Terrà

Il progetto
Filiera corta ok ma serve nuovo rapporto produttori-consumatori. Convivium Territoriali, le vendite del futuro

di Salvatore Tirrito

L’attuale filiera distributiva penalizza i produttori e i consumatori poiché assorbe oltre l’85% del valore finale di vendita dei prodotti. Le esperienze di filiera corta costituiscono un interessante approccio per la risoluzione del problema, ma occorre definire un processo innovativo, per organizzare e strutturare le relazioni tra le parti interessate, i produttori da una parte e i consumatori dall’altra. L’obiettivo è quello di definire e sperimentare tali innovazioni, approntando e divulgando un nuovo modello di filiera corta organizzata. Da qui il progetto “FILIERA CONVIVIALE” nato grazie ai fondi Psr Sicilia (sottomisura 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”), che punta a realizzare azioni innovative per la risoluzione della problematica attraverso:

1 – La realizzazione di un prototipo innovativo di filiera corta organizzata, che si sostanzia in una forma innovativa di commercializzazione che rientra nelle alternative food network.

2 – La definizione e sperimentazione di importanti innovazioni collegando il sistema della filiera corta ad una piattaforma ICT che faciliti l’acquisto dei prodotti agroalimentari del territorio, agevolare la costituzione di Comunità del Cibo, favorire l’interazione di queste esperienze con la realtà dei Distretti del Cibo e delle politiche locali.

3 – La creazione di circuiti economici locali resilienti capaci di migliorare la sicurezza alimentare e un maggior riconoscimento al lavoro degli agricoltori.

Il progetto FILIERA CONVIVIALE nasce grazie ai fondi Psr Sicilia (sottomisura 16.1)

L’obiettivo è quello di progettare e realizzare il modello di filiera corta organizzata che sarà costituito da una rete di produttori e consumatori organizzati in Convivium Territoriali, che si interfaccerà con i Distretti del Cibo e le azioni di politiche locali per il cibo. Il prototipo organizzativo, collegato ad una piattaforma web, permetterà la prenotazione, la vendita e la consegna del/i prodotto/i attraverso un innovativo sistema di E-Commerce, o meglio, easy-commerce “a misura”, ovvero personalizzabile in funzione delle diverse necessità locali.

La costituzione di Convivium Territoriali punterà anche a una più stretta collaborazione tra produttori e consumatori per una programmazione condivisa delle produzioni, con reciproco vantaggio per le parti. La piattaforma rappresenta, a sua volta un’importante vetrina per i produttori in quanto ognuno di essi potrà promuovere i propri prodotti, la propria azienda ei servizi connessi nell’alveo della multifunzionalità agricola. La presente proposta progettuale, in linea con la legge regionale sulla filiera corta (L.R.  n. 17 del 12 ottobre 2018), intende favorire la commercializzazione delle produzioni agricole locali nonché promuoverne il consumo e contrastare, allo stesso tempo, l’utilizzo di “cibi spazzatura”, rivoluzionando l’attuale modello di filiera corta esistente nel contesto territoriale siciliano.

Si intende, realizzare e sperimentare, attraverso attività di cooperazione del costituendo GO, il sistema di distribuzione “filiera corta organizzata”, che, in contrasto con le filiere distributive presenti attualmente sul mercato, si caratterizzi nella commercializzazione di prodotti agroalimentari di qualità, tipici, freschi e trasformati provenienti direttamente dagli agricoltori/produttori del territorio della Regione Sicilia. Questa innovazione risponde alle attuali esigenze dei principali attori del sistema agroalimentare: il produttore ed il consumatore.

Negli ultimi anni, infatti, si registrano cambiamenti anche profondi nelle tendenze del consumo alimentare e nelle aspettative dei consumatori, con una crescente attenzione per l’origine e la qualità dei prodotti agricoli e un crescente interesse ad instaurare un rapporto diretto con il produttore (c.d. marketing o acquisto esperienziale). Esigenze che si sono amplificate ancor di più, prima con l’insorgere pandemico e poi con gli ultimi eventi bellici. Tale sistema consentirà di rivitalizzare le aziende agricole del territorio meno strutturate e impossibilitate a competere nei nuovi scenari disegnati dalla globalizzazione dei mercati.

Le principali attività del progetto sono:

studi necessari alla realizzazione del Piano (analisi di mercato, di fattibilità, analisi dei piani aziendali, ecc.);

creazione della piattaforma/prototipo per la vendita diretta al consumatore;

assistenza e formazione per la digitalizzazione delle imprese agricole

creazione dei Convivium Territoriali

interlocuzione con i Distretti del Cibo e le azioni per le politiche locali del cibo

creazione e gestione della social community (Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, etc.);

diffusione delle proposte progettuali sulla Rete;

reportistica avanzata e adattamento del marketing in base ai risultati ottenuti;

creazione delle certificazioni necessarie, della logistica e valorizzazione della Responsabilità Sociale di Impresa;

aggregazione dei produttori;

divulgazione;

implementazione della Rete PEI;

formazione.

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