Esportazioni sicure
Servizio fitosanitario, garantito nel mondo il made in Sicily contro la contraffazione
Il Servizio fitosanitario regionale costituisce un’articolazione del Servizio fitosanitario nazionale ed ha una funzione cruciale nel controllo e nella certificazione di piante e prodotti vegetali siciliani destinati all’estero. Attraverso verifiche rigorose, il servizio contribuisce ad assicurare la sanità fitosanitaria delle esportazioni e l’implementazione di pratiche sostenibili. “Controlliamo una notevole quantità di prodotti vegetali, che ogni anno vengono inviati all’estero, anche con lo scopo di garantire che le partite commercializzate come siciliane lo siano realmente”, spiega a Terrà il cordinatore Il del Servizio fitosanitario regionale, Domenico Carta.
Ogni anno l’ufficio rilascia migliaia di certificati, a seguito di controlli sul posto e di analisi di laboratorio, effettuate sui campioni dei prodotti prelevati a cura degli Ispettori fitosanitari. Certificati, la cui contraffazione è praticamente impossibile, che garantiscono il rispetto degli standard fitosanitari richiesti. Nel 2022 sono stati emessi 1.794 certificati per esportazione, a cui se ne aggiungono ulteriori 837 di tipo pre-export, necessari per i prodotti che transitano da un Paese europeo, prima di raggiungere la loro destinazione finale, portando il totale a 2631 certificati.
Dai dati relativi alle certificazioni, si può dedurre che la Sicilia ogni anno esporta migliaia di piante, sia da impianto che a scopo ornamentale; tra quest’ultime agrumi, olivi, cicas, laurus, tutte specie tradizionali della nostra Isola, ma anche semi di ortive che costituiscono un importante flusso commerciale. Grossi quantitativi di farine di carruba raggiungono ogni anno la Cina e la Thailandia, i semi di pomodoro viaggiano fino ad Israele e ai Paesi del Medio Oriente, le uve da tavola raggiungono le mete turistiche più affascinanti, così come i pistacchi e le mandorle che arrivano nelle cucine del Giappone.
L’attività concernente la produzione di piante è quella che impegna di più il Servizio, considerato che sono 1200 i vivai in Sicilia i quali, per legge e per garantire la conformità alle normative, devono essere iscritti ad un registro specifico e sottoposti a controlli annuali. Fondamentale inoltre la formazione degli ispettori fitosanitari, ma anche l’esigenza che venga garantito il ricambio generazionale, come spiega lo stesso responsabile del Servizio.
“Stiamo guardando avanti, preparandoci ai cambiamenti normativi e alle sfide del settore – afferma Carta -. La formazione del personale e l’accreditamento delle strutture laboratoristiche del Servizio sono cruciali, in un’ottica di crescita tecnica e professionale condivisa. A tal fine, è ormai ineludibile l’attivazione di concorsi rivolti a giovani con titolo di studio specifico, per consentire il ricambio generazionale e la sopravvivenza del Servizio”. Oggi il personale tecnico disponibile è costituito da una cinquantina di persone, a fronte di un’attività capillare di vigilanza e controllo su tutto il territorio siciliano e in cinque posti di controllo frontalieri autorizzati.
Il Servizio si avvale, inoltre, dell’indispensabile supporto di due laboratori diagnostici propri, uno a Palermo e uno ad Acireale. Al riguardo, per adempiere alla recente normativa europea che impone l’accreditamento dei laboratori ufficiali alla norma Iso, è in corso un notevole sforzo finanziario e professionale di grande rilevanza. Tra le altre attività dell’ufficio, si segnalano la collaborazione con le università e gli istituti di ricerca per le analisi diagnostiche e la sperimentazione, la vigilanza degli organismi di certificazione del settore biologico e il controllo su specifiche categorie di Ogm, individuate in sede nazionale. Il Servizio rilascia, infine, i certificati di abilitazione per l’acquisto e l’uso di prodotti fitosanitari, a seguito di corsi di formazione obbligatori, curando anche attività di supporto alla formazione stessa e all’uso corretto dei prodotti fitosanitari.
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