Terrà

Programma LEADER
Il passaporto del gusto: dal mercato locale al mercato di eccellenza globale

di Linda Colosa*

Dal Pomodoro di Pachino al Pistacchio di Bronte, passando per la Caponata Siciliana e per il Nero D’Avola. Sono circa 150, ripartiti tra quattro GAL siciliani: ‘Eloro’, ‘Etna’, ‘Kalat’, ‘Terre dell’Etna e dell’Alcantara’, i prodotti agroalimentari siciliani che, nell’ambito del Programma LEADER con il progetto “RAMSES – Rete Aree Mercatali per lo Sviluppo dell’Economia Sostenibile”, con capofila il GAL Eloro, fanno parte del ricco paniere avente il marchio “Ruralità Mediterranea”, strumento permanente e dinamico di accreditamento di prodotti e aziende. Le aziende coinvolte hanno creato un sistema integrato per la valorizzazione delle produzioni locali, “Valore Sicilia”, in grado di promuovere l’offerta e lo sviluppo di circuiti in regime di vendita diretta. Partendo dal marchio collettivo Ruralità Mediterranea, il progetto è riuscito ad individuare un’identità comune tra i produttori operanti nei singoli GAL, creando un’offerta uniforme di prodotti fortemente legati alla propria area di produzione. Il fattore che accomuna le diverse identità dei prodotti è da ricercarsi nelle qualità intrinseche degli stessi, nella loro capacità di raccontare il territorio di provenienza, anche attraverso metodi tradizionali di produzione.

Si generano, così, veri e propri racconti del gusto, story-telling che esaltano il legame inscindibile tra specialità alimentari, peculiarità del territorio di provenienza, patrimonio storico-artistico e tradizioni locali. Le bellezze del paesaggio, la vitalità di un’azienda, il patrimonio di tradizioni e conoscenze antiche in armonia con le scelte innovative fatte dai produttori, sono raccontate attraverso storie, esperienze ed emozioni, che insieme creano un’identità inscindibile tra territorio, produttore, prodotto. Si riesce così ad ottenere una descrizione esaustiva delle eccellenze agroalimentari dei territori di appartenenza, fornendo continuità e visione a lungo termine alle traiettorie di sviluppo del progetto. Nel contempo, il racconto dell’azienda, la descrizione sensoriale del prodotto, le sue peculiarità, gli aspetti organolettici, nutrizionali e salutari prendono forma nel “Passaporto del Gusto“, un utile strumento che le aziende possono utilizzare nei diversi mercati di riferimento come leva di promozione e commercializzazione. Una diversa strategia di marketing che mette insieme tradizione produttiva rurale e turismo, in modo tale da creare un’offerta territoriale integrata e di qualità in grado di trainare i flussi turistici e affascinare i visitatori da tutto il mondo.

L’esperienza del progetto RAMSES costituisce sicuramente una best practice da promuovere con pratiche di mainstreaming orizzontale e verticale in tutti gli ambiti dei mercati locali orientati alla qualità e all’eccellenza. Il Passaporto del Gusto si è configurato quale innovativo strumento di promozione e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, dei produttori e del territorio di origine con il suo bagaglio storico-culturale, ed è diventato strumento di crescita a vantaggio di uno sviluppo economico locale che si configura, oggi, come la risposta più adeguata alle sfide che ci presenta un’economia globalizzata e spesso insidiosa. Infine, il Passaporto del Gusto, considerato anche nelle sue più attuali versioni “digitali”, ci indica una delle strade maestre per un vero discernimento etico e il riconoscimento di imprese davvero libere: dalle ideologie, da manipolazioni politiche, e soprattutto dalle leggi del profitto ad ogni costo e della perpetua espansione degli affari, per porsi veramente al servizio di ogni singola comunità che vuole crescere nel rispetto dell’ambiente e della società.

*Animatrice Socioeconomica del GAL Eloro

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