Terrà

Politica agricola comunitaria
Verso la nuova Pac, più sviluppo rurale e più competitività. E la Sicilia è già a lavoro sul Psn

    di NinoSutera

La politica agricola comunitaria (Pac) dei prossimi 5 anni, inciderà per circa 35,5 miliardi di euro (7,1 miliardi all’anno). L’assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana, nella prospettiva della nuova programmazione mira ad riappropriarsi del ruolo strategico dell’economia della conoscenza, istituendo la Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura. Tra le novità della nuova Pac 2023-2027, la parziale sua rinazionalizzazione, che prima veniva demandata in 21 diverse sedi istituzionali locali, e soprattutto il new delivery model (nuova modalità di attuazione), ovvero un maggiore potere decisionale agli Stati membri, che si esprime tramite il cosiddetto Piano strategico nazionale o più precisamente Piano strategico per la Pac 2023-2027.

Si tratta di un momento fondamentale per le istituzioni nazionali, le Regioni, le rappresentanze agricole e agroalimentari e gli agricoltori. A livello Ue, i regolamenti della nuova Pac sono stati approvati dal Parlamento e dal Consiglio europeo. Nella futura programmazione, gli Stati membri godranno di una maggiore flessibilità per quanto riguarda le modalità di utilizzo delle dotazioni finanziarie della Pac e potranno progettare programmi su misura che rispondano più efficacemente alle preoccupazioni degli agricoltori e delle comunità rurali.

Gli obiettivi del PSN

Ogni Stato membro è chiamato a redigere un piano strategico nazionale PSN per l’intero periodo 2023-2027, stabilendo le modalità con cui intende conseguire gli obiettivi della Pac così classificati: tre cosiddetti generali (economici, ambientali e sociali), uno trasversale (Akis), nove specifici. Il piano strategico nazionale dovrà specificare come ciascun Stato membro intenda raggiungere i nove obiettivi chiave identificati per la futura Pac.

In pratica, si dovrà garantire un reddito equo agli agricoltori; aumentare la competitività; riequilibrare la distribuzione del potere nella filiera alimentare; agire per contrastare i cambiamenti climatici; tutelare l’ambiente; salvaguardare il paesaggio e la biodiversità; sostenere il ricambio generazionale; sviluppare aree rurali dinamiche; proteggere la qualità dell’alimentazione e della salute. I PSN combineranno tutti gli strumenti del sostegno Pac, e per la prima volta, il primo e il secondo pilastro saranno accumunati da un’unica strategia nazionale e/o regionale. Il Piano strategico dovrà essere inviato dagli Stati membri alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2021. La Commissione europea controllerà i piani strategici e li approverà entro il 30 giugno 2022. L’assessorato dell’Agricoltura della Regione Siciliana ha istituito dei gruppi lavoro per definire la strategia regionale nell’ambito del PSN.

Il percorso del PSN

Il Mipaaf aveva attivato da quasi due anni una serie di gruppi di lavoro tecnici per redigere gli indicatori dell’analisi di contesto e l’analisi Swot (punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce). Dall’analisi Swot sono stati individuati i fabbisogni e poi la strategia della Pac 2023-2027 per l’Italia. 

Il lavoro di programmazione è stato svolto in sede di fase tecnica fino al 19 aprile 2021, data in cui è stato istituito il Tavolo di partenariato, che prevede il coinvolgimento di tutte le rappresentanze, i cosiddetti stakeholder (portatori di interesse). Le scelte del PSN riguardano tutti gli strumenti della Pac (pagamenti diretti, interventi settoriali, sviluppo rurale).

La  Rete Interregionale per la ricerca agraria, forestale, si è occupata delle tematiche afferenti AKIS, attraverso tavoli tecnici in remoto, con la partecipazione delle Regioni, attraverso l’assessorato Agricoltura, della RRN e del MIPAF, in diverse fasi. Le schede definitive saranno oggetto del confronto tra le AdG dei singoli assessorati all’Agricoltura e il MIPAF in corso di calendarizzazione.

AKIS, infine, come detto, è definito asse trasversale, le scelte condivise perseguono l’obiettivo di potenziare gli strumenti di conoscenza e informazione tramite la costituzione di un Sistema di consulenza in agricoltura per promuovere l’innovazione, l’accesso alla formazione, scambio e disseminazione di conoscenze e informazioni finalizzate al raggiungimento degli obietti specifici della stessa Pac.

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