Progetto con fondi Psr
Il Lucido, un vitigno identitario della sicilianità enoica
Hanno preso ufficialmente avvio ad agosto 2023 le attività in vigneto e in cantina connesse al Progetto “Valorizzazione Innovativa e Sostenibile dei Terroir delle varietà Autoctone: il caso di studio del Lucido”, finanziato dalla Regione Siciliana nell’ambito del Psr 2014-22, Sottomisura 16.1, e realizzato dal G.O. Vista Lucido, con Capofila il Consorzio Tutela Vini Doc Sicilia e il cui partenariato vede la presenza dell’ Istituto Regionale Vite Olio (Irvo) quale responsabile scientifico, Colugnati&Cattarossi (Innovation Broker), Novamont SpA e 8 realtà significative della filiera vitivinicola siciliana (Tenuta Di Donnafugata, Tenuta Gorghi Tondi, Alessandro Di Camporeale, Cantine Colomba Bianca, Cantina Sociale Paolini, Cantina Settesoli, Conte Tasca D’Almerita, Società Agricola Santa Tresa), ispirandosi pienamente al principio di bottom-up della ricerca e innovazione che l’Unione Europea considera condizione indispensabile per finanziare la ricerca applicata in agricoltura.
Quindi, un esempio concreto di sinergia tra il mondo produttivo, la ricerca applicata, la sperimentazione e le istituzioni, insito nell’essenza stessa della misura: infatti, il modello suggerito dall’amministrazione regionale, nel solco delle politiche europee, è improntato a un processo permanente e dinamico di progettazione dove i partner sono, da un lato, la pubblica amministrazione e, dall’altro, una varietà ampia di attori territoriali, quali centri di ricerca e sperimentazione, imprese, enti locali, con funzione di stakeholders, coordinati dalla figura dell’Innovation Broker, che hanno così trovato un contenitore scientifico nel progetto “Vista Lucido”.
Progetto che persegue lo scopo principale di incrementare la quota di vino sostenibile di alta qualità attraverso la valorizzazione delle produzioni autoctone, con particolare riguardo a quelle più diffuse in Sicilia quale la cultivar Lucido (Catarratto bianco). Come noto, il Catarratto bianco lucido è la cultivar più diffusa in Sicilia con oltre 15mila ettari (dati 2021) con una incidenza di quasi il 18% sulla superficie vitata regionale, coltivata principalmente nelle province di Trapani, Palermo e Agrigento anche se presente in tutta l’isola. Un vitigno identitario, quindi, iconico per certi versi, fortemente legato allo straordinario territorio della Sicilia occidentale, alla sua cultura e alle sue tradizioni, la cui presenza sull’isola è riconosciuta da secoli, tanto che è stato dimostrato geneticamente che il Catarratto è imparentato con altri importanti vitigni come la Garganega, considerata una delle più antiche varietà italiane, assieme allo Zibibbo (Moscato di Alessandria), rappresentano i genitori dell’altro importante vitigno marsalese, il Grillo.
Un vitigno di così larga diffusione sul territorio e coltivato in terroir unici e molto diversi tra loro necessitava di una incisiva azione di valorizzazione di queste identità, attraverso una articolata analisi dei fattori che caratterizzano la risposta vitivinicola della cultivar all’ambiente e le loro interazioni e soprattutto la sua espressione sensoriale, così unica e tipica. Collegate all’obiettivo principale, il Gruppo operativo Vista Lucido si pone specifiche finalità, quali analizzare le strategie di mitigazione degli effetti negativi del climate changing sulle produzioni enologiche, monitorare la cinetica di maturazione della bacca, incrementare la biodiversità dell’agro–ecosistema vigneto siciliano, favorire l’incremento delle superfici vitate sostenibili, razionalizzare i consumi idrici nel vigneto, monitorare i consumi energetici e le emissioni di CO2 in vigneto e in cantina, favorire la creazione di una filiera del vino sostenibile tramite l’adesione a sistemi di qualità come la certificazione SOStain e agevolare la diffusione delle innovazioni acquisite tramite un sistema informatico utile alla raccolta dei dati aziendali, nonché all’informazione e aggiornamento di tecnici e operatori, sempre più specializzati nella conduzione sostenibile dei vigneti: il tutto nell’ottica di massimizzare la tipicità varietale e l’espressione sensoriale del Lucido nei diversi terroir.
Il progetto Vista Lucido si articola in 5 azioni principali tra cui quella relativa alla comunicazione rappresenta uno step strategico
Inoltre, il Gruppo operativo, tramite il presente progetto, intende sfruttare l’opportunità che deriva dallo studio agronomico ed enologico della più diffusa varietà siciliana, al fine di determinare prodotti innovativi utili a fornire all’intero comparto un vantaggio competitivo sostanziale e duraturo. Vista Lucido si articola in 5 azioni principali descritte in maniera esaustiva sulla pagina web del Consorzio: di queste, sicuramente l’Azione 4 (Comunicazione) rappresenta uno step strategico perché finalizzato alla più ampia e completa diffusione delle innovazioni sperimentate alle imprese regionali, e in ambito UE, perché possano beneficiarne in termini di conoscenze da trasferire quale plus nella competitività. Per queste finalità, verranno attivati tutti i canali social e i mezzi di comunicazione e divulgazione a disposizione (workshop, seminari, convegni, field days, wine tasting, ecc.): una presenza costante, ogni 10-15 giorni, sarà rappresentata dai social media del Consorzio dove verranno presentati e commentati argomenti tecnico-scientifici inerenti le attività di Progetto (biodiversità, terroir, agrosistemi e resilienza, gestione del suolo, cambiamenti climatici, attività di progetto, ecc.). Un momento auspicabilmente di confronto e dibattito tra stakeholders e opinion leaders.
Giovanni Colugnati e Giuliana Cattarossi (Colugnati&Cattarossi srl, Innovation broker, Progetto Vista Lucido)
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