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Quando un hobby diventa eccellenza birraria: il retaggio ventennale di Paul-Bricius in Sicilia

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Quest’anno, ‘Paul-Bricius’, il più antico microbirrificio di Sicilia, compie 20 anni, ma la sua storia è iniziata molto prima, quando Fabrizio Traina, Paolo Trainito e Luigi Carrubba, hanno cominciato per gioco a produrre birra in quello che era l’appartamento lasciato vuoto dalla nonna di Fabrizio nel centro di Vittoria (Ragusa). Oggi di acqua, o meglio, di birra sotto i ponti ne è passata e ai tre amici si sono uniti i figli che con passione portano avanti un progetto tutto siciliano.

Luca Traina

“Mio padre è stato fin da sempre appassionato di tutto il mondo enogastronomico. – racconta Luca Traina, il figlio di Fabrizio, che oggi si occupa della gestione aziendale, guardando sia al comparto commerciale che amministrativo – Lui è un agronomo e ha quelle competenze che gli hanno permesso di interessarsi, senza troppe difficoltà, ai processi legati alla produzione della birra. Oggi è il nostro mastro birraio”. Le prime produzioni furono super ‘casalinghe’. “Avevo 12 anni quando mi è stato regalato un pc che si collegava ad Internet con un modem 56k. Con quello comprammo un kit per produrre birra in casa”. Presto lo spazio non fu più sufficiente e vennero coinvolti anche i due amici, rendendo necessario il trasloco dal garage alla casa della bisnonna di Luca.

Oggi in quel birrificio di Vittoria, dove tutto è fatto a mano, macchinari compresi, vengono prodotti 1500 litri di birra a volta, litri di birra che dopo i processi di fermentazione decantazione e imbottigliamento, arrivano sul mercato dopo circa due mesi dalla loro produzione. In pratica, 100mila bottiglie l’anno, che vengono distribuite sul mercato regionale per la maggior parte, ma anche nel resto dell’Italia, Olanda, Malta e Svizzera. “Nel 2011 abbiamo trasformato la società in birrificio agricolo, – dice sempre Luca – abbiamo cominciato a coltivare l’orzo, ma la vera difficoltà sta nella trasformazione in malto perché in Sicilia una malteria non esiste”. Da Paul-Bricius hanno provato una tostatura con essiccazione al sole di Sicilia, ma il rendimento non è stato ottimale, così l’azienda, come gli altri birrifici siciliani si è affidata a malterie nel resto d’Italia.

Quella più vicina si trova in Basilicata, la più lontana in Trentino. Ma come afferma lo stesso Luca, questo incide sul costo e il trasporto e non è gestibile nemmeno in un’ottica di sostenibilità ambientale. Realizzare una malteria in Sicilia rappresenterebbe la vera svolta, per tutti i dieci birrifici agricoli siciliani, ma i costi di gestione rimangono ancora troppo alti. Secondo, Luca, “bisogna fare una rete di produttori e magari valutare la possibilità di partecipare insieme a dei progetti europei”. Sul fronte della produzione, “siamo innovativi, ma guardiamo sempre alla tradizione, il mastro birraio è papà che studia la ricetta e la trasforma in birra insieme ai suoi amici. Noi figli mettiamo tutto l’entusiasmo delle nuove generazioni”.

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