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Pnrr, in Sicilia nasce l’Ecosistema dell’innovazione Samothrace

Un budget da 120 milioni di euro da impiegare in tre anni, uno dei maggiori investimenti singoli in Sicilia nella ‘Mission 4’ del Pnrr, 17 membri fondatori e 28 partner complessivi tra cui quattro università, cinque istituti di ricerca e quattro grandi aziende di livello internazionale, oltre a dieci piccole e medie imprese. Sono alcuni dei numeri dell’Ecosistema dell’innovazione Samothrace, acronimo che sta per ‘SiciliAn Micro and NanO TecHnology Research and InnovAtion Center’, che ha appena superato la seconda fase di selezione da parte del ministero dell’Università e della ricerca nell’ambito del quadro di attuazione del Pnrr.

Sarà la Fondazione Samothrace che gestirà tutte le attività del programma. In campo nove progetti ‘raggio’, caratterizzati ciascuno da azioni e obiettivi specifici, coordinati con il progetto principale coordinato dall’Università di Catania, soggetto proponente, in sei aree di applicazione: Energia, Ambiente, Smart Mobility, Sistemi intelligenti per l’agricoltura di precisione, Salute e Beni culturali. Previste assunzioni per 115 ricercatori, 69 borse di dottorato di ricerca, otto milioni di euro per ‘bandi a cascata’ destinati a ulteriori realtà industriali da coinvolgere. Samothrace è una delle 11 proposte approvate in tutta Italia, di queste solo quattro ricadono nelle regioni meridionali. Dopo la nascita del Polo regionale della ricerca, grazie all’accordo sottoscritto fra gli atenei dell’Isola e la Regione Siciliana nello scorso mese di febbraio, il programma Samothrace è stato inoltre inserito come azione strategica per la Sicilia nell’ambito del piano 2021-27, “facendo leva – spiega una nota dell’Ateneo catanese – sulle enormi potenzialità del binomio impresa-ricerca regionale”.

Un budget da 120 milioni da impiegare in 3 anni, nell’ambito della ‘Mission 4’ del Pnrr. Una squadra di 17 membri fondatori, 28 partner (tra cui 4 università, 5 istituti di ricerca e 4 grandi aziende di livello internazionale), oltre a 10 piccole e medie imprese

Il progetto esalterà le caratteristiche e le vocazioni del territorio e, in particolare, le tecnologie abilitanti della micro e nano elettronica, delle quali Catania rappresenta il fulcro, “saranno il fil rouge delle attività per realizzare un meccanismo virtuoso di trasferimento e valorizzazione della conoscenza a beneficio del tessuto industriale e della società civile”. Dall’ateneo catanese poi osservano: “Samothrace sfrutterà tutte le novità che si muovono sul territorio regionale, individuando e supportando le interazioni tra le competenze di ricerca delle università-centri di ricerca regionali e le visioni imprenditoriali presenti”.

Il nome dell’ecosistema, che si propone di essere un catalizzatore per l’innovazione, si richiama anche al mito greco della ‘Nike’, la celeberrima statua dell’isola di Samotracia, oggi conservata al Louvre, che rappresenta la vittoria alata: “L’ambizione è quella di utilizzare le ali della microelettronica e delle microtecnologie per portare la Sicilia a realizzazioni di successo che avranno un impatto tangibile sullo sviluppo del tessuto sociale e del tessuto industriale nel loro insieme – ancora la nota – L’auspicio finale è quello di riuscire andare ben oltre il perimetro industriale e di varcare i confini regionali interessando positivamente la società tutta ed esportando il know-how made in Sicily in ambito nazionale ed internazionale”.

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