Terrà

Il progetto Somipron
Ecco il pomodoro tipo ciliegino dal claim nutrizionale e salutistico

di Giuseppe Dipietro *

Il progetto “Sostanze naturali e microrganismi per la produzione sostenibile di ortaggi ad elevato valore nutraceutico” (Somipron) è stato finanziato nell’ambito del PSR Sicilia 2014/2022 Misura 16. Il progetto ha subito una prima variante (D.D.S. n. 4050/2022), alla luce delle condizioni operative imposte dai vari DPCM sull’emergenza Coronavirus) e del tempo trascorso tra la presentazione dell’istanza e il decreto di approvazione e finanziamento. Il progetto mira a trasferire e validare diversi strumenti d’innovazione per la coltivazione sia in fuori suolo, sia in piena terra di piante di pomodoro al fine di ottenere frutti della tipologia ciliegino [“Creativo” F1 e un ecotipo locale (P1)] tra i più diffusi sul nostro territorio.

I partner del progetto

Il progetto “Somipron” è promosso dal Gruppo Operativo GoAbiomed composto attualmente da 21 partner. Il partenariato costa dei seguenti soggetti della ricerca “Corissia, il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università degli studi della Tuscia, il Dipartimento di Agraria dell’Università degli studi di Napoli Federico II, diverse aziende agricole, un broker Pro.Se.A. Srl, ed altri soggetti (trasformatore, laboratorio di analisi).

Direttore scientifico del progetto è il prof. Giuseppe Colla (Università degli Studi della Tuscia, Viterbo), in collaborazione con il prof. Youssef Rouphael (Università di Napoli Federico II) e del prof. Salvatore La Bella (Consorzio di Ricerca per lo Sviluppo di Sistemi Innovativi Agroambientali). La prova è stata svolta in una serra fredda in polietilene nel periodo autunno-vernino 2020/2021 presso l’Azienda Leader Alessi sita in Agro di Comiso (Ragusa). La prova ha riguardato la coltivazione del pomodoro ciliegino (Solanum lycopersicum L. – cv Creativo F1) in piena terra o in un sistema fuori suolo. In entrambi i sistemi di coltivazione sono stati messi a confronto un trattamento senza apporto di sostanze biostimolanti e microrganismi (controllo) e uno con applicazione radicale di un inoculo di funghi micorrizici e Trichoderma atroviride (Condor – Hello Nature, Rivoli Veronese) con trattamenti fogliari a base di idrolizzato proteico di origine vegetale (Trainer – Hello Nature, Rivoli Veronese) (tesi biostimolante).

L’apporto dell’inoculo microbico è stato effettuato un giorno prima del trapianto immergendo per qualche minuto i contenitori alveolati in una sospensione acquosa di propaguli alla dose di 6,25 g di Condor per litro. L’apporto di microorganismi è stato ripetuto, sempre nella tesi biostimolante, al 15esino e 45esimo giorno dal trapianto mediante impianto di irrigazione a goccia apportando una sospensione acquosa contenente 1 kg di Condor per ettaro. I trattamenti fogliari a base di Trainer alla dose di 3 ml/L, sono iniziati 15 giorni dopo il trapianto e sono continuati per 4 mesi con cadenza quindicinale (per un totale di 8 trattamenti). Nella tesi controllo sono stati effettuati trattamenti fogliari con sola acqua in corrispondenza delle applicazioni dei biostimolanti fogliari. Il disegno sperimentale utilizzato è stato quello a blocchi completi randomizzati con tre repliche. Le parcelle elementari avevano una dimensione di 6 m2 (3 x 2 m).

In entrambi i sistemi colturali, le piante di pomodoro sono state trapiantate il 20 settembre 2020 a fila singola (2 m x 0,33 m) con una densità d’impianto di 1,5 piante m2. Il suolo della prova era di tipo franco-sabbioso, con pH 8, basso contenuto di azoto totale e buona dotazione di sostanza organica. Le piante sono state fertirrigate con una soluzione nutritiva completa apportando durante tutto il ciclo le seguenti unità fertilizzanti ad ettaro: 300 kg di N, 50 kg di P2O5, 500 kg di K2O, 400 kg di CaO e 100 kg di MgO. Per quanto riguarda l’esperimento in fuori suolo, le piante sono state coltivate in sacchi di polietilene bianco riempiti con fibra di cocco e la soluzione nutritiva utilizzata è stata quella di Sonneveld e Voogt (2009). Le piante di pomodoro ciliegino di entrambe le prove sono state sottoposte a cimatura per allevamento a due branche.

