganata la spedizione. Al fine di garantire un controllo più efficiente e sostenibile, l’ispettore incaricato esegue un’analisi mirata del rischio fitosanitario, in base alla presenza di fitopatie pericolose nel Paese di origine, al tipo di merce da controllare, nonché all’affidabilità dell’importatore.

Home page Traces

Questa fase rappresenta un momento fondamentale dell’ispezione, in quanto indirizza l’ispettore a valutare il livello di rischio e, quindi, a prevedere, oltre a una verifica documentale-d’identità e fisica, anche un controllo con campionamento, che verrà sottoposto ad analisi di laboratorio, per escludere la presenza di organismi nocivi pericolosi anche su campioni asintomatici, che possono contenere infezioni latenti. Una importante innovazione nell’ambito dei controlli fitosanitari in importazione, si è realizzata grazie al supporto della già menzionata piattaforma informatica Traces-Nt, nata inizialmente per il settore veterinario, che permette di condividere in tempo reale tutte le informazioni utili (intercettazioni di spedizioni provenienti da Paesi terzi, focolai, presenza di fitopatie etc.) per rendere compatibile l’efficacia dei controlli, con le esigenze di libero scambio commerciale e della protezione fitosanitaria.

Sorveglianza fitosanitaria dei vegetali da Paesi terzi

Grazie alla condivisione in tempo reale degli “allertfitosanitari europei, negli ultimi anni gli ispettori del Servizio Fitosanitario Regionale hanno incrementato in maniera significativa, il numero di intercettazioni di vegetali e/o prodotti vegetali provenienti da diversi Paesi terzi, scoprendo la presenza di organismi nocivi da quarantena, potenzialmente dannosi per le produzioni agricole regionali. Data la posizione geografica strategica dell’Isola nel Mare Mediterraneo, tali intercettazioni rivestono un’importanza fondamentale, ai fini della tutela della sanità delle colture agricole e dell’ambiente. Particolarmente significativi sono stati i casi di respingimento o distruzione di partite di:

frutti di limone, provenienti dall’Argentina, trovati positivi ad un temibile fungo, Phyllosticta citrocarpa la cosiddetta macchia nera degli agrumi, già presente in Tunisia (fig.1);

segati di abete provenienti dall’Ucraina con presenza di larve vive di coleotteri da quarantena (fig.5-6);

imballaggi in legno non conformi alla normativa sui trattamenti (International Standard Phytosanitary Measure – ISPM-15) (fig.7).

Non meno significative sono state le numerose intercettazioni di sementi di pomodoro, arrivate al PCF dell’aeroporto di Catania, provenienti da Israele e Cina, trovate positive al virus del TBRvF (fig.8). Inoltre, tra le azioni da segnalare si evidenzia l’intensificazione dei controlli su semi di grano, provenienti da Paesi terzi ed europei (fig.9).

Si precisa, fra l’altro, che secondo gli standard internazionali fitosanitari, sono categorizzate ad alto rischio le piante da impianto ornamentali, provenienti da alcuni Paesi terzi con situazioni fitosanitarie particolarmente delicate, che richiedono puntuali attività ispettive e appositi campionamenti (fig.10-11-12-13).

Le intercettazioni fitosanitarie rappresentano un momento cruciale nel processo di controllo all’importazione, in quanto consentono di individuare e trattare tempestivamente potenziali rischi fitosanitari, contribuendo così a proteggere la biodiversità e l’ecosistema locale. Queste azioni dimostrano l’importanza dei controlli fitosanitari rigorosi e dell’efficacia delle misure preventive nell’ambito dell’importazione di vegetali e prodotti vegetali. Nei posti di controllo frontaliero più sensibili inoltre, dove transita e arriva merce a rischio fitosanitario elevato, come piante da impianto, ornamentali e agrumi, la rete di sorveglianza viene potenziata con l’impiego di trappole cromotropiche e/o innescate con specifici feromoni (fig.14).

fig.14

Questo permette di verificare la presenza di organismi da quarantena per le piante come la temibile Bactrocera dorsalis, segnalata di recente in Campania con notevoli ripercussioni sull’economia delle produzioni fruttifere locali, o insetti del genere Monochamus, vettore di un temibile nematode (Bursaphelenchus xylophilus) che sta distruggendo le pinete del Portogallo. In caso di ritrovamento, rapidamente vengono attivati specifici piani d’azione, per eradicare eventuali focolai di organismi dannosi per le piante.

Il Servizio fitosanitario regionale, in sostanza, svolge un ruolo cruciale nei controlli fitosanitari all’importazione e nella gestione dei volumi di merce in transito. Per tali motivi, è importante non sottacere l’impellente necessità di potenziare la dotazione di personale tecnico specializzato, al fine di scongiurare un progressivo affievolimento dei controlli, con pesanti ricadute sul territorio dal punto di vista ambientale, economico e sociale.

Articolo di Francesco Saraceno e Domenico CartaServizio 4 Fitosanitario regionale e lotta all’agropirateria

©RIPRODUZIONE RISERVATA





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