Progetto Clean Pistachio, si apre una strada verso produzioni salubri
Giunto a metà percorso, il progetto Clean Pistachio (realizzato ai sensi del PSR Sicilia 2014/2020 – bando 2020- Sottomisura 16.1) mirato alla valorizzazione delle colture pistacchicole (biologiche, convenzionali e DOP) e dei prodotti trasformati, ha consegnato i primi risultati sul prodotto ottenuti dalle imprese partner, grazie alle tecniche innovative trasferite loro dai ricercatori del dipartimento Di3A dell’università di Catania.
“ L’innovazione tecnologica che il progetto Progetto Clean Pistachio trasferisce alle imprese agricole – spiega il responsabile scientifico, Giancarlo Polizzi, docente Di3A – consiste nell’utilizzo di tecniche di difesa a basso impatto ambientale che prevedono l’uso di microrganismi antagonisti, di semiochimici e della luce pulsata. Queste metodologie di lotta hanno come obiettivo principale quello di ottenere produzioni salubri, cioè prive di contaminanti tossici, e di elevata qualità. L’uso di microrganismi antagonisti, durante tutta la fase di produzione in campo per la lotta alle più dannose malattie funginee del pistacchio, e il metodo di sanificazione del prodotto raccolto attraverso l’impiego della luce pulsata in magazzino, sono strumenti utilissimi per il contenimento della carica microbica totale e della produzione di micotossine”.
E in effetti, in alcuni casi, la riduzione ottenuta è stata superiore all’80%. “Uno dei progetti più belli tra quelli finanziati con la sottomisura 16.1– ha commentato Antonino Drago, dirigente Area 3, dell’assessorato Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, che ha concluso i lavori – che ci consentirà di raggiungere l’eccellenza nel panorama internazionale, poiché interviene nel miglioramento della qualità e della salubrità del prodotto, ma anche nella sostenibilità ambientale, precondizioni che permetteranno di stare nei mercati con prezzi competitivi e garantire livelli di reddito importanti per questo territorio. La regione Siciliana ha finanziato oltre 100 progetti, perché crede molto nella ricerca e nell’innovazione, in quanto strategie vincenti”.
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