Rafforzare l’agroalimentare con l’innovazione genetica, la Sicilia investe sulle razze ovine locali
Migliorare geneticamente gli ovini per ottenere animali più produttivi, sani e adatti alle esigenze del mercato. E’ questo l’obiettivo del progetto promosso dalla Regione Siciliana e che sarà realizzato dall’Istituto sperimentale zootecnico della Sicilia (Iszsi). Il miglioramento della qualità e della competitività delle razze ovine locali, rappresenta un importante passo avanti per il settore zootecnico e agroalimentare siciliano, in quanto rafforzerebbe l’identità e la tradizione delle produzioni locali attraverso l’innovazione scientifica. Il progetto si concentrerà su selezioni genetiche e controlli funzionali per individuare i migliori riproduttori maschili e femminili con una particolare attenzione alla qualità del latte e alle caratteristiche che influenzano le capacità di caseificazione, elementi fondamentali per la filiera casearia siciliana.
Obiettivi e impatto sull’agroalimentare
Questa iniziativa si propone di migliorare la produttività e la competitività delle razze ovine siciliane grazie all’applicazione di rigorosi controlli genetici e approfondimenti scientifici. Attraverso un’attenta selezione, saranno identificati i capi femminili in grado di produrre latte di elevata qualità, elemento chiave per aumentare la produttività degli allevamenti e garantire un reddito maggiore per gli allevatori. I prodotti caseari ottenuti da questo latte di qualità superiore potranno posizionarsi in modo più competitivo sui mercati nazionali e internazionali, valorizzando così il patrimonio agroalimentare siciliano.
Due aree di ricerca
Il progetto è suddiviso in due aree di ricerca fondamentali, che vedono collaborare ricercatori dell’Iszsi e altri enti di ricerca locali e nazionali.
1- Innovazione genetica e sostenibilità
Tra le razze oggetto di studio rientrano la Valle del Belice, la Pinzirita, la Comisana e altre popolazioni presenti nelle aree interne della Sicilia. Questo progetto punta non solo a preservare queste razze, ma anche a rafforzarne la resistenza genetica a specifiche patologie, come la Scrapie, una grave malattia neurodegenerativa che colpisce ovini e caprini. La Scrapie rappresenta una delle sfide principali per gli allevatori, e trovare soluzioni genetiche che possano ridurne la diffusione è una priorità. Grazie alla creazione di linee genetiche resistenti, si ridurranno i rischi per la salute animale e si garantirà una maggiore sostenibilità degli allevamenti.
2- Controlli funzionali e valutazione qualità del latte
In aggiunta agli studi genetici, il progetto prevede l’applicazione di controlli funzionali regolari sulla produzione di latte delle fattrici. Questo monitoraggio costante permetterà di identificare gli esemplari con le migliori prestazioni lattifere, garantendo agli allevatori l’opportunità di puntare su capi altamente produttivi per ottenere latte con caratteristiche ideali per la caseificazione. L’Iszsi applicherà tecniche avanzate come l’analisi dei microsatelliti genetici, un metodo che consente di tracciare la genealogia dei capi allevati e di facilitare la selezione accurata dei riproduttori. Queste tecnologie all’avanguardia, combinate con le competenze degli esperti, permetteranno di ottenere latte di alta qualità, essenziale per la produzione di formaggi e altri derivati caseari di prestigio, che rappresentano una delle eccellenze del settore agroalimentare siciliano.
Rilevanza economica e sociale
Con oltre 700mila capi ovini e caprini iscritti nella Banca dati nazionale gestita dall’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, la Sicilia è la seconda regione italiana per numero di esemplari, preceduta solo dalla Sardegna. Il progetto dell’Iszsi avrà un impatto significativo non solo sugli allevamenti, ma sull’intera economia rurale dell’isola. La valorizzazione delle filiere ovina e caprina, attraverso la produzione di latte e formaggi di alta qualità, rappresenterà una risorsa economica importante per le comunità locali, rafforzando l’identità territoriale e incentivando la competitività dei prodotti siciliani sui mercati.
Centro selezione arieti e collaborazione con l’AssoNaPa
Inoltre, la collaborazione con l’Associazione nazionale della pastorizia (AssoNaPa), che già gestisce una banca dati nazionale delle razze ovine, permetterà all’Istituto di integrare i propri studi con dati consolidati, ottimizzando il processo di selezione e tutela delle razze autoctone siciliane.
Santo Caracappa, consulente scientifico dell’Iszsi e responsabile del progetto, ha messo in luce l’importanza della creazione di un centro di selezione per arieti presso l’Istituto, evidenziando come tale iniziativa “possa contribuire significativamente alla ricerca e alla conservazione delle razze ovine”. “Questo centro – ha aggiunto Caracappa – non solo permetterà di migliorare la qualità genetica degli arieti, ma offrirà anche opportunità per studi avanzati nel campo della zootecnia, promuovendo pratiche sostenibili e innovative nel settore agricolo”.
Attività di divulgazione
Uno degli obiettivi finali del progetto è quello di condividere i risultati ottenuti con la comunità scientifica e con gli operatori del settore attraverso un’ampia attività di divulgazione. I risultati delle ricerche saranno resi pubblici tramite pubblicazioni scientifiche, convegni, seminari e incontri con gli allevatori, al fine di promuovere l’applicazione di queste innovazioni su larga scala. L’Iszsi punta così a trasformare l’allevamento ovino e caprino siciliano in un modello di eccellenza, un esempio virtuoso per tutto il Paese.
Grazie a questo progetto, in sostanza, la Sicilia potrà non solo difendere e valorizzare le sue tradizioni agroalimentari, ma anche contribuire alla sostenibilità e alla biodiversità, promuovendo un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e capace di innovare senza compromettere l’identità territoriale.
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