Fondi europei
La Sicilia parte con la nuova Pac, bandi per 142 milioni. Sammartino: “Più sinergia con i produttori siciliani”
La Sicilia parte con la nuova Pac. L’assessore regionale all’Agricoltura preme sull’acceleratore, aprendo “una nuova pagina” per dirla con lo stesso Luca Sammartino, sull’agricoltura siciliana. E così si lavora su due interventi a sostegno degli agricoltori per 142 milioni di euro. Si tratta di due bandi del Piano strategico della Pac (Politica agricola comune) 2023-27 presentati oggi nel corso di un convegno all’Università Kore di Enna dallo stesso Sammartino, alla presenza del dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Dario Cartabellotta, e del presidente dell’ateneo ennese, Cataldo Salerno. Due bandi riguardanti aiuti per l’agricoltura biologica e l’indennità compensativa delle aree montane e svantaggiate.
“Con questi due bandi – ha detto Sammartino – apriamo una nuova pagina della strategia della Regione per sostenere gli agricoltori attraverso le risorse della Pac, puntando sulla sostenibilità ambientale delle coltivazioni e sulla tutela delle attività agricole in zone, come quelle montane o con vincoli, dove gli svantaggi condurrebbero verso un abbandono delle terre. Ma vogliamo anche rafforzare la sinergia con le organizzazioni dei produttori e con quelle professionali: solo lavorando tutti insieme potremo promuovere con maggiore forza il brand Sicilia e dare maggiore slancio alla diffusione nei mercati dei prodotti agricoli della nostra terra. E per farlo – ha concluso – occorre anche dotare la aree agricole della Sicilia di infrastrutture e servizi adeguati”.
Il bando per l’agricoltura biologica ha una dotazione finanziaria di 90 milioni di euro per il 2023. L’azione prevede un pagamento a favore di agricoltori o associazioni di agricoltori che si impegnano a mantenere le superfici coltivate ad agricoltura biologica, ricevendo in cambio una compensazione dei minori ricavi e dei maggiori costi dei processi produttivi. Per quanto riguarda il bando sull’indennità compensativa, l’obiettivo è di mantenere l’attività agricola e zootecnica nelle zone montane, in quelle soggette a vincoli naturali significativi diverse dalle zone montane e in quelle con vincoli specifici, in modo da compensare il mancato guadagno e i costi aggiuntivi sostenuti dalle aziende agricole e da remunerare gli svantaggi che gli agricoltori devono affrontare per lo svolgimento delle attività agricole e di allevamento. In questo modo si tutela la presenza dell’agricoltura per evitare l’abbandono delle terre e preservarne i servizi ecosistemici.
I due bandi
1) Agricoltura biologica ha una dotazione finanziaria di 90 milioni di euro per il 2023.
2) Dotazione complessiva di 52 milioni così suddivisi: 30 milioni di euro per l’intervento di sostegno nelle zone con svantaggi naturali della montagna, 21 milioni di euro per le altre aree con svantaggi naturali significativi e 1 milione di euro per le zone con vincoli specifici.
Questo bando ha una dotazione complessiva di 52 milioni così suddivisi: 30 milioni di euro per l’intervento di sostegno nelle zone con svantaggi naturali della montagna, 21 milioni di euro per le altre aree con svantaggi naturali significativi e 1 milione di euro per le zone con vincoli specifici. Per entrambi i bandi i benefici saranno erogati proporzionalmente per ettaro di superficie agricola utilizzata e i richiedenti dovranno presentare le domande di sostegno telematicamente, utilizzando il portale Sian tramite i centri di assistenza agricola o tramite tecnici agricoli abilitati, entro i termini che saranno stabiliti nei prossimi mesi da circolari Agea e regionali.
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