Terrà

Un tesoro da preservare
Turismo enogastronomico in crescita: i borghi scelti dal 65% dei vacanzieri

Secondo il rapporto annuale “Piccoli Comuni e Tipicità” di Coldiretti e Fondazione Symbola, il 93% delle produzioni tipiche nazionali proviene dai comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. Questo dato sottolinea l’importanza cruciale di tali piccoli centri nella conservazione del patrimonio enogastronomico e della biodiversità del Paese. Le produzioni tipiche includono una vasta gamma di prodotti che vanno dai formaggi ai salumi, dai vini agli oli d’oliva, dai dolci tradizionali alle conserve, ciascuno dei quali rappresenta un pezzo unico della ricca cultura culinaria italiana.

I piccoli comuni non sono solo custodi di antiche ricette e tradizioni gastronomiche, ma giocano anche un ruolo fondamentale nel mantenimento della biodiversità. In queste aree, infatti, spesso si trovano varietà di piante e razze animali che altrove sarebbero scomparse. La coltivazione di prodotti locali e l’allevamento di specie autoctone non solo garantiscono la qualità e l’autenticità delle produzioni, ma contribuiscono anche alla sostenibilità ambientale.

Il turismo enogastronomico

Inoltre, il rapporto rivela un’altra tendenza significativa: due italiani su tre (65%) che andranno in vacanza nell’estate del 2024 visiteranno un borgo. Questo dato conferma l’attrattiva turistica di questi luoghi, che sempre più spesso vengono scelti per le loro caratteristiche uniche. I borghi italiani offrono un’esperienza autentica e rilassante, lontana dal turismo di massa e immersa in paesaggi mozzafiato, tradizioni secolari e una calorosa ospitalità.

La crescente popolarità dei borghi come destinazioni turistiche ha anche un impatto positivo sull’economia locale. Il turismo enogastronomico, in particolare, rappresenta un’importante fonte di reddito per questi piccoli centri, favorendo lo sviluppo di attività legate all’accoglienza, alla ristorazione e alla produzione artigianale. Questo fenomeno contribuisce non solo alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, ma anche alla creazione di posti di lavoro e al contrasto dello spopolamento, che è una delle principali sfide per molti piccoli comuni italiani.

Un sistema virtuoso

I piccoli comuni rappresentano il 70,1% dei 7.901 comuni italiani e ospitano poco più di 10 milioni di persone. Questi comuni sono essenziali per la produzione di ben 297 su 321 prodotti a denominazione di origine riconosciuti dall’Unione Europea, inclusi tutti i 54 formaggi a denominazione, il 98% dei 46 oli extravergini di oliva, il 90% dei 41 salumi e prodotti a base di carne, l’89% degli ortofrutticoli e cereali e l’85% dei prodotti della panetteria e pasticceria. Inoltre, garantiscono la produzione del 79% dei vini più pregiati del Made in Italy.

Le 279 mila imprese agricole presenti nei piccoli comuni giocano un ruolo chiave nella salvaguardia delle colture agricole storiche, nella tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e nel mantenimento delle tradizioni alimentari. Il loro impegno quotidiano è fondamentale per preservare e valorizzare questo inestimabile patrimonio culturale e gastronomico.

©RIPRODUZIONE RISERVATA





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