Lo sviluppo delle aree rurali, il comune di Vicari “apre” all’arte
Il comune di Vicari ha, di recente, inaugurato il Centro culturale “Vicari nell’arte”, allestito presso il settecentesco Palazzo Pecoraro Maggi. La collezione di Arte Sacra, Pittorica e Storico-documentale è stata consegnata al pubblico grazie a un intervento finanziato dal G.A.L. Metropoli Est con i fondi del PSR Sicilia 2014-2022. Il progetto, del valore di 200mila euro, ha riguardato il restauro architettonico degli interni posti al primo piano del Palazzo e quello artistico di nove tele del XVII e XVIII secolo, rinvenute in edifici di culto ormai in disuso. Il Centro culturale si inserisce nel circuito museale avviato dall’amministrazione comunale con precedenti iniziative, accanto al Museo Archeologico e al sito monumentale del Castello, già attrattori di un significativo numero di visitatori.
Gli oli su tela che, oggi a Vicari, è possibile ammirare sono:
IL PECCATORE PENTITO di Frà Felice da Sambuca
SACRA FAMIGLIA CON ANGELI, SAN FRANCESCO D’ASSISI E DEVOTI (MADONNA DELLA MISERICORDIA) di Frà Felice da Sambuca
LA BUONA MORTE di Frà Felice da Sambuca
LA CATTIVA MORTE di Frà Felice da Sambuca
MADONNA ADDOLORATA AI PIEDI DELLA CROCE di Ignoto
MATER DOLOROSA di Ignoto
LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO di Vincenzo La Barbera
IMMACOLATA di Ignoto
VERGINE IN GLORIA FRA ANGELI E I SANTI BENEDETTO DA NORCIA E MAURO ABATE della Scuola di Mariano Rossi
Considerata l’ampia enfasi che negli ultimi tempi è riservata ai borghi, in particolare a quelli del sud, l’intero ufficio di Piano del G.A.L. Metropoli Est ha salutato con soddisfazione questo momento inaugurale per un progetto, il primo di oltre 40 interventi finanziati, che ha matrice culturale ed è realizzato in un comune del sud da parte di un G.A.L. Il progetto “Vicari nell’arte”, agganciato alla programmazione del PSR Sicilia, sposa soprattutto la strategia del G.A.L. Metropoli Est che da anni coniuga gli aspetti AgriCulturali del proprio territorio, promuovendo la valorizzazione integrata del patrimonio culturale, enogastronomico e ambientale.
Gli iniziali dubbi, fugati dall’acquisizione dei necessari pareri e la successiva ammissione della spesa del restauro dei dipinti di pregevole fattura artistica e di grande valore storico-documentale, hanno messo in evidenza la possibilità, per un programma che si occupa di sviluppo rurale come il PSR Sicilia, di investire sullo sviluppo del turismo sostenibile, intervenendo anche su aspetti strettamente restaurativi e culturali.
Al fine di favorire il turismo, spinto dall’interesse verso la storia, la cultura e l’identità del territorio, l’amministrazione di Vicari, in linea con i principi della sotto-misura 7.5 attivata dal G.A.L. Metropoli Est, ha voluto così istituire una sede che al suo interno raccogliesse le opere da salvaguardare, facendole divenire l’immagine stessa della cultura rurale vicarese.
Sono stati identificati, come sede, i locali di Palazzo Pecoraro Maggi dell’omonima famiglia di notabili del paese, esistente già a partire dal 1607, da sempre al servizio dei Bosco Bonanno Principi della Cattolica, proprietari della signoria di Vicari, fino al 1819 quando il Principe della Cattolica fu costretto a cedere in enfiteusi l’intera contea a Marco Pecoraro, lo stesso che, tra il 1730 e il 1738, inizia i lavori di ristrutturazione e ampliamento del palazzo, oggi sede del museo. I lavori progettuali di restauro, che comprendevano i locali interni del palazzo e le nove tele, sono stati diretti dall’Arch. Livia Realmuto ed eseguiti dal Consorzio Pragma Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, i quali hanno saputo sapientemente portare a compimento l’opera nella sua interezza. Grazie al finanziamento, è stato possibile salvare dal deterioramento un luogo e alcune tele, che sono da considerarsi tessere identitarie della comunità rurale di Vicari, e restituirle alla collettività. Ma non solo: ad essere consegnata, è stata, in definitiva, una memoria nuova.
Livia Realmuto, Salvatore Tosi e Flaminia Tribuna
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