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Ecocompatibilità alimentare
Caglio vegetale: la rivoluzione etica, sostenibile e innovativa nella produzione casearia

Il caglio vegetale rappresenta una delle alternative più naturali e sostenibili al tradizionale caglio animale, consolidandosi come scelta etica e responsabile nel settore caseario. Estratto da piante come il cardo, il fico, la papaya e il carciofo, questo coagulante naturale risponde efficacemente alle esigenze di un mercato sempre più attento all’ambiente, al benessere animale e alle specifiche necessità dietetiche dei consumatori.

Tradizione e innovazione nella produzione casearia

Il caglio vegetale viene ottenuto attraverso un sofisticato processo di estrazione degli enzimi coagulanti, le proteasi, che sono in grado di scindere le proteine del latte con efficacia e costanza qualitativa, replicando i risultati del caglio animale. Diverse fonti vegetali spiccano per la loro qualità e utilizzo nella tradizione casearia:

Cardo selvatico (Cynara cardunculus): Emblema della caseificazione mediterranea, il cardo è utilizzato nella produzione di formaggi di altissima qualità, come il Queijo Serra da Estrela DOP portoghese. Questo formaggio non è solo un simbolo di eccellenza gastronomica, ma rappresenta anche una scelta etica per i consumatori.

Lattice di fico: Estratto dai frutti immaturi del fico, la ficina è un enzima proteolitico che dona ai formaggi un profilo organolettico unico, contribuendo a creare prodotti caseari di eccezionale pregio e raffinatezza.

Il processo di produzione

La produzione del caglio vegetale è un processo complesso che richiede competenze tecniche avanzate. Si parte dalla selezione di piante di alta qualità, passando per l’estrazione meccanica o chimica degli enzimi, fino alla preparazione finale in forma liquida o in polvere, ottimizzata per l’uso in caseificio. Per garantire standard elevati, molte aziende collaborano con produttori certificati di cagli vegetali.

Un’alternativa etica e sostenibile

La scelta del caglio vegetale si fonda su ragioni etiche, ambientali e di salute. Il caglio animale viene tradizionalmente estratto dall’abomaso di vitelli e agnelli giovani, sacrificati esclusivamente per l’ottenimento della chimosina. Milioni di capi vengono annualmente destinati a questo scopo, con un impatto significativo sul benessere animale e sull’ecosistema. Il