Terrà

Imprenditori 10 & Lode
Azienda avicola Lo Faso: “Rispetto e benessere per gli animali”. Quando la crisi è anche opportunità

di Veronica Bonanno

Marineo, un piccolo centro di circa 6.500 abitanti a metà strada tra Palermo e Corleone, che sorge ai piedi di quella che tutti conoscono come“la Rocca”, un prepotente elemento naturale che domina il paesaggio. Borgo da sempre a vocazione prevalentemente agricola, da Marineo si riesce a vedere anche il mare, e i suoi abitanti sostengono che il nome significhi proprio questo. A pochi chilometri dal centro del paese, in un paesaggio gentilmente collinare, si appoggia l’azienda di Giovanni, dove, seguendo le orme del nonno e del papà, un tempo coltivava il frumento e allevava mucche da latte. La crisi economica degli ultimi anni però lo ha costretto a vendere il bestiame e ad abbandonare la produzione di grano.

Così Giovanni nel 2000, ricordandosi delle piccole economie delle esperienze vissute da piccolo, quando la madre nell’ambito del vicinato vendeva latte e uova, decide di introdurre in azienda l’allevamento di galline ovaiole, adottando da subito il metodo di allevamento all’aperto. Coltivando giorno per giorno un’appassionata riscoperta delle tradizioni non solo della sua famiglia ma anche della sua terra, Giovanni è partito da 200 galline fino ad arrivare oggi a più di 3.500, tra razze comuni come la Ovaiola e le autoctone antiche come la Valplatani e la Siciliana Coronata. Intanto, negli ultimi anni il figlio Marco ha iniziato a lavorare con il papà, sviluppando una conoscenza approfondita di queste razze e diventando sempre più esperto e orgoglioso della sua scelta di vita.

“Nutro da sempre un grande amore per gli animali, per questo il mio primo obiettivo è stato quello di garantire loro sia il benessere che il rispetto – afferma racconta Giovanni -. Le mie galline non vivono in gabbia ma a terra, si muovono liberamente, e hanno accesso a un ampio spazio esterno di terreno erboso in cui possono razzolare integrando alla loro alimentazione anche ciò che il terreno gli offre. Quello che proponiamo, da questo punto di vista, è uno spazio adeguato e organizzato per le loro esigenze nei pollai, ma soprattutto diamo alle nostre amate galline la possibilità di stare all’aperto godendo di molte ore al giorno di luce, sole e aria”.

Il suo progetto futuro è quello di sostituire gradualmente le galline comuni con quelle della razza autoctona Siciliana Coronata, a rischio di estinzione. Animale molto rustico, con poche pretese ma dalla grande resa, molto resistente ai climi caldi e asciutti, ha un temperamento vivace, sanguigno e in genere non è una buona volatrice. Il suo aspetto è fiero e battagliero, particolarmente resistente alle malattie più comuni, di indole vagabonda, se lasciata libera di pascolare può procurarsi buona parte dell’alimentazione giornaliera, ma può continuare a vivere e a produrre anche confinata in piccoli ambienti. Le galline depongono già dal quinto mese di vita uova dal caratteristico guscio di colore bianco, e in numero di oltre 150 per ciclo; la razza è altresì caratterizzata da una particolare cresta doppia, a coppa.

L’alimentazione tradizionale delle galline è basata su mais e soia, prodotti che attualmente si trovano solo Ogm, e per questo Giovanni sta cercando di sostituirli con i grani antichi siciliani. Con il mercato invaso da varietà più moderne e produttive di grano, le specie locali erano andate scomparendo, ma anche su questo fronte l’agricoltore ha intrapreso un percorso di recupero, andando a riscoprire le varietà di grani antichi siciliani come la Tumminia (detto anche grano Timilia o Marzolino) e il Perciasacchi. La riscoperta e l‘utilizzo dei grani antichi siciliani è auspicabile per il rispetto della biodiversità, la riduzione di agenti chimici e, cosa più importante, per la nostra salute, oltre che per le sue inimitabili proprietà organolettiche. L’obiettivo di Giovanni, in sostanza, è quello di contribuire alla realizzazione di una sana alimentazione e per questo negli ultimi anni ha dato vita anche alla produzione di farine, pasta e biscotti ottenuti dai grani antichi siciliani.

Tipi di grano

MAIORCA: grano tenero siciliano dal chicco bianco, molito esclusivamente a pietra, si produce uno sfarinato integrale bianco morbido di grande qualità ad alto contenuto proteico; estremamente digeribile per il suo basso contenuto glutinico, inferiore di circa il 50% rispetto ai grani moderni. Farina dalle ottime caratteristiche panificatorie, specie per i dolci. Può essere utilizzata per produrre pani bianchi, grissini, focacce, pizza e dolci, soprattutto biscotti. Secondo alcuni ricercatori la scorza del cannolo siciliano è nata con questa farina.

TIMILIA: grano duro siciliano, molito esclusivamente a pietra, da cui si ottiene uno sfarinato integrale di colore scuro. Presenta un elevato contenuto proteico a fronte di un ridotto contenuto di glutine. Le qualità nutrizionali di questa particolare farina la rendono ideale per rinforzare le nostre difese immunitarie perché ricca di vitamine e sali minerali. Questa farina si rivela ideale per la preparazione di prodotti da forno sia salati che dolci. Può essere facilmente adoperata anche per preparare la pasta.

PERCIASACCHI: grano duro siciliano che deve il suo nome (letteralmente ‘buca sacchi’) alla sua forma appuntita che bucava i sacchi di iuta in cui era contenuto durante il trasporto, viene molito a pietra ottenendo uno sfarinato integrale di colore giallo, grazie alla presenza di carotenoidi. La farina da un punto di vista nutrizionale presenta caratteristiche proprie dei grani antichi, bassi livelli di microtossine, glutine meno elastico e meno tenace, e un indice glicemico inferiore rispetto a quello degli altri grani. Questa farina grazie alla granulometria fine si presta molto bene alla preparazione di prodotti da forno e pasta.

Azienda Agricola Lo FasoContrada Branno 90035 Marineo (PA)
tel: 327 88 24 783 tel: 339 38 11 777
marcolofaso18@gmail.com www.aziendaagricolalofaso.it

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