Terrà

Italia-Tunisia
Progetto Eausiris, uso sostenibile delle risorse idriche in agrumicoltura

Nell’ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020, è stato presentato presso l’Università di Catania, il progetto “EauSIRIS – Nuova strategia di gestione dell’acqua e del suolo e attuazione di tecnologie verdi per un’agricoltura resiliente ai cambiamenti climatici”, che ha come obiettivo nuovi approcci per l’adattamento ai cambiamenti climatici nel settore agricolo, nell’area di intervento Italia-Tunisia. In particolare, l’iniziativa punta:

1) promuovere l’uso sostenibile delle risorse idriche in agrumicoltura;

2) divulgare tecniche di irrigazione, metodi di monitoraggio delle variabili pedoclimatiche utili per la programmazione irrigua;

3) migliorare le conoscenze e identificare i punti di forza e di debolezza sull’uso dell’acqua nella filiera agrumicola;

4) formare produttori consapevoli delle moderne tecniche di gestione dell’acqua per gli agrumi.

I partner del progetto

Il Consorzio di tutela Arancia di Ribera DOP è partner del Consorzio EauSIRIS, insieme agli altri partner italiani come CREA (Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura) di Acireale, DICAR – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania e il Consorzio di Bonifica di Ragusa. Mentre i partner tunisini sono MEDREC (Centro Mediterraneo per le Energie Rinnovabili), ESIM – Scuola Superiore d’Ingegneria di Medjez el Beb, IRA (Istituto per le Regioni Aride) di Medenine e DG ACTA del Ministero dell’Agricoltura Tunisino. Inoltre i partner associati come il Distretto Agrumi di Sicilia e l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea.

Lo scenario

Condividiamo con la Tunisia gli stessi ostacoli, quali la scarsità d’acqua e il degrado del suolo che, a lungo andare, mettono a rischio la sicurezza idrica e alimentare di entrambi i territori. Si comprende bene, dunque, come sia necessario adottare con urgenza delle strategie volte ad affrontare il problema della sostenibilità del settore agricolo anche in funzione del cambiamento climatico in atto. In tale contesto nei tre giorni di incontri, sono stati affrontati tutti gli aspetti relativi alla realizzazione delle diverse azioni del progetto e nell’ultima giornata, la presentazione ufficiale con gli interventi delle diverse istituzioni e partner partecipanti.

Il convegno

Ha aperto i lavori il Prof. Ing. Matteo Ignaccolo, direttore del DICAR dell’Università di Catania che ha accolto gli ospiti, portando anche i saluti del Magnifico Rettore Prof. Francesco Priolo, a seguire il Dott. Enzo Perri, direttore del CREA-OFA, il Dott. Giuseppe Sutera, in rappresentanza del Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Siciliana, il dott. Giuseppe Barbagallo, direttore del Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale, hanno portato ai convenuti i saluti dei propri enti, ha concluso i saluti il Direttore Esecutivo del MEDREC, Dott. Marco Polverari, che ha quindi lasciato la parola ai ricercatori coinvolti nel progetto. Durante la prima sessione sono stati affrontati gli aspetti strategici del progetto: La Dott.ssa Daniela Bica, dirigente dell’Area 7 della Presidenza della Regione Siciliana, ha riepilogato le attività presenti e quelle previste per il futuro dall’alleanza strategica Italia-Tunisia, quindi il Dott. Labidi (MEDREC) coordinatore del progetto, ha esposto quanto previsto dal progetto per aumentare la resilienza del settore agricolo ai cambiamenti climatici; la Dott.ssa Las Casas (CREA-OFA) si è soffermata invece sull’alleanza strategica proposta dal progetto per portare avanti i risultati ottenuti in campo scientifico, mentre il Dott. Faouzi Betti (DG-ACTA) ha illustrato come il Ministero dell’Agricoltura tunisino sta affrontando il cambiamento climatico.

La sessione tecnico-scientifica, coordinata dalla Dott.ssa Amenta (CREA-OFA), ha visto il Prof. Slaheddine Khelifi (ESIM) introdurre l’impatto dei cambiamenti climatici in Tunisia, quindi Dott. Filippo Ferlito (CREA-OFA) ha illustrato le tecnologie verdi da applicare per aumentare la sostenibilità dell’agricoltura nell’ambiente mediterraneo, mentre la Prof.ssa Rosaria Musumeci ha sottolineato l’importanza del nesso Acqua-Energia-Alimentazione, a seguire è intervenuto l’Ing. Campailla in rappresentanza del Consorzio di Bonifica di Ragusa nei cui bacini idrici sono previsti importanti azioni del progetto, tra cui l’allestimento di un impianto pilota per un sistema di pompaggio alimentato da pannelli fotovoltaici flottanti. Ha chiuso la sessione scientifica il Dott. Giuseppe Pasciuta (Arancia di Ribera DOP) illustrando le azioni che avranno per oggetto il suo territorio, in cui è previsto un’attività di formazione per agricoltori e tecnici sulle tecniche di gestione sostenibili delle risorse, l’allestimento di un’azienda modello con sistemi di agricoltura intelligente e pratiche sostenibili e le possibili azioni di supporto per l’adattamento ai cambiamenti climatici nel territorio di produzione dell’Arancia di Ribera DOP. I lavori sono stati conclusi dal Prof. Cavallaro che ha riepilogato i contenuti del progetto, chiarendo il forte impatto che si prevede che tali attività possano avere sul territorio anche grazie all’impegno preso dai partner per dare vita ad un’alleanza strategica, sancita da un accordo quadro, per potenziare le ricadute della ricerca condotta.

L’incontro, il primo in presenza tra i partner, e il convegno hanno rappresentato un importante momento di confronto tra i partecipanti al progetto, i quali hanno avuto l’occasione di confrontarsi sulle criticità fin qui emerse e di stilare una road map che condurrà, alla fine del progetto, al raggiungimento di importanti risultati strategici per le regioni coinvolte nell’ambito del risparmio energetico in agricoltura e del miglioramento dell’efficienza dei sistemi di trasferimento e utilizzo della risorsa idrica.

Articolo prodotto da Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP

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