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Siccità
Piana di Catania, anche la seconda pompa di Lentini entra in funzione: e ora mille l/s d’acqua

Un secondo impianto di sollevamento dell’acqua del lago Biviere di Lentini è entrato in funzione oggi, segnando un’importante tappa nella lotta contro la siccità che affligge la regione. A dare l’annuncio è stato Dario Cartabellotta, commissario per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia. Questo nuovo impianto, insieme alla prima pompa attivata solo una settimana fa, permetterà di prelevare complessivamente fino a mille litri d’acqua al secondo, destinati all’irrigazione di oltre mille ettari di terreni agricoli nella Piana di Catania. Quest’area è una delle più produttive ma anche delle più colpite dalla mancanza di precipitazioni e dalle elevate temperature.

Dario Cartabellotta

Un intervento decisivo

L’attivazione delle pompe è stata possibile grazie a un intervento tempestivo e mirato della Regione Siciliana, che ha stanziato 600 mila euro per il progetto. La realizzazione è stata affidata al Consorzio di Bonifica di Catania, che ha lavorato in tempi record per mettere in funzione gli impianti. L’acqua viene prelevata da un invaso con una notevole disponibilità di risorsa idrica. Tuttavia, fino alla settimana scorsa, questa preziosa risorsa non poteva essere utilizzata a causa dell’assenza di infrastrutture adeguate per il sollevamento dell’acqua.

L’importanza per l’agricoltura

L’iniziativa assume un’importanza strategica per l’agricoltura della Piana di Catania, una delle aree agricole più produttive della Sicilia, che però sta soffrendo enormemente a causa della siccità. La disponibilità di acqua per l’irrigazione è fondamentale per garantire la sopravvivenza delle colture e la continuità delle attività agricole e zootecniche. La possibilità di prelevare acqua dal lago Biviere di Lentini rappresenta una boccata d’ossigeno per gli agricoltori locali, che potranno così affrontare meglio le difficili condizioni climatiche.

“Riempite le dighe”

Contestualmente, l’Autorità di bacino della Regione Siciliana ha avanzato una richiesta urgente a tutti gli enti gestori degli invasi della Sicilia. L’obiettivo è accelerare gli interventi necessari per eliminare le limitazioni di riempimento delle dighe e aumentare la capacità di accumulo dell’acqua. Attualmente, solo 18 dei 38 bacini attivi funzionano a pieno regime, mentre gli altri 20 operano con una capacità ridotta. Questa situazione limita significativamente la possibilità di accumulare risorse idriche durante le rare precipitazioni, mettendo a rischio la gestione idrica della regione.

Gestione proattiva

La richiesta dell’Autorità di bacino nasce dalla necessità di adottare una gestione proattiva delle risorse idriche, in vista delle sfide poste dal cambiamento climatico. Le precipitazioni sono diventate sempre più imprevedibili e spesso insufficienti, rendendo indispensabile accumulare il maggior volume possibile di acqua durante i periodi di pioggia. Migliorare la capacità di riempimento delle dighe e ottimizzare la gestione degli invasi esistenti sono passi fondamentali per garantire una riserva idrica adeguata nei periodi di siccità.

Verso maggiore resilienza idrica

In sostanza, l’attivazione del secondo impianto di sollevamento al lago Biviere di Lentini rappresenta un importante progresso nella gestione delle risorse idriche in Sicilia. Grazie all’intervento della Regione Siciliana e alla collaborazione del Consorzio di Bonifica di Catania, è stato possibile mettere a disposizione degli agricoltori locali una risorsa preziosa che contribuirà a mitigare gli effetti della siccità. Tuttavia, è necessario continuare a lavorare per migliorare la capacità di accumulo degli invasi e per adottare strategie di gestione delle risorse idriche che siano in grado di fronteggiare le sfide del futuro. Solo attraverso un approccio integrato e proattivo sarà possibile garantire la sostenibilità dell’agricoltura e della zootecnia siciliana.

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