Terrà

C'è tanta strada ancora da fare
Carburanti nell’agricoltura: dilemma sussidi e trattori elettrici

Il settore agricolo, fondamentale per l’economia di molti paesi, è profondamente influenzato dalle politiche sui carburanti. Recentemente, la decisione del governo tedesco di eliminare le agevolazioni per il gasolio agricolo ha sollevato interrogativi su scala internazionale riguardo ai sussidi e alla transizione verso fonti energetiche più sostenibili. In Germania, l’abolizione delle agevolazioni per il gasolio agricolo è stata annunciata come parte di un’azione per ridurre il costo per il bilancio pubblico.

La cifra in gioco è significativa: 440 milioni di euro all’anno. Un dilemma simile è presente anche in Italia, dove i sussidi al diesel agricolo ammontano a 935 milioni di euro l’anno. Attualmente, gli agricoltori italiani beneficiano di uno sconto sul prezzo del gasolio, pagando poco più di 1 euro al litro, rispetto al prezzo stimato senza sussidi di circa 1,75 euro al litro.

Mentre in Germania è stata presa una decisione chiara sull’abolizione dei sussidi, in Italia la questione non è stata ancora affrontata. Tuttavia, l’Europa nel suo complesso sta muovendosi verso una diminuzione dei sussidi ai combustibili fossili, come stabilito negli impegni presi dagli Stati membri. Dal carburante ai mezzi agricoli, il passo è breve.

La rottamazione dei trattori

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede risorse significative per incentivare l’aggiornamento dei vecchi trattori inquinanti con modelli più ecologici, con un investimento di circa 400 milioni di euro. Ogni agricoltore potrebbe ricevere fino a un massimo di 70 mila euro per questa “rottamazione”. Tuttavia, ci sono sfide significative da affrontare. In primo luogo, il numero previsto di beneficiari di questi sussidi – 15 mila aziende agricole nei prossimi tre anni – rappresenta solo una piccola frazione del totale, stimato intorno al 1%. Questo solleva dubbi sulla portata effettiva dell’intervento governativo nel settore.

Il Pnrr prevede circa 400 milioni di euro per rottamare i vecchi trattori. Ad ogni singolo agricoltore, potranno essere erogati fino a un massimo di 70mila euro. Si possono acquistare anche mezzi agricoli elettrici ma in Italia ancora non sono in vendita

In secondo luogo, il mercato italiano di questi mezzi agricoli mostra una discrepanza significativa tra l’offerta di trattori usati e quella di nuovi modelli ecologici. Nonostante la disponibilità di sussidi, in pratica, la mancanza di trattori elettrici o a biometano sul mercato italiano rende difficile per gli agricoltori aderire efficacemente ai finanziamenti. Attualmente, infatti, non sono disponibili trattori di grandi dimensioni alimentati ad elettricità, mentre i modelli a biometano sono ancora rari.

Questa situazione evidenzia una discrepanza tra gli obiettivi ambiziosi di transizione verso soluzioni energetiche sostenibili e la disponibilità di mezzi per gli agricoltori. Come dire, ci sono i soldi ma non i mezzi da acquistare, una storia pirandelliana per evocare la nostra terra. E così la mancanza di opzioni sul mercato rappresenta una sfida concreta per gli agricoltori che desiderano adottare pratiche più sostenibili.

In sostanza, mentre il settore agricolo si trova di fronte alla necessità di ridurre l’uso di combustibili fossili, la transizione verso veicoli più ecologici è ostacolata da una serie di fattori, tra cui l’incertezza sui sussidi, la disponibilità di modelli adatti e le limitazioni dei programmi di incentivo. Affrontare queste sfide richiederà un impegno coordinato da parte di chi governa, dell’industria e degli agricoltori stessi per garantire una transizione efficace e sostenibile verso un’agricoltura più eco-compatibile.

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