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Agroalimentare
Valorizzazione, tutela e semplificazione per le IG: entrano in vigore le nuove norme Ue

Arriva un strumento fondamentale per la tutela e la promozione dei prodotti agroalimentari di qualità che rappresentano un fiore all’occhiello dell’Italia. Ieri è entrato in vigore il nuovo Regolamento UE sulle Indicazioni Geografiche (IG) già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il 23 aprile scorso. In sostanza, un passo avanti decisivo per il sistema delle IG, che in Italia conta oltre 3.400 prodotti per un valore complessivo superiore agli 80 miliardi di euro, frutto del lavoro di 200mila operatori coordinati da 296 Consorzi di tutela, presenti in tutte le province del Paese. Ecco i punti principali del nuovo provvedimento.

Più potere ai Consorzi di tutela

Il nuovo Regolamento pone al centro i Consorzi, confermando la loro natura di enti composti esclusivamente da produttori e operatori della filiera. Ai Consorzi vengono attribuite maggiori responsabilità e nuovi compiti, tra cui la lotta alle pratiche scorrette che danneggiano le produzioni e la promozione del “turismo a Indicazione Geografica”, un binomio inscindibile per valorizzare i territori e le produzioni tipiche.

Tutela rafforzata online e sui domini

Un aspetto cruciale del Regolamento riguarda la tutela online delle Indicazioni Geografiche. Viene introdotto un sistema di geo-blocking automatico che obbliga gli Stati membri a bloccare l’accesso a tutti i contenuti online che evocano un’Indicazione Geografica non autorizzata. Un sistema di alert sviluppato da EUIPO garantirà la rapidità degli interventi contro le violazioni.

Protezione delle IG come ingredienti

Il Regolamento tutela anche le IG utilizzate come ingredienti di prodotti trasformati. I trasformatori dovranno obbligatoriamente indicare in etichetta la percentuale di prodotto IG contenuto e non potranno utilizzare prodotti simili all’IG. I Consorzi di tutela dovranno essere informati per iscritto dell’utilizzo dell’IG e attendere un loro parere. Gli Stati membri potranno rafforzare questo sistema con procedure autorizzative nazionali, come già avviene in Italia con il sistema di controllo e certificazione.

Tutela internazionale rafforzata

Per le IG con un mercato internazionale, il nuovo Regolamento facilita la registrazione automatica all’atto di Ginevra dell’accordo di Lisbona, garantendo una protezione rapida e indefinita in tutti i Paesi firmatari, anche extra UE. Vengono inoltre eliminate le falle del sistema che permettevano di sfruttare indebitamente la reputazione delle IG, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota o delle menzioni tradizionali come il “Prosek made in Croazia”.

Semplificazioni e snellimento delle procedure

Il Regolamento introduce tempi certi per l’esame delle richieste di registrazione e modifica dei disciplinari da parte della Commissione Europea, riducendoli a 6 mesi. Solo gli emendamenti che implicano restrizioni alla concorrenza nel mercato unico dovranno essere approvati dalla Commissione, mentre le altre modifiche saranno gestite a livello nazionale, evitando il doppio passaggio burocratico che rallentava le procedure.

EUIPO a supporto delle IG

L’Ufficio europeo sulla proprietà intellettuale (EUIPO) avrà un ruolo di supporto consultivo per le questioni amministrative e contribuirà alla tutela e alla promozione delle IG con lo sviluppo di un registro europeo online, un importante strumento per la visibilità e la conoscenza delle eccellenze agroalimentari europee.

Un nuovo slancio per le IG italiane

Il nuovo Regolamento, in sostanza, rappresenta un’occasione straordinaria per le Indicazioni Geografiche italiane per affermarsi ancor di più sui mercati nazionali e internazionali. Le nuove disposizioni offrono strumenti concreti per valorizzare il patrimonio agroalimentare italiano, promuovere un modello di produzione sostenibile e di alta qualità e favorire lo sviluppo economico dei territori rurali.

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