Progetto Di.Vino, marketing per valorizzare il legame Vino-Etna
Aumentare il valore economico del legame “Vino-Etna” attraverso tecniche innovative di marketing esperienziale che valorizzino gli aspetti storici ed ambientali del vulcano e, in maniera particolare, dei “muretti a secco”, recentemente inseriti dall’Unesco nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Questo l’obiettivo del progetto Di-Vino, Innovazione Digitale Vino Marketing Esperienziale con Università, finanziato dal PSR Sicilia 2014-2022 – Sottomisura 16.1 che vedrà protagonisti per i prossimi due anni, il Dipartimento Di3A dell’Università di Catania, come ente capofila, e 5 aziende vitivinicole partner: Benanti, Cottanera, Graci, Russo, I Custodi delle vigne dell’Etna.
Il progetto verrà presentato mercoledì prossimo, 20 dicembre, a partire dalle 10, all’azienda Cottanera di Castiglione di Sicilia (Strada Provinciale, 89 – Contrada Iannazzo) alla presenza del responsabile scientifico, Gioacchino Pappalardo, docente Dipartimento Di3A – UniCT, della Innovation Broker Federica Eccel, e dei rappresentanti delle imprese partner: Francesco Cambria (Cottanera) Salvino Benanti (Benanti), Alberto Aiello Graci (Graci), Gaetano Russo dell’omonima azienda e Manuela Tesei (I Custodi delle Vigne dell’Etna).
Il settore vitivinicolo sull’Etna vive un periodo di grande crescita e il vulcano certamente rappresenta un volano eccezionale per promuovere l’eccellenza delle produzioni vinicole. La conferma arriva dai numeri: la produzione nel 2021 si è attestata intorno a 34 mila ettolitri di vino (nel 2019, pre-pandemia, era stata di 32 mila ettolitri); circa un terzo delle aziende vitivinicole etnee imbottiglia; e il valore immobiliare dei terreni è cresciuto in maniera significativa. Negli ultimi anni si è molto sviluppato anche l’enoturismo basato proprio sul connubio “Vino-Etna”. Da qui nasce il progetto Di-Vino, che prende spunto dall’esigenza di rispondere ad una domanda sempre più qualificata che riconosce al vino dell’Etna un valore di eccellenza e che si pone l’obiettivo di individuare strategie di marketing esperienziale e comunicazione digitale, capaci di penetrare i mercati puntando sull’unicità del territorio, dei suoi valori storici e delle peculiarità ambientali.
“Ciò creerà un nuovo prodotto vino arricchito in valore aggiunto, rispetto alle attuali produzioni – anticipa la Innovation Broker Federica Eccel – grazie al valore esperienziale in esso incorporato che coinvolgerà i consumatori in eventi “memorabili” anche attraverso il ricorso al mondo digitale creando un sistema di identificazione e tracciatura del valore generato con l’esperienza vissuta accanto ai muretti a secco”. Il marketing esperienziale offre interessanti prospettive poiché si rivolge a consumatori che non vogliono acquistare semplici “beni” e “servizi”, ma soprattutto “esperienze” con un coinvolgimento sul piano personale ed emotivo. E i muretti a secco all’interno dei vigneti terrazzati, costruiti a mano utilizzando la pietra lavica del vulcano, rappresentano un elemento di grande valore paesaggistico. Essi salvaguardano anche la biodiversità e prevengono fenomeni di erosione e desertificazione. Oggi, l’esistenza dei muretti è minacciata a causa degli elevati costi di gestione che stanno comportando una graduale sostituzione dei vigneti terrazzati con sistemi colturali maggiormente intensivi.
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