Terrà

Progetto Di-Vino, cultura e ambiente per raccontare l’Etna

Il binomio Vino ed Etna diventa sempre più stretto, con un valore che è sempre più storico, ambientale e culturale. Da questo presupposto, sul finire del 2023, è nato il progetto biennale Di-Vino, Innovazione Digitale Vino Marketing Esperienziale, grazie al finanziamento del PSR Sicilia 2014-2022 (sottomisura 16.1).

Un progetto che vede insieme il Dipartimento di Agricoltura, alimentazione e ambiente dell’Università degli Studi di Catania e cinque aziende vitivinicole del territorio etneo: Benanti, Cottanera, Graci, Russo, I Custodi delle Vigne dell’Etna. La campagna denominata “Custodisci i muretti a secco”, verrà sviluppata con il presupposto di utilizzare innovative tecniche di marketing esperienziale, puntando alla salvaguardia dei tipici muretti a secco (Dry Stone Walling) e sul connubio “Vino-Etna”.

“Proveremo a creare un valore aggiunto al prodotto vino, anche attraverso il ricorso al mondo digitale e a un sistema di identificazione e tracciatura dell’esperienza vissuta accanto ai muretti a secco – ha sottolineato la Innovation Broker Federica Eccel –. Vogliamo consegnare al consumatore momenti memorabili da conservare”. Chi visita il territorio etneo infatti, non lo fa al solo scopo di acquistare beni e servizi, ma lo fa con la consapevolezza di potere fare nuove esperienze, in un’area geografica che è unica, per le sue peculiarità ambientali, ma anche per i suoi valori storici.

Randazzo – Vigneti etnei © Fernado Famiani

Muretti a secco, patrimonio Unesco

I muretti di pietra a secco, già nel 2018, erano stati inseriti dall’Unesco nella lista dei beni immateriali patrimonio dell’Umanità, perché considerati “perfetto esempio di armonia tra uomo e natura” e considerati inoltre primi esempi di architettura rurale caratterizzanti del paesaggio rurale mediterraneo. Nello specifico, in riferimento al territorio che circonda il vulcano, delineano i contorni dei terrazzamenti che nei secoli sono stati preservati dall’erosione e dalla desertificazione, grazie alla loro presenza.

Oggi, l’arte di costruzione dei muretti a secco, è quasi scomparsa e sono stati proprio i produttori di vino moderni a riproporla grazie alla valorizzazione di maestri artigiani che hanno tramandato di padre in figlio i segreti di un mestiere che si nutre della ricchezza del vulcano, quella pietra lavica che viene lavorata e incastrata a mano con pazienza e maestria.

Un approccio, questo, di valorizzazione della storia e della cultura di un territorio e di un settore, quello vitivinicolo, che oggi vivono un periodo di grande crescita. I numeri parlano chiaro: in un’area dove l’enoturismo negli ultimi anni è esploso, solo nel 2021 sono stati prodotti circa 34 mila ettolitri di vino (contro i 32 mila del 2019, pre-pandemia) e il valore immobiliare dei terreni è cresciuto in maniera significativa.

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