Terrà

Il progetto VIVAiCITRUS
Nuovi portinnesti degli agrumi, si accelera per una maggiore produzione

di Antonino Azzaro*

A partire dai primi anni 2000 a causa della diffusione in Sicilia del virus della Tristeza (CTV), si è assistito al deperimento e alla morte di molti impianti di arancio e di mandarino innestati su arancio amaro. È stato così necessario abbandonare l’arancio amaro che, pur perfettamente adattabile al contesto pedoclimatico siciliano, risulta suscettibile al virus. L’arancio amaro è stato quindi sostituito nei nuovi impianti da portinnesti resistenti al virus: citrange Troyer, citrange Carrizo e citrumelo Swingle sono stati i principali portinnesti impiegati, che però non si adattano bene alle condizioni di elevata salinità dei terreni e delle acque di irrigazione e al calcare nei terreni, condizioni molto comuni nelle aree di coltivazione degli agrumi in Sicilia.

Alla luce di ciò il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania, ha selezionato, all’interno di una collezione di portinnesti, tre genotipi, i portinnesti Bitters (C22), Carpenter (C54) e Furr (C57), che presentano oltre alla resistenza alla CTV, caratteristiche agronomiche di grande pregio quali la resistenza alla salinità e agli stress idrici, una chioma compatta con ottima efficienza produttiva e maggior qualità dei frutti, incluso le arance pigmentate, e adattabilità ai terreni propri del comprensorio agrumicolo siciliano (resistenza al calcare).

Essendo in corso, in questi anni, una rapidissima trasformazione dei vecchi impianti agrumicoli su arancio amaro, i vivaisti devono disporre in tempi brevi dei portinnesti necessari e pertanto, al fine di ovviare al numero esiguo di piante madri porta seme e di accelerare i processi produttivi si è reso necessario sviluppare nuove tecniche di propagazione (micropropagazione in vitro e microtalee uninodali) che consentono di ottenere, in tempi brevi, un numero elevato di piante partendo da una quantità ridotta di materiale di tipo vegetativo (germogli) e non riproduttivo (semi), ottenendo ottime piante, certificate dal punto di vista genetico e sanitario.

Il progetto

Il progetto denominato “Introduzione nel sistema vivaistico di nuovi portinnesti di elevato valore agronomico e di protocolli innovativi di propagazione per l’agrumicoltura siciliana”, con acronimo VIVAiCITRUS, è stato finanziato con fondi europei del PSR Sicilia (2014-2022), sottomisura 16.1.

Obiettivi

L’obiettivo finale del progetto è quello di consentire e accelerare la disponibilità di portinnesti agrumi (C22, C54 e C57), dotati di elevate performance bioagronomiche, con particolare riguardo all’utilizzo delle risorse naturali (acqua e suolo) e con un profilo genetico-sanitario noto e certificato. Il progetto, in particolare, si propone di:

Assicurare lo stato sanitario e la corrispondenza genetica delle piante madri dei portinnesti oggetto del presente progetto.

Realizzare un laboratorio di micropropagazione.

Valutare le performance vegeto-produttive dei portinnesti ottenuti attraverso tecniche diverse di propagazione sottoponendoli a prove di irrigazione deficitaria e di interventi di micorrizzazione.

Valutare la possibilità di impiegare i nuovi portinnesti e le tecniche di micropropagazione per la produzione di agrumi ornamentali in vaso.

Azioni del progetto

Progettazione e allestimento del laboratorio di micropropagazione e formazione dei tecnici di laboratorio.

Analisi genetico-sanitaria e trasferimento di materiale selezionato dei nuovi portinnesti e ottimizzazione per la produzione di piantine.

Trasferimento del protocollo di micropropagazine dei nuovi portinnesti e ottimizzazione per la produzione di piantine.

Trasferimento del protocollo di propagazione attraverso microtalee dei nuovi portinnesti e ottimizzazione per la produzione.

Valutazione comparativa dei portinnesti ottenuti attraverso microtalee e attraverso micropropagazione nei confronti dei portinnesti ottenuti con le tecniche di propagazione tradizionali.

Attività svolta

Le attività del progetto, avviato nell’estate 2020, hanno visto già realizzato il laboratorio di micropropagazione che, dopo aver saggiato le piante madri dei portinnesti, è perfettamente funzionante e in piena attività con la produzione di nuovi portinnesti degli agrumi. Questi, oltre a essere risultati esenti da malattie da virus e virus-simili sono stati caratterizzati geneticamente attraverso un fingerprint genetico-molecolare. La micropropagazione sta consentendo di ottenere in tempi brevi un elevato numero di piante omogenee e di elevato standard sanitario in tempi, spazi e costi notevolmente ridotti rispetto al metodo tradizionale per semenzale. Riuscendo, inoltre, a programmare la produzione delle nuove piante, indipendentemente dall’andamento stagionale, i tempi di produzione delle piante si sono praticamente dimezzati.

Di particolare interesse è risultata la produzione di piante innestate su C22 che gli agrumicoltori siciliani stanno iniziando a richiedere apprezzandone le su caratteristiche agronomiche di pregio quali la resistenza alla salinità, al calcare e agli stress idrici, l’habitus compatto e una maggiore qualità dei frutti delle principali varietà coltivate in Silia, incluso le arance pigmentate. Il progetto, infine, è ancora in corso ed è stato necessario richiedere una proroga di 12 mesi a causa dell’emergenza Covid-19 al fine di completare la valutazione comparativa dei nuovi portinnesti, innestati con Tarocco Rosso, presso le aziende partner.

*Innovation broker

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