Terrà

Agrumicoltura sempre più ricca
Sicilia, arriva nuovo clone del tarocco “Vigo” iperpigmentato. A breve disponibili le piante

di Agata Imbrogiano

La tristezza degli agrumi, causata dal virus Citrus Tristeza, si manifesta su varietà e cloni di agrumi con la combinazione su portainnesto di arancio amaro. A causa di questo virus, in Sicilia, sono sempre più i reimpianti degli agrumeti affetti dal virus con nuove varietà di arance e, tra queste, i Tarocchi. La varietà tarocco, nata a seguito di una mutazione dell’arancia sanguinello, fu scoperta all’inizio del secolo scorso nel Siracusano (a Francofonte) e velocemente si propagò nei territori di Lentini, Francofonte, Carlentini e a sud dell’Etna, luogo nel quale troviamo idonee condizioni pedoclimatiche che permettono la migliore espressione del suo potenziale.

Tarocco Vigo a dx, pigmentazione a metà gennaio a confronto con il tarocco comune

Le caratteristiche del Tarocco sono una buccia sottile, liscia e resistente il cui colore, solitamente rosso, deriva dalla sua tardiva maturazione. Ogni frutto può pesare anche 250 grammi e a seconda delle mutazioni troviamo diversi cloni di Tarocco.

Cloni di Tarocco

  • tarocco dal muso
  • tarocco catania
  • tarocco galici
  • tarocco scirè
  • tarocco gallo
  • tarocco rosso
  • tarocco ippolito
  • tarocco lempso
  • tarocco TDV
  • tarocco messina
  • tarocco tapi
  • tarocco s. alfio
  • tarocco meli
  • tarocco nuc. 898
  • tarocco nuc. 57
  • tarocco nuc. 61
  • tarocco nuc. 2062

Oltre le suddette varietà, camminando nelle campagne di Francofonte, l’agronomo Corrado Vigo nota un Tarocco insolito proveniente da un ramo che aveva subito una mutazione gemmaria. Vigo, inoltre, si accorge dell’insolita colorazione, tra il rosso e il violaceo, e decide di assaggiarlo, percependo sentori di mora e lampone; segna la pianta con l’intenzione di conoscere il fenomeno e verificarne la replicabilità e, l’anno successivo, torna nello stesso punto, riscontrando la stessa pianta e trovando nuovamente dei frutti con le stesse caratteristiche organolettiche che aveva notato l’anno precedente, per cui decide di innestare due piante di arancio amaro con il materiale vegetale proveniente da questo rametto di Tarocco così particolare. Così l’agronomo iniziò a seguire le due piante, ad osservarne i frutti, consegnando molti frutti, con cadenza quindicinale, all’Istituto Sperimentale di Frutticoltura e Agrumicoltura, oggi Crea di Acireale, il quale condusse le prime indagini sugli aspetti morfologici, sul contenuto di antocianine e sull’analisi sensoriale.

Tarocco Vigo

Il risultato di queste osservazioni, protrattesi nel tempo, fu che le giovani piante avevano prodotto un Tarocco la cui caratteristica non era mutata. Inoltre, questo clone dimostrò di avere un basso fabbisogno in ore di freddo per la precipitazione delle antocianine; questa peculiarità consente una elevatissima pigmentazione che va oltre il rosso, fino a diventare violacea, superando di gran lunga la pigmentazione di altri tarocchi, ma senza i difetti riscontrabili in altre varietà di tarocchi o di arance moro. Lo stesso Vigo, spiega a Terrà il fenomeno: “Avendo la pianta bisogno di meno ore di basse temperature per assumere nel frutto la caratteristica pigmentazione, la stessa si manifesta già a fine novembre o primissimi giorni di dicembre, periodo nel quale la colorazione della ‘cultivar Vigo’ è del tutto simile a quella che gli altri tarocchi assumono non prima di metà gennaio”. Già, ol “cultivar Vigo”, così, infatti, legittimamente l’ha battezzato l’agronomo. “Nel mese di gennaio – prosegue Vigo – allorquando le arance Tarocco mostrano una colorazione rossa intensa, ecco che questo agrume ha invece già una colorazione violacea”.

Corrado Vigo

Un’altra peculiarità di questo Tarocco, “è che, nonostante sia già fortemente pigmentato e pronto per la raccolta a fine novembre o ai primi di dicembre, sulla pianta mostra una persistenza che consente la raccolta fino a tutto marzo, mantenendo inalterato il colore, il sapore, e la resa in succo”.

“Inoltre – conclude l’agronomo – il suo sapore non viene alterato dal passare del tempo come avviene, invece, per la varietà ‘moro’”. Questo clone ha seguito tutto l’iter per la registrazione al Community Plant Variety Office, essendo ad oggi riconosciuto come ‘”Tarocco Vigo” le cui piante saranno disponibili nei vivai non appena verrà completato il campo di piante madri, con la speranza di poter iniziare a diffondere le piante al più presto possibile per offrire sul mercato un nuovo clone di arance tarocco.

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