Terrà

Imprenditori 10 & Lode
Il fico d’india di San Cono e l’arte dell’ospitalità sostenibile, la firma di qualità di RaMì

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di Agata Imbrogiano

L’azienda agricola biologica RaMì nasce nel 2010 e si estende su 35 ettari di terreno coltivato, nel caratteristico territorio di San Cono, un comune della città metropolitana di Catania, a 525m s.l.m. in una zona collinare, alle pendici dei monti Erei. L’attività, a conduzione famigliare, è gestita con grande amore e dedizione da Enza Milazzo, dal marito Francesco Randazzo e dai loro giovani figli Cono Samuel, 21 anni, studente in agraria e Matteo Santo, 15 anni, studente all’istituto tecnico agrario. Ogni membro della famiglia è coinvolto attivamente in azienda dalla cura dei 20 ettari dedicati alla coltivazione del Ficodindia fino alla produzione di olive da olio.

L’amore e la passione per la terra e per il fico d’india hanno da sempre caratterizzato la famiglia Milazzo in quanto l’attività portata avanti oggi è il risultato ereditato dal padre di Enza, Santo Milazzo, che negli anni ’70, con orgoglio e determinazione, è stato pioniere del fico d’india prendendo la decisione di abbandonare le coltivazioni tradizionali di cereali e di leguminose per dedicarsi alla coltivazione del fico d’india. Ad oggi la coltivazione del fico d’india Dop di San Cono nell’azienda RaMì, che ne è pure consorzio, rappresenta il core business con una produzione annua circa 2 mila quintali. La raccolta dei frutti di fichi d’india avviene in maniera manuale. Le cultivar presenti in azienda sono la gialla o surfarina, la rossa o sanguigna e la bianca o muscaredda.

“Il mercato del ficodindia – spiega a Terrà, Enza – sta vivendo una fase di crescita straordinaria, grazie a una maggiore consapevolezza delle sue straordinarie qualità presso mercati che, fino a qualche decennio fa, ne erano all’oscuro. Oggi, questi mercati apprezzano appieno il ficodindia e ne comprendono il suo valore. Il nostro fico d’india gode di una reputazione solida e riconosciuta sia a livello nazionale che internazionale. In particolare, i mercati in cui vendiamo il nostro prodotto sono nord Europa, nei territori come il Belgio (nell’area di Bruxelles) e la Francia (Parigi)”.

Il frutto

L’Opuntia ficus-indica, è un arbusto succulento ricoperto di spine. Al centro di molteplici studi per le proprietà nutraceutiche e nutrizionali dei suoi frutti. La mucillagine contenuta nei frutti e soprattutto nelle cellule mucillaginose interne alle pale, formano un reticolo con la funzione ecologica di inglobare e trattenere l’acqua, adattandosi alle risorse idriche disponibili. L’Opuntia ficus-indica presenta una straordinaria capacità rigenerativa in quanto da un frammento di pala possono rigenerarsi nuovi frutti sfruttando semplicemente le risorse della pala stessa. Inoltre, il frutto limita l’erosione del suolo poiché durante il periodo di pioggia la pianta forma velocemente nuove radici che possono sfruttare al massimo l’umidità presente. Oltre a fare bene all’ecosisteme, il fico d’india è ottimo per il contenuto di fibre, zuccheri, pectine, proteine, vitamine e minerali; gli antiossidanti presenti sono i flavonoidi e i betalaine.

“La nostra missione – aggiunge Enza – è quella di valorizzare costantemente il territorio, conservando gli antichi sapori e promuovendo la biodiversità che ne caratterizza l’identità e le tipicità. La dedizione con cui coltiviamo il ficodindia è testimoniata dalla nostra scelta di adottare sistemi di coltivazione biologici. Utilizziamo esclusivamente concimi organici e pratiche di sovescio con leguminose per promuovere il recupero della flora batterica, garantendo un prodotto pulito, salubre e privo di residui di pesticidi. Inoltre, uno stretto monitoraggio sulla qualità dei frutti, controlla costantemente il loro grado di maturazione e garantendo un rigoroso sistema di tracciabilità per ogni prodotto immesso sul mercato”. In sostanza, la passione e l’impegno si traducono in un Ficodindia Dop di San Cono di alta qualità che è sinonimo di autenticità e tradizione.

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