Terrà

Vendemmia 2022/2023
In Sicilia, buona qualità ma meno produzione. I marchi IGP-DOP trainano il vino

di Giuseppe Bono*

Da metà maggio le temperature presentano un aumento in linea con gli ultimi anni e si registrano piogge solo in alcune aree della Sicilia. Le piante di vite crescono bene e la qualità delle uve si presenta ottima; non si registrano eventi piovosi in grado di far iniziare le infezioni di peronospera e marciume. L’inizio della maturazione avviene regolarmente come pure il cambio di colore e la maturazione finale. Per le varietà usate come base spumante e per quelle che presentano un intervallo più corto di maturazione è prevedibile una raccolta più o meno in linea con il 2021. Per la maggior parte delle varietà siciliane a maturazione più lenta il percorso è ancora in evoluzione complice anche una primavera più fredda del solito che ha portato a un ritardo nel germogliamento.

La campagna vendemmiale in Sicilia è partita come da DDG 3311 il 20 luglio con le varietà più precoci come il Pinot grigio, proseguendo nel mese di agosto per le altre varietà; attualmente siamo in piena campagna vendemmiale; la qualità delle uve risulta essere buona e quindi ci sono tutte le condizioni per ottenere dei vini di qualità. Nel 2021 la produzione si è attestata sui 4,5 milioni di ettolitri mentre attualmente le stime parlano di un leggero ribasso che va dal 10-15% dovuto maggiormente al deficit idrico che si è creato negli ultimi mesi con una produzione stimata di quasi 4 milioni di ettolitri.

PREVISIONI CAMPAGNA VINICOLA 2022-2023

Infatti, anche se siamo partiti da un autunno 2021 molto piovoso, nel prosieguo della stagione tali eventi sono stati medio-scarsi determinando nel 2022 un deficit idrico dei suoli che sta portando a questo ribasso. In sostanza, possiamo senz’altro dire che questo leggero calo di produzione è stato compensato dalle condizioni climatiche ventilate e fresche che da metà maggio in poi hanno permesso alle piante di vite di generare bacche sane e generose.

Il territorio

Il territorio siciliano si presenta alquanto variegato con tutta una serie di situazioni pedoclimatiche che consentono di ottenere vini dai sentori minerali come quelli dell’Etna, dai sentori floreali come quelli delle colline e vini rossi decisi adatti all’invecchiamento come quelli della zona del ragusano e trapanese. Negli anni passati abbiamo assistito all’introduzione di varietà internazionali che hanno portato a una standardizzazione del prodotto; in seguito, le scelte si sono incentrate più sui vitigni autoctoni siciliani i quali hanno permesso di ottenere prodotti di qualità eccellente e difficilmente riproducibili in altre zone del mondo.

Situazione produttiva nazionale e siciliana campagna 2021/2022

La Produzione in Italia di vino nella campagna 2021/2022 è stata di 50 milioni di ettolitri; se si considera la media 2017-2021(colore arancio) in cui la produzione si è attestata quasi sui 49 milioni di ettolitri si è avuto nell’ultima annata un leggero aumento. Le regioni che registrano quest’aumento sono il Veneto, la Puglia, la Sicilia e l’Abruzzo.Una flessione notevole si verifica in Emilia Romagna complice la siccità dell’ultimo anno.

VINO PRODOTTO IN ITALIA

In Sicilia la produzione di vino non classificato si attesta a poco più di 1,2 milioni di ettolitri; pur rimanendo bassa la produzione di vino con l’indicazione della varietà, aumentano considerevolmente, le produzioni di vini IGP e DOP attestandosi entrambi a più di 1,6 milioni di ettolitri. Questo dato ci indica come per la Sicilia i marchi IGP e DOP siano trainanti per l’ affermazione del nostro prodotto a livello nazionale e internazionale.

VINO PRODOTTO IN SICILIA CAMPAGNA 2021-2022

Dal grafico seguente si vede come i bianchi in Sicilia superino i 3 milioni di ettolitri mentre i rossi si attestano poco al di sotto del 1,5 milioni di ettolitri.

*Dirigente U.O.S2-3 “Viticoltura ed Enologia”

©RIPRODUZIONE RISERVATA





Vuoi ricevere gli aggiornamenti di Terrà per email?

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Post a Comment