La difesa fitosanitaria ha seguito le indicazioni del disciplinare di produzione integrata. Nelle parcelle è stata determinata la produzione commerciabile e durante la terza raccolta, su un campione di 20 bacche per parcella, sono stati analizzati i seguenti parametri qualitativi: solidi solubili (mediante rifrattometro), acido ascorbico (metodica standard NF V03-135:2011) e licopene (metodica standard PT 24 Rev.0 2019). La prova è terminata il 28 marzo 2021. Tutti i dati sono stati sottoposti ad analisi della varianza (ANOVA), utilizzando il software MINITAB 19. I confronti multipli delle medie sono stati eseguiti mediante il test Tukey (p = 0,05). Le variabili studiate sono state sottoposte ad analisi di correlazione lineare di Pearson per evidenziare eventuali relazioni tra le variabili.

I risultati

Durante il periodo di coltivazione sono stati osservati ritmi di crescita maggiori nelle piante coltivate in fuori suolo che presentavano nel complesso più palchi fruttiferi rispetto a quelle su suolo (12 vs 8 palchi/pianta). Di conseguenza anche la produzione commerciabile è stata superiore (p=0,001) nella coltivazione fuori suolo rispetto a quella su suolo (14,9 vs 7,5 kg/pianta). Il contenuto in solidi solubili dei frutti (ossia di zuccheri, acidi, aldeidi, vitamine, ecc.) è stato modificato significativamente (p=0,015) dai trattamenti con valori più elevati nelle piante coltivate su suolo rispetto a quelle in fuori suolo (Tabella 1); per quanto riguarda i trattamenti biostimolanti, il valore di solidi solubili totali più elevato è stato invece riscontrato nei frutti delle piante coltivate su suolo e trattate con Condor e Trainer.

Sistema coltivazioneBiostimolanteSolidi solubili
(°Brix)
Acido
ascorbico
(mg/100 g)
Licopene
(mg/100 g)
SuoloNo 7,14 ab55,7 d9,1 c
7,67 a64,3 a14,0 a
Fuori suoloNo 6,28 bc53,7 c8,8 c
5,81 c62,0 b11,9 b
Tabella 1. Effetto del sistema di coltivazione e dei trattamenti biostimolanti sul contenuto di solidi
solubili totali, di acido ascorbico e di licopene nella bacca di pomodoro

I solidi solubili sono risultati correlati negativamente con la produzione commerciabile (r =-0,777; p<0,01) come conseguenza della competizione che si istaura tra l’accumulo di zuccheri nella bacca e le richieste di fotosintetati per sostenere la crescita del mggior numero di frutti. L’acido ascorbico è aumentato del 16% (p=0.001) nei frutti ottenuti da piante trattate con Condor e Trainer rispetto a quelli delle piante controllo, sia su suolo che in fuori suolo (Tabella 1). Anche il contenuto di licopene delle bacche è stato modificato significativamente dai trattamenti (p=0.001), con incrementi in seguito all’applicazione di Condor e Trainer del 52% su suolo e del 36% in fuori suolo rispetto al controllo (Tabella 1). L’analisi di correlazione ha evidenziato una correlazione positiva tra il contenuto di licopene e di acido ascorbico nei frutti (r=0,978; p<0,01).

Lettere differenti corrispondono a valori significativamente diversi per p = 0,05 secondo il test di Tukey. L’incremento di acido ascorbico e di licopene può essere stato indotto da un più alto assorbimento di nutrienti come il potassio e da un’attivazione del metabolismo secondario. I risultati ottenuti confermano le potenzialità dell’inoculazione radicale con consorzi microbici a base di funghi micorrizici e Trichoderma atroviride, unitamente ad applicazioni fogliari con idrolizzato proteico vegetale, nell’incrementare il valore nutraceutico dei frutti. Il miglioramento della qualità dei frutti potrebbe essere utilizzato per sviluppare strategie di differenziazione competitiva del prodotto attraverso un marketing nutrizionale volto ad enfatizzare il maggior contenuto di licopene e vitamina C (claim nutrizionale) e gli effetti benefici sulla salute dell’uomo (claim salutistico).

*Agronomo

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