Terrà

Sicilia, export e green: le imprese tirano la volata con Sace

C’è la Moak di Modica, azienda leader nel comparto del food&beverage, che ha già emesso un minibond green di 1,5 milioni di euro con garanzia SACE per ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti attraverso la commercializzazione di capsule interamente compostabili e il packaging dei prodotti monoporzionati riciclabile. Ci sono inoltre le Cantine Ermes, cooperativa vitivinicola trapanese di Santa Ninfa e Gibellina, che hano sottoscritto un minibond di 3 milioni di euro per raggiungere obiettivi sia ambientali che sociali. I primi, volti a garantire un approvvigionamento di energia elettrica interamente da fonti rinnovabili; i secondi, con riferimento alla formazione ai soci della cooperativa su pratiche agricole e di business sostenibili e alla pubblicazione di un Manifesto di Sostenibilità.

Sono solo alcune delle imprese siciliane che hanno già imboccato a pieno ritmo la strada della sostenibilità facendo leva sugli strumenti offerti da SACE, la società assicurativo-finanziaria italiana, interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, specializzata nel sostegno alle imprese a supporto della competitività in Italia e nel mondo. Le recenti misure hanno ampliato il mandato di SACE aggiungendo importanti tasselli all’operatività a sostegno dell’export, come le garanzie per i progetti “verdi”, nell’attuazione del Green New Deal italiano.

“Le nostre imprese – ha detto Nino Salerno, delegato all’Internazionalizzazione di Sicindustria/Een – hanno capito già da tempo che i mercati esteri rappresentano una via di sbocco essenziale, ma per poter essere competitivi occorre non soltanto contare su una organizzazione corretta della propria struttura di vendita, ma anche essere in linea con quelli che sono gli obiettivi di sostenibilità individuati al livello europeo”.

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