Terrà

GAL Eloro
Olio extra vergine, verso tracciabilità filiera transfrontaliera italo-tunisina

di Sergio Campanella*

L’esigenza è quella di facilitare i processi transfrontalieri di aggregazione delle imprese e di qualificazione dell’offerta, allo scopo di ottenere un commercio più leale e trasparente dell’olio di oliva salubre e pienamente tracciabile. Ed è su questa direzione che punta il progetto ENI CBC “Italia-Tunisia” CLUSTER SERVAGRI, in particolare con l’obiettivo di ristrutturare le filiere olivicole transfrontaliere rafforzando un cluster economico italo-tunisino dell’olio d’oliva sia convenzionale che biologico, nonché tipizzato, completamente tracciabile e di qualità, al fine di calibrare la produzione e l’offerta secondo gli standard internazionali. Infatti, l’elevata frammentazione del tessuto produttivo della zona di cooperazione italo-tunisina ostacola la crescita e favorisce l’opacizzazione dei flussi commerciali, soprattutto in un’ottica di internazionalizzazione. Da qui il facilitare i processi transfrontalieri di aggregazione delle imprese.

L’approccio evolutivo dell’esperienza acquisita con la prima edizione del progetto SERVAGRI e col suo Osservatorio italo-tunisino sta infatti consentendo, capitalizzandone i risultati e le buone pratiche, di amplificare un processo di clustering transfrontaliero stimolato dall’introduzione di procedure e tecniche innovative che garantiscano tracciabilità, sicurezza e qualità degli oli, attraverso il marchio “ombrello” comune registrato nei due Paesi, verso un’olivicoltura sostenibile; di adottare strategie congiunte scelte attraverso un “approccio partecipativo di partenariati pubblico-privato”; e di sviluppare una piattaforma di gestione per il settore olivicolo transfrontaliero su larga scala, attraverso uno scambio stabile “ricerca applicata-impresa”. Beninteso, il marchio “ombrello” SERVAGRI non si sostituisce ai marchi di qualità già riconosciuti o suscettibili di futuro riconoscimento agli oli che ne beneficiano (DOP, IGP, QS, ecc.), ma rappresenta una garanzia di maggior rigore qualitativo, atto a valorizzare le tipicità identitarie di tali oli e dei territori che li esprimono.

GAL Eloro in campo

In tale contesto, Il GAL Eloro, capofila del progetto ENI CBC “Italia-Tunisia” CLUSTER SERVAGRI, in collaborazione con l’Agenzia per il Mediterraneo (ApM), hanno organizzato un ciclo di tre webinar, rivolto ad imprenditori, operatori, tecnici, professionisti, funzionari pubblici della filiera olivicola nella zona transfrontaliera, il 19 ottobre, il 16 novembre e il 14 dicembre 2021.

Nel corso del primo incontro a distanza, che ha visto la partecipazione attiva del pubblico tunisino e italiano, sono stati presentati gli elementi fondamentali della certificazione di rintracciabilità di filiera come strumento e garanzia per le aziende del settore alimentare. Durante il secondo webinar, le tematiche sono state focalizzate sulle strategie per la promozione del territorio e delle sue produzioni agroalimentari, attraverso strumenti innovativi di governance e azioni di sistema integrate, capaci di organizzare l’offerta territoriale e consolidare una sostenibilità duratura. Il terzo webinar di questo ciclo, è stato focalizzato su “La norma ISO 22005:2008 per la certificazione di sistemi di rintracciabilità agroalimentari” ossia sulla disamina degli standard normativi e degli obiettivi di rintracciabilità volti a rafforzare le filiere agroalimentari e il sistema di gestione della certificazione.

In quest’ottica, le azioni di ristrutturazione, innovazione, rafforzamento delle filiere olivicole della zona transfrontaliera appaiono altamente strategiche e una delle componenti fondamentali sarà proprio la realizzazione di prototipi di certificazione di filiera ISO 22005 attuati in rete, ossia in una logica di clustering transfrontaliero italo-tunisino, che beneficerà dell’importante patrimonio di saperi e strumenti già messi in campo con l’esperienza SERVAGRI, come la Carta di qualità, i Disciplinari di produzione, le Etichette trasparenti, i Vademecum, nel comune intento di costruire insieme una zona olivicola transfrontaliera rafforzata, capace di trarre i massimi benefici dalla cooperazione fra i territori.

*Direttore GAL Eloro e Coordinatore generale CLUSTER SERVAGRI

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