Terrà

Innesto piantine e investimenti pubblici, come un’azienda siciliana è divenuta leader nel settore agricolo

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di Dario Cataldo

Da oltre venticinque anni, Ecofaber rappresenta un’eccellenza nel settore agricolo siciliano, distinguendosi per l’innovazione e la sostenibilità. Fondata nel 1998 da Carlo Scollo e Franco Ristuccia, l’azienda ha scommesso fin da subito su una tecnica che avrebbe rivoluzionato la produzione agricola: le piantine innestate.

“Quando abbiamo iniziato, la pratica dell’innesto era poco diffusa in Sicilia, ma il ritiro dal commercio del bromuro di metile e di altri fumiganti ci ha spinti a cercare alternative per garantire il successo delle coltivazioni. Così abbiamo puntato su questa tecnica, inizialmente applicata a colture come meloni, angurie e pomodori,” racconta a Terrà Carlo Scollo, socio fondatore dell’azienda.

La decisione si è rivelata vincente. Le piantine innestate, più robuste e resistenti alle avversità ambientali, garantiscono maggiore produttività e durata rispetto a quelle non innestate, riducendo al contempo l’uso di pesticidi e prodotti chimici.

Un lavoro delicato, affidato alle donne

L’innesto è un processo complesso che richiede precisione e competenze tecniche. L’azienda ha scelto di affidare questa attività alle donne, riconosciute per la loro manualità e attenzione al dettaglio. Questo non solo ha rafforzato l’organico aziendale, ma ha anche creato opportunità lavorative stagionali per molte lavoratrici locali, valorizzando il capitale umano del territorio.

Crescita esponenziale grazie ai fondi PSR

Una visione strategica, quella dell’azienda, che ha saputo cogliere le opportunità offerte dai fondi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR). “Negli anni, i finanziamenti PSR sono stati fondamentali per il nostro sviluppo – spiega Scollo -. Ci hanno permesso di affrontare i crescenti costi dei materiali e di investire in strutture specifiche. Grazie a questi fondi, abbiamo potuto ampliare le nostre serre e migliorare i processi produttivi”.

L’azienda ha beneficiato di diverse misure del PSR per realizzare interventi mirati, tra cui l’ampliamento delle serre, che copriranno quasi due ettari entro la fine di quest’anno. Questo progetto, avviato nel 2016, rappresenta un passo importante per soddisfare la crescente domanda di piantine innestate e per aumentare l’efficienza produttiva.

L’azienda sta ora investendo in un ambizioso progetto finanziato dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che prevede un investimento di 3,5 milioni di euro per la costruzione di nuove sale di attecchimento. Queste strutture, completamente controllate in termini di luce, temperatura e umidità, permetteranno di superare le limitazioni dell’ambiente esterno, garantendo piantine di qualità superiore indipendentemente dalle condizioni climatiche. “Questa nuova tecnologia ci consentirà di aumentare i volumi di lavorazione e di fare un ulteriore salto di qualità nella tecnica dell’innesto,” sottolinea Scollo.

Un impatto positivo sul territorio

L’azienda ha avuto un impatto positivo sul territorio siciliano, sia in termini economici che sociali. Infatti, sono stati creati posti di lavoro stagionali e fissi, contribuendo a sostenere l’economia locale. La scelta di adottare pratiche agricole sostenibili e di puntare sull’innovazione ha inoltre posizionato l’azienda come leader nel settore, dimostrando come sia possibile coniugare rispetto per l’ambiente e competitività economica.

Il percorso aziendale è in costante evoluzione. Iniziato con un fatturato di 2 milioni di euro nel 2000, è arrivato a toccare i 18 milioni nel 2024, un risultato straordinario frutto di una visione lungimirante e di una strategia imprenditoriale basata su innovazione, qualità e sostenibilità.

“Grazie al sostegno dei fondi pubblici e alla nostra continua ricerca di miglioramento, abbiamo potuto crescere non solo come azienda, ma anche come punto di riferimento per l’agricoltura siciliana e italiana,” conclude Carlo Scollo. Ecofaber si presenta oggi come un esempio virtuoso di come l’agricoltura del futuro possa essere innovativa, sostenibile e rispettosa delle persone e del territorio, contribuendo al contempo a costruire un modello economico più equo e resiliente.

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