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Imprenditori 10 & Lode
Azienda agricola Emanuele Scammacca del Murgo, i vini legati al terroir. Due secoli di tradizioni ai piedi dell’Etna

di Veronica Bonanno

Ottenere vini legati al terroir, creativi e piacevoli, è sempre stato l’obiettivo principale della strategia dei Murgo, che da anni portano avanti questo concetto inteso come rispetto del luogo in cui vivono e delle piante di vite che ivi crescono. Il territorio è quello del maestoso Etna, a 500 metri dal livello del mare dove sorge la Tenuta San Michele, con un’estensione di circa 30 ettari, sulle pendici orientali del vulcano, in una posizione panoramica privilegiata. Il microclima di sua maestà “A’ muntagna” (Etna) è caratterizzato da forti escursioni termiche dovute alla sua altitudine (3.360 metri), che ritardano la maturazione apportando freschezza e fragranza ai vini. I terreni vulcanici conferiscono invece una forte mineralità che si avverte in tutti i prodotti del territorio. Grazie a queste condizioni climatiche, e al lavoro costante di tre generazioni, i Murgo sono riusciti negli anni a ottenere vini eleganti, complessi, sapidi, e dotati di un’identità che si distingue nel panorama enologico italiano e internazionale.

La loro storia ha origini due secoli fa, quando nel 1860 il Marchese Luigi Gravina, eroe del Risorgimento e senatore del Regno d’Italia, fondò la Tenuta San Michele, impiantando i primi vigneti e costruendo diversi edifici ancora adesso utilizzati per la produzione. Non avendo figli, l’azienda passò alla nipote Giulia, bisnonna degli attuali proprietari, i baroni Scammacca del Murgo. La famiglia Scammacca risiede da molti secoli a Catania e si è distinta sia nell’imprenditoria agraria che nella diplomazia internazionale per tre generazioni. Per molti anni la produzione del vino venne effettuata in maniera conforme alla maggior parte delle aziende dell’Etna di quei tempi. Il vino veniva venduto sfuso in primavera ai commercianti di Riposto (Catania) e da lì spedito via nave in tutta Italia. Il barone Emanuele Scammacca del Murgo, per quanto impegnato in una lunga carriera diplomatica che lo ha portato a essere ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Bruxelles, Mosca e sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, nel 1981 decise di trasformare le antiche proprietà terriere di famiglia in una moderna azienda agricola produttiva, attuando graduali e continui miglioramenti.

Negli anni successivi si unirono a lui i figli Michele, Alessandro, Pietro, Matteo, sostenuti dai fratelli Filippo, Bernardo, Manfredi e Costantino. Negli anni 1969-70 il barone Michele Scammacca, ristrutturò i vecchi vigneti ad alberello creando delle grandi terrazze impiantate a filari e rendendo possibile la meccanizzazione delle principali operazioni colturali. Oggi si continua con la tradizione di famiglia guardando al futuro insieme alla nuova generazione. Attualmente i vigneti sono dislocati presso tre tenute: San Michele, Gelso Bianco e La Francescana. La gamma dei vini si articola in diverse categorie: Murgo raggruppa vini Etna Doc tradizionali; le linee Lapilli e Arbiato puntano a uno stile moderno e giovane. I vini della gamma Tenuta San Michele sono prodotti in particolari appezzamenti della vigna e solo nelle annate ritenute eccezionali. La conduzione del vigneto è basata sull’impiego prioritario di tecniche naturali a basso impatto ambientale.

Nel 1982, sotto la direzione tecnica dell’enologo Luigi Loguzzo, venne effettuato il primo imbottigliamento di 3000 bottiglie del vino Murgo Etna Rosso doc 1980 e nel 1990 venne imbottigliato il primo spumante Murgo Brut blanc de noir di Nerello Mascalese, elaborato con il ‘metodo classico’ e affinato per molti anni sui lieviti. Questa prima produzione ha costituito una fase importante di un progressivo sviluppo dell’Azienda sia nella produzione che nella commercializzazione del vino Murgo in Italia e all’estero, rendendo questa etichetta il punto di riferimento per i metodi classici di tutta la zona, ma anche espressione stilistica in grado di scavalcare i confini regionali. “Noi di Murgo abbiamo deciso, – raccontano Michele e Pietro Scammacca – ormai da circa 30 anni, di fare del ‘metodo classico’ da Nerello Mascalese il nostro biglietto da visita. Si tratta di un’uva estrema da coltivare, che dà il suo meglio sotto sforzo. Il vulcano e quest’uva straordinaria danno al vino una grande persistenza gusto olfattiva e delle sensazioni uniche, dall’agrumato al minerale, dal floreale al fragrante, facendo di questo prodotto un punto di riferimento per tutto il settore spumantistico siciliano”.

“Grazie anche ai finanziamenti ricevuti dal dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana con i bandi OCM vino, per oltre 15 anni la nostra azienda ha potuto effettuare investimenti sia per il rinnovamento dei vigneti, sia per ammodernare diverse attrezzature di cantina”

Nel tempo l’offerta è stata ampliata con altre tipologie: Extra Brut (7-8 anni sui lieviti), Murgo Brut Rosé e Murgo Extra Brut Rosé (4 anni sui lieviti). Attualmente vengono prodotte 130 mila bottiglie di spumante che equivalgono a circa il 30% della produzione aziendale. La costruzione della nuova cantina, realizzata nel 2000 e dotata di un vasto piano sotterraneo, ha consentito un notevole incremento della produzione degli spumanti, grazie alle condizioni ottimali di affinamento. “Grazie anche ai finanziamenti ricevuti dal dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana con i bandi OCM vino – ci racconta Michele Scammacca – per oltre 15 anni la nostra azienda ha potuto effettuare investimenti sia per il rinnovamento dei vigneti, sia per ammodernare diverse attrezzature di cantina. I nostri vigneti sono stati ristrutturati in diversi periodi per adeguare la produzione alle nostre esigenze commerciali che si stanno sempre di più orientando verso i vitigni autoctoni. Grazie agli investimenti in cantina abbiamo potuto completare le attrezzature per il rimontaggio per la produzione dei vini rossi e incrementare la nostra capacità di vinificazione in bianco a temperatura controllata e per lo stoccaggio dei vini”.

Nella vendemmia 1990 è stato prodotto il primo Etna Bianco Doc con uve Caricante e Catarratto, inaugurando una nuova linea di successo e confermando la grande vocazione del versante Est dell’Etna per i vini bianchi. Nel 2010 venne creata la linea di vini denominata Tenuta San Michele, che raggruppa i vini fermi più qualitativi dell’Azienda. Questi vini sono ottenuti da particelle specifiche del vigneto seguite con grande cura e senza compromessi in tutte le delicate fasi della produzione. I vini Tenuta San Michele hanno per obiettivo la valorizzazione del terroir individuale del vigneto della tenuta.

Rientrano in questa linea i vini: T.S.M. Etna Bianco, T.S.M. Etna Rosso e T.S.M. Pinot Nero. Nella tenuta Gelso Bianco, da trecento anni proprietà della famiglia Scammacca del Murgo, è stato impiantato nel 2007 un nuovo vigneto con vitigni autoctoni e alloctoni per la produzione dei vini Lapilli Rosso e Cabernet Sauvignon. Questo vigneto in particolare sorge su terreni di origine alluvionale che consentono la produzione di vini creativi e piacevoli. Oltre alla produzione di vino, nella Tenuta si producono un interessante olio extra vergine d’oliva e diverse varietà di agrumi.

 Via Zafferana 13 – Santa Venerina (CT) Phone: (039) 095-950520 www.murgo.it

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