Terrà

Il born in Sicily
La resiliente ascesa del Grillo: la versatile star del vino siciliano

La viticoltura siciliana, dopo aver affrontato la devastazione causata dalla fillossera alla fine dell’Ottocento, ha trovato nella varietà Grillo un alleato prezioso, resistente e versatile. Questo vitigno ha contribuito in modo significativo alla rinascita dell’industria vinicola dell’isola, conquistando il cuore e il palato dei consumatori nazionali ed internazionali.

L’espansione degli ettari coltivati di Grillo in Sicilia, che sono passati da 2000 a ben 8000 in poco più di vent’anni, testimonia il favore incontrato da questo vino sui mercati. Un dato significativo emerge dall’Osservatorio sulla competitività delle regioni italiane del vino, realizzato da Wine Monitor Nomisma per conto di Unicredit, che ha evidenziato una crescita nei consumi di vini bianchi siciliani all’estero, posizionando il Grillo in un trend d’incremento paragonabile al Prosecco. Questa performance promettente è attribuita alla competitività qualitativa dei vini bianchi siciliani, che comprendono non solo il Grillo ma anche altre varietà autoctone come il Catarratto e il Carricante.

La storia del Grillo è affascinante: prima del 1910, non era menzionato nei libri di enologia ed era utilizzato solo come componente dell’assemblaggio del Marsala. Tuttavia, tra il 1910 e il 1940, grazie agli sforzi del barone Antonio Mendola, l’aspetto principale del vitigno nella regione trapanese ha subito una trasformazione. Mendola, un appassionato studioso di genetica botanica, ideò un incrocio tra il Catarratto e lo Zibibbo per creare un ibrido con le migliori qualità di entrambi: il Grillo. Questo vitigno si è dimostrato incredibilmente versatile, con oltre 70 variazioni che vanno dallo spumante al passito, e si adatta a diverse condizioni di terreno e altitudine, fino a 600 metri.

Nonostante le sfide climatiche, come dimostrato dalla diminuzione del 40% nella produzione di uve in Sicilia nel 2023, il Grillo ha continuato a prosperare. L’analisi di Nielsen ha confermato un notevole aumento nelle vendite del Grillo, nonostante il contesto di crisi economica e inflazione. Questo vitigno ha registrato un incremento del 20% nelle vendite, segnando un risultato eccezionale in un periodo difficile per il settore vinicolo. L’interesse per il Grillo si estende anche oltre i confini italiani. In Germania, ad esempio, il vitigno ha superato tutti gli altri vini negli ultimi dieci anni.

L’analisi di Nielsen ha confermato un notevole aumento nelle vendite del Grillo nonostante il contesto di crisi economica e inflazione

Tuttavia, c’è ancora spazio per la crescita, soprattutto nei ristoranti dove il Grillo è meno conosciuto e richiede una promozione mirata. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, il Grillo ha suscitato l’interesse di buyer, importatori, giornalisti e influencer. La sua storia unica, insieme alla sua capacità di adattarsi alle tendenze del mercato, lo rende un punto di riferimento per la viticoltura siciliana. In conclusione, il successo del Grillo riflette non solo la sua eccellenza enologica, ma anche la resilienza e l’innovazione del settore vinicolo siciliano. Con un impegno continuo nell’investimento in branding e posizionamento sui mercati internazionali, il Grillo ha il potenziale per diventare un’icona del vino siciliano nel mondo.

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