La ricerca
Nasce il primo olio ottenuto da diverse varietà di olivo del mondo “Made in Sicily”
Il campo collezione del germoplasma olivicolo di Zagaria sarà l’ospite d’onore nell’evento Olea Mundi Day organizzato dal comune di Lugnano in Taverina (Terni), in collaborazione con il Parco Agroalimentare e del CNR dell’Umbria, in occasione della presentazione del primo olio promozionale ottenuto dalla spremitura delle diverse varietà di olivo del mondo, i cui innesti provengono da Pergusa (Enna).
Grazie alla lungimiranza del Libero Consorzio Comunale di Enna e alla costante collaborazione del mondo della ricerca nel 2012 è stato possibile replicare in Umbria parte delle varietà presenti nel campo di Zagaria per la creazione del campo di Lugnano che, a distanza di dieci anni, oggi rappresenta una realtà gemella, in un ambiente diverso, dalle grandi potenzialità. I due campi accrescono il valore scientifico e culturale per lo sviluppo di nuove linee di ricerche mirate alla salvaguardia e alla valorizzazione della filiera olivicola nazionale, la cui esistenza è sempre più compromessa e minacciata dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalla globalizzazione. Le due collezioni, va ricordato, traggono origine da una collezione raccolta per oltre un quarantennio dall’allora illuminato professore, Giuseppe Fontanazza, già direttore del CNR di Perugia.
“Siamo orgogliosi di custodire il patrimonio varietale olivicolo proveniente dall’antica collezione del Cnr di Perugia. Tenere a battesimo questa iniziativa- commenta il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Enna, Girolamo Di Fazio – rafforza così la mission del campo di Zagaria che oggi va oltre alla tutela e conservazione del patrimonio olivicolo proiettandosi quale esempio da replicare nella salvaguardia della biodiversità nel rispetto della sostenibilità. Il campo è divenuto un luogo dove la ricerca ha aperto nuove frontiere per dare risposte concrete per la salvaguardia dell’ambiente, la valorizzazione degli eco e agrosistemi e per gli equilibri del Pianeta. Le due realtà oggi al di là del valore legato alla ricca presenza di biodiversità olivicola rappresentano due laboratori a cielo aperto dove confrontare il comportamento delle varietà di piante in ambienti diversi.
A illustrare la storia del campo di Zagaria sarà per il Libero Consorzio, l’agronomo Andrea Scoto che ha seguito la fase di progettazione e di gestione del campo fin dalla sua ideazione. ” Proiettare il campo di Zagaria fuori dai confini territoriali- commenta Scoto – è non solo una grande soddisfazione professionale per il lavoro svolto ma rafforza quello che è l’obiettivo dell’Ente di rendere Zagaria un luogo culturalmente aperto dove coltivare la condivisione, il confronto e la ricerca di nuove prospettive per renderlo sempre più universale”. Successivamente all’evento si terrà un confronto tra il responsabile della Riserva di Pergusa, l’agronomo Antonio Aveni assieme a Scoto, i gestori della collezione di Lugnano e il mondo della ricerca per programmare future iniziative che nella messa in rete, le due realtà possono sviluppare azioni per lo sviluppo sostenibile del comparto olivicolo, che rappresenta per il Paese una risorsa in termini economici e culturali da preservare.
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