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La ricerca
Olio d’oliva, etichetta sempre più trasparente: ora è possibile stabilire l’origine geografica

Secondo l’ultimo rapporto dell’Unione Europea (UE) Food Fraud Network, l’olio d’oliva è in cima alla lista dei prodotti più notificati. L’attuale regolamento UE stabilisce l’origine geografica come obbligatoria per gli oli di oliva vergini, anche se manca ancora un metodo analitico ufficiale. La verifica della conformità degli oli UE dichiarati sull’etichetta dovrebbe essere affrontata con il massimo livello di priorità. Pertanto, il lavoro affronta questo problema sviluppando un modello di classificazione (PLS-DA) basato sull’impronta degli idrocarburi sesquiterpenici di 400 campioni ottenuti da HS-SPME-GC-MS per discriminare tra oli d’oliva UE ed extra UE, ottenendo un 89,6 % di classificazione corretta per la validazione esterna (tre iterazioni), con una sensibilità di 0,81 e una specificità di 0,95.

La ricerca, svolta da un team internazionale del Dipartamento de Nutricion, Alimentacion i Gastronomia e Institute for Nutrition and Food Safety Research (INSA) dell’Università di Barcellona, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università di Perugia, Dipartamento de Biología, Universidad Nacional de Mar del Plata (UNMdP) Argentina, ha presentato un metodo per verificare l’origine geografica dell’olio d’oliva vergine. La nuova metodologia si basa sull’analisi degli idrocarburi sesquiterpenici (composti organici formati da tre unità isopreniche) che si sono rivelati ottimi marcatori di origine dell’olio d’oliva, permettendo di discriminare tra oli vergini di oliva prodotti nell’Unione Europea ed extraEuropei, oltre a classificarli in base al paese di origine e verificare quali oli appartengono alle Denominazioni Geografiche Protette di Origine della stessa regione.

Gli idrocarburi sesquiterpenici presenti nell’olio d’oliva che sono semi-volatili, sono stati analizzati con la tecnica della gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa, e con una precedente microestrazione in fase solida, procedura rapida e automatizzata che non richiede l’uso di solventi. La strategia di autenticazione geografica presentata nello studio può diventare un nuovo strumento di screening applicabile, al fine di contribuire a garantire l’autenticità del prodotto che arriva sul mercato e quindi ridurre le opportunità di frodi commerciali nel settore alimentare. Questo lavoro è stato sviluppato nell’ambito del progetto OLEUM “Soluzioni avanzate per assicurare l’autenticità e la qualità dell’olio d’oliva su scala globale”, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Horizon 2020 (2014–2020, convenzione di sovvenzione n. 635690).

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