Imprenditori 10 & Lode
Cantine Fina, una storia di famiglia e di passione. Tre giovani portano avanti il sogno del padre
Il padre ha trasmesso ai figli l’amore per il vino e per la Sicilia e i tre giovani imprenditori lo sostengono con passione in ogni aspetto. Tre giovani imprenditori che sopratutto amano quello che fanno e il luogo in cui lo fanno, quel tratto di costa siciliana che si affaccia sulle Egadi e che, ogni giorno, all’ora del tramonto, sulla riserva dello Stagnone di Marsala, tra i mulini e le saline, regala emozioni magiche. Loro sono Marco, Sergio e Federica, tre fratelli che hanno deciso di abbracciare il progetto del padre, Bruno Fina, che nel 2005 ha fondato le Cantine Fina e che oggi coltiva, insieme alle viti, il suo sogno di produrre vini classici siciliani e proposte moderne e innovative, vincendo anche la scommessa di avere portato sull’isola varietà internazionali come il Traminer e il Savignon Blanc.
Se oggi Bruno continua a fare l’enologo e a passare le sue giornate in mezzo ai filari, i tre figli hanno abbracciato in toto il progetto seguendo ognuno un settore diverso. Il maggiore, Marco (40 anni), si occupa della parte commerciale e amministrativa; Sergio (38 anni) lavora invece a fianco del padre e ha scelto di diventare enologo; mentre la più piccola, Federica (34 anni), si occupa di marketing e comunicazione e porta avanti i progetti di enoturismo che ormai sono al centro della progettualità di Cantine Fina per guardare lontano e lasciare che gli appassionati di vino si facciano affascinare dalla bellezza del luogo e dalla storia, seppur recente, della cantina.
“Mio padre, con l’appoggio incondizionato di mia madre, ha cominciato a lavorare con il vino in un momento storico in cui questo settore, anche in Sicilia, stava decollando. – racconta a Terrà Marco – Ha cominciato a lavorare con il vino comprando le uve, e mano a mano ha costruito quello che gli avrebbe permesso, nel 2005, di dare vita a quella che oggi è la nostra attività. In quell’anno abbiamo avuto la prima vendemmia tra le mura di quella che avremmo chiamato casa nostra”.
“Per noi figli – prosegue il giovane imprenditore – è stato naturale seguire la strada che aveva tracciato papà che oggi, con il nostro aiuto, si occupa della parte produttiva del vino. Si può dire che lui non conosca il listino dei prezzi del vino, fa quello che gli piace, produce quello che poi viene imbottigliato. Io ho seguito le orme di mia madre, che si occupava della parte amministrativa, fino a che non è venuta a mancare nel 2010. Giocavo a calcio a livello professionistico e poi ho scelto di avvicinarmi a casa per allenarmi e contemporaneamente lavorare in azienda”.
Lo scorso anno Cantine Fina ha venduto in 33 paesi del mondo, dal Giappone alla Corea, dalla Gran Bretagna al Brasile, con bottiglie che sono arrivate fino alle spiagge delle Maldive. Insieme alla famiglia Fina, ci sono altre 14 persone che lavorano ogni giorno in azienda. “Oggi una parte fondamentale del nostro lavoro è legata all’enoturismo, di cui si occupa mia sorella Federica – dice ancora Marco – lavoriamo in un luogo favoloso, una collina che domina le Egadi con un tramonto incredibile sulla riserva naturale dello Stagnone. Tanti vengono per ammirare il tramonto in una location unica abbinando cibo e vino. Chi viene da noi poi racconta l’esperienza che ha vissuto, e questo va al di la del mero. E’ quello che abbiamo lasciato nel cuore e nell’anima delle persone che conta di più”.
“Le Cantine Fina hanno portato avanti i loro progetti anche grazie ai fondi del Psr Sicilia. La nostra presenza sui mercati esteri, direi per l’80%, la dobbiamo alla nostra partecipazione a fiere internazionali”
In questi anni le Cantine Fina hanno portato avanti i loro progetti anche grazie ai fondi del Psr Sicilia 2012/2024. “Posso dire che oggi, la nostra presenza sui mercati esteri, direi per l’80%, la dobbiamo alla nostra partecipazione a fiere internazionali alle quali abbiamo partecipato attingendo ai fondi europei. Abbiamo sfruttato molti progetti di internazionalizzazione che ci hanno permesso da un lato di andare noi fuori, ma anche di fare conoscere ad importatori esteri i nostri prodotti direttamente a casa nostra. Abbiamo inoltre sfruttato quello che ci ha permesso un efficientamento delle aree produttive, creando connessioni tra vari settori dell’azienda. Noi avevamo le idee, questi fondi ci hanno agevolato moltissimo velocizzando la nostra crescita”.
Un’ultima considerazione sul Vinitaly dello scorso aprile: “E’ stato il più bello di sempre, perché il padiglione Sicilia è stato letteralmente preso d’assalto. E’ stata per noi una grande gratificazione per il nostro lavoro e abbiamo presentato anche il Vitrarolo, un vitigno considerato reliquia e sul quale mio padre ha deciso di scommettere” conclude Marco. Al Vinitaly è stato presentato infatti il progetto Orizzonti, una linea che comprende tre nuove Cru, un Cataratto di cui sono state prodotte solo 1500 bottiglie, il Vitrarolo, con una produzione di 1000 bottiglie, e un Grillo che vedrà la luce nel 2025, per un omaggio alle tradizioni vinicole della Sicilia Occidentale.
Cantine Fina – Contrada Bausa snc 91025 Marsala (Trapani) – Tel. (+39) 0923 733 070
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