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La ricerca
Il vino sul podio dell’agroalimentare italiano. Parola di Nomisma

La filiera vitivinicola presenta il miglior posizionamento competitivo di tutte le filiere dell’agroalimentare italiano e il settore sta superando la quota di esportazioni registrata nel 2019, dopo la battuta d’arresto causata dal Covid-19. Si tratta di alcuni dei dati evidenziati durante la presentazione della ricerca  di Nomisma. Il cuore della ricerca è la creazione dell’AGRI4index™, il super-indice innovativo e originale sviluppato da Nomisma per UniCredit che ha permesso di definire il livello di strategicità della filiera per il settore agroalimentare e il suo posizionamento competitivo. Nello specifico la ricerca Nomisma confronta le performance della filiera vitivinicola rispetto alle altre principali filiere agroalimentari del Paese, mette in relazione il comparto vitivinicolo nazionale con quello dei competitor europei e mostra quali regioni italiane siano ad oggi più performanti. 

La ricerca Nomisma ha esaminato le performance delle principali filiere produttive integrate italiane, dove con il termine “integrate” si intende quelle filiere in cui sia la parte produttiva primaria, sia la parte della trasformazione hanno luogo in Italia. Sulla base di questa analisi, con un valore pari a 68, la filiera vitivinicola si posiziona al primo posto della classifica di AGRI4index™.  Questo settore, infatti, mostra un punteggio elevato sia per quanto riguarda la strategicità nel contesto nazionale sia per quanto concerne la competitività sui mercati. Vediamo dunque che la filiera vitivinicola, secondo questo indice, supera la filiera lattiero-casearia (56 punti), quella della pasta (54) e anche quella dell’ortofrutta (51). È bene precisare che l’efficacia di questo strumento è legata anche al fatto che, alla mera analisi dei dati, si aggiunge il coinvolgimento e il confronto con gli stakeholder, quindi imprese, organizzazioni di produttori, consorzi, associazioni, elemento che ha permesso di realizzare un’analisi “a caldo” e non basata solo sui numeri.

Le cifre

Secondo l’indagine, sia le vendite sul mercato interno sia quelle sui mercati esteri sono in forte ripresa dopo la battuta d’arresto causata dal Covid-19, e in molti mercati i valori hanno superato quelli del 2019. Basti pensare che negli USA, ad agosto, gli acquisti cumulati di vino italiano hanno raggiunto 1,3 miliardi di euro contro gli 1,1 miliardi del 2019, in Svizzera si è passati da 225 milioni a 267 milioni di euro, mentre in Corea del Sud si è verificato addirittura un aumento del 123% rispetto a due anni fa. Questa crescita sta inoltre interessando i mercati di Germania, Canada e Russia. Paolo De Castro, Coordinatore S&D Commissione Agricoltura Parlamento Europeo, nonché Presidente del Comitato Scientifico di Nomisma, ha ricordato che ci sono ancora dei punti su cui lavorare. “La ripresa post-Covid che sta interessando le filiere agroalimentari italiane, vino in primis, è sostenuta, ma questo non deve farci cullare sugli allori – afferma De Castro -. Gli spazi di crescita per il nostro settore sono ampi nel mercato mondiale ma scontiamo ancora gap organizzativi e di competitività che, oggi, grazie anche agli importanti strumenti di supporto offerti dall’Europa, possono essere ridotti”.

AGRI4index™ ha permesso non solo di confrontare la filiera vitivinicola con le altre filiere dell’agroalimentare italiano, ma anche di paragonare il settore vinicolo del Bel Paese con i suoi principali competitor in Europa, ossia Francia e Spagna, che sono, insieme all’Italia, i primi tre produttori di vino in UE e i primi tre esportatori al mondo. L’analisi effettuata ha dunque permesso di evidenziare i punti di forza e di debolezza della filiera e di individuare possibili percorsi di sviluppo. In particolare, grazie al coinvolgimento degli stakeholder, sono stati delineati diversi obiettivi e sfide future che il comparto dovrà perseguire per crescere e svilupparsi. Tra questi, l’innovazione del digitale, l’importanza di favorire la crescita dimensionale delle aziende e l’aggregazione dell’offerta, ma anche la capacità di presidiare i mercati di esportazione.  

Chi desidera ricevere maggiori informazioni sui servizi offerti dal Settore Agroalimentare di Nomisma può scrivere a questo indirizzo: agroalimentare@nomisma.it

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