Terrà

L’appello dei produttori olivicoli: “Serve un cambio di passo per dare ulteriore al comparto”

“Chiediamo un cambio di passo per dare ulteriore valore all’olivicoltura siciliana ed affrontare le criticità strutturali che rischiano di indebolire un comparto che con le sue eccellenze, legate al grande patrimonio di biodiversità, viene riconosciuto ed apprezzato dai consumatori di tutto il mondo”. Lo dichiara il presidente della Società cooperativa agricola produttori olivicoli (Apo), Giosuè Catania, inviando una nota all’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino .

“Stretta tra le mutazioni climatiche e la frammentazione aziendale, l’aumento dei costi di produzione e la drastica riduzione delle produzioni, la Sicilia da tempo non riesce a soddisfare il proprio fabbisogno alimentare – spiega Catania – E’ una regione non autosufficiente, costretta ad importare dall’estero, sebbene abbia un prodotto Mady in Sicily, molto apprezzato dai consumatori grazie al fatto che in questa terra patrimonio di biodiversità da anni si è puntato sulla qualità e sulla tracciabilità dei prodotti”.

In sostanza, per il presidente dell’Apo, “diventa necessario mettere mano ad una strategia di programmazione a medio e a lungo termine che affronti i limiti strutturali di un comparto olivicolo/oleario, uno degli assi portanti dell’economia della nostra Regione”. In pratica, “serve un Piano olivicolo per la Sicilia, terza regione olivetata d’Italia e prima per numero di produzioni certificate, che affronti gli aspetti legati alla produzione, favorendo l’aggregazione del prodotto, puntando, tra l’altro, ad un rapporto proficuo con la ricerca e l’innovazione”, punti sulle vie dell’oleo-turismo, investa sulla promozione ed educhi al consumo. Una vera strategia sulla qualità che esalti la diversità dei nostri prodotti, la sua componente nutritiva e salutistica verso un mercato competitivo ma consapevole ma consapevole e riconoscente del tratto identitario del prodotto. Sono necessari politiche ed interventi finanziari e utilizzare in modo sinergico e pianificato le normative esistenti”.

“Sarà compito dell’assessore all’Agricoltura, che ritengo molto attento e sensibile a questi temi – conclude Giosuè Catania – assumere tutte le iniziative che riterrà più opportune per istituire un Tavolo di confronto finalizzato alla stesura di un vero Piano Olivicolo che dia più forza nel confronto con le altre regioni e il ministero nell’ambito delle misure finanziarie disponibili per il comparto”.

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