Terrà

Il progetto Migliore
Riduzione dei fertilizzanti e qualità dei prodotti, arrivano i pomodori e le melanzane sostenibili

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La valorizzazione delle varietà orticole regionali passa attraverso la sottomisura 16.1 del PSR Sicilia e il progetto Migliore, che negli ultimi anni ha visto un gruppo di imprenditori e ricercatori lavorare insieme al miglioramento di pomodori e melanzane, con l’obiettivo sviluppare, validare e collaudare innovazioni di processo e di prodotto per la coltivazione in pieno campo e sotto serra di varietà e ibridi migliorati per caratteristiche di resilienza.

I partner del progetto

Tredici le realtà partner che hanno cominciato nel 2020 a lavorare fianco a fianco e che adesso si avviano verso la conclusione del progetto, con Apofruit Italia Soc. Coop. Agricola, come capofila: La Mongolfiera Società Agricola Consortile AR.l.; Naturmind Soc. agr. cons. arl; Bionatura Società Cooperativa Agricola; Azienda Agricola Bionatura S.s. Agricola; Econatura S.s. Agricola; Azienda Agricola F.lli Giardina S.s.; Az. Agr. Messina Fabio; Az.agr. Messina Giambattista; Consiglio Nazionale Delle Ricerche (CNR); Istituto di Bioscienze e Biorisorse (Cnr-ibbr); Crea – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria; Centro di ricerca di genomica e bioinformatica (Crea-gb); Genna Vincenzo; Ri.nova Soc. Coop; Università Degli Studi Mediterranea – Dipartimento Agraria.

A partire da genotipi autoctoni di pomodoro e melanzana, selezionati per l’efficienza di utilizzazione dell’azoto (NUE – Nitrogen Use Efficiency), il progetto prevedeva l’utilizzo e la validazione di nuovi ibridi e tecnologie abilitanti per l’agroalimentare creando linee di sviluppo che si traducessero in opportunità produttive, commerciali ed economiche, rispettando l’ambiente e riducendo l’uso di alcuni fattori produttivi. E quello che è venuto fuori fino ad adesso, in attesa delle ultime prove di campo che verranno messe in atto in autunno, ha tenuto fede a queste dichiarazioni di intenti, come spiega a Terrà Francesco Mercati dell’Istituto di bioscienze e biorisorse del Cnr, che ha collaborato a stretto contratto con le aziende partner a cominciare da Apofruit.

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