Le fasi della spedizione
Dopo 9 anni, la Sicilia torna a esportare arance in Giappone. Nuovo protocollo fitosanitario
Il crescente interesse manifestato dagli operatori commerciali internazionali, per la riattivazione del protocollo di esportazione delle arance a polpa pigmentata prodotte in Sicilia, ha consentito di concludere con successo la spedizione, via aerea, in Giappone dei frutti di agrumi per la stagione 2022. Le ultime spedizioni risalivano al 2013 e la loro riattivazione è stata resa possibile da una stretta e intensa collaborazione tra ministero delle Politiche agricole e forestali, il Servizio fitosanitario centrale e il Servizio fitosanitario della Regione Siciliana, l’Ambasciata italiana a Tokyo, il ministero dell’Agricoltura giapponese e le ditte interessate. In deroga a quanto previsto dal protocollo d’intesa, a causa della crescente diffusione della pandemia Covid-19, il funzionario giapponese non ha preso parte alle ispezioni congiunte con gli ispettori italiani, presso i centri di lavorazione, nelle fasi preliminari all’esportazione. Pertanto, al fine di verificare la corretta esecuzione del protocollo ufficiale, le Autorità giapponesi hanno richiesto una serie di misure aggiuntive, inclusa una video diretta, per autorizzare l’avvio del trattamento preventivo a freddo (cosiddetto cold treatment) ed escludere così la presenza della temuta mosca mediterranea della frutta Ceratitis capitata. Ciò ha comportato un notevole impegno del Servizio Fitosanitario Regionale che ha svolto, quindi, oltre all’attività ispettiva istituzionale, un’importante azione di supporto e assistenza per la realizzazione di questo protocollo.
La mosca della frutta attacca tutte le specie di agrumi e raramente il limone. Gli adulti si rilevano in campo soprattutto nel periodo estivo-autunnale e i danni più rilevanti si manifestano nelle varietà a maturazione precoce dei mandarino simili, clementine e arancio dolce. In seguito all’ovideposizione nell’albedo dei frutti, le forme giovanili dell’insetto (larve) possono insediarsi nella polpa: il frutto, a partire dal punto di ovideposizione, assume una maturazione anomala e può cadere, ma raramente la larva riesce a completare il suo sviluppo. In alcuni areali di coltivazione è pertanto necessario effettuare attenti monitoraggi al fine di programmare la difesa fitosanitaria, utilizzando trappole al feromone per la cattura degli adulti, intervenendo tempestivamente al superamento della soglia di 20 adulti per trappola a settimana: tali presenze possono comportare un danno elevato e compromettere la produzione. Se la merce è destinata a Paesi terzi, frequentemente la mosca mediterranea è un parassita da quarantena e la tolleranza è zero. Per garantire l’assenza di forme vitali dell’insetto all’interno della polpa dei frutti, la merce va sottoposta al trattamento a freddo o “Cold Treatment”, consistente nell’esposizione della frutta a bassa temperatura per più giorni consecutivi (temperatura della polpa dei frutti e giorni di esposizione prestabiliti a seconda dei protocolli d’intesa con i diversi Paesi Terzi).
Stati | Temperatura polpa C° | Giorni esposizione |
Giappone | 1,2 | 14 |
Australia | 0 | 10 |
Australia | 0,6 | 11 |
Australia | 1,1 | 12 |
Australia | 1,7 | 14 |
Australia | 2,2 | 16 |
Stati | Temperatura polpa C° | Giorni esposizione |
USA | 1,1 | 14 |
USA | 1,67 | 16 |
USA | 2,2 | 18 |
Cina | 1,1 | 15 |
Cina | 1,7 | 17 |
Cina | 2,1 | 21 |
Per esportare in Giappone
Le trattative tra le Autorità fitosanitarie italiane e giapponesi si sono concretizzate con l’avvio dal 2006 delle procedure di esportazione, sia in container refrigerati via nave, effettuando la procedura di “cold treatment in transit”, che per via aerea dopo “cold treatment in camera di trattamento a freddo” nei centri di confezionamento. Durante la fase di lavorazione e confezionamento delle arance, è previsto il sopralluogo congiunto tra ispettori fitosanitari giapponesi e italiani, con verifiche sul 2% della merce in lavorazione prima e dopo le procedure di “cold treatment”, al fine di escludere la presenza di mosca della frutta e altri parassiti. Il trattamento a freddo è effettuato in una camera di refrigerazione a temperatura controllata, in grado di assicurare il costante raffreddamento dei frutti.
Dopo la collocazione delle pedane nella camera di raffreddamento, vengono posizionate 4 sonde per il rilevamento delle temperature all’interno della polpa dei frutti, poste nel pallet al centro della camera e nel pallet in prossimità della fuoriuscita dell’aria fredda di ricircolo, nelle parti centrali e sommitali delle stesse pedane. Il periodo di esposizione alla temperatura di 1,2 °C o inferiore è stabilito in 14 giorni consecutivi e i dati, registrati ad intervallo di 4 ore, vengono restituiti in un tabulato per le verifiche successive di parte italiana e giapponese. Le pedane sono imballate con rete antinsetto e sigillate a cura del Servizio Fitosanitario Regionale. Al ricevimento della merce in Giappone, un funzionario del Servizio Fitosanitario giapponese, verifica l’assenza di punture di mosca sul 2% degli imballaggi e le temperature registrate dalle sonde, per confermare la corretta esecuzione del cold treatment.
L’implementazione di nuovi protocolli di esportazione verso Paesi terzi, impegnano il Servizio Fitosanitario Regionale in una attività di analisi e di studio, complessa e prolungata nel tempo sino a diversi anni, per definire i cosiddetti “Pest risk assessment” (piani di gestione del rischio connesso all’organismo nocivo) e le relative misure di mitigazione del rischio. Nella fase applicativa, il SFR garantisce il supporto tecnico alle imprese per l’applicazione dei protocolli fitosanitari obbligatori, svolgendo nel contempo un’attenta sorveglianza, in termini di monitoraggi, analisi e tracciabilità, dei siti produttivi e della frutta, in fase di lavorazione e confezionamento.
A cura di: Filadelfo Conti, Roberta Fisicaro, Giovanni Ricca, Riccardo Tumminelli, Sebastiano Vecchio, Domenico Carta – Regione Siciliana, Dipartimento Agricoltura, Servizio Fitosanitario Regionale e Lotta alla Contraffazione
Le foto sono state fornite da Osservatorio Malattie delle Piante Acireale e Oranfrizer/Unifrutti
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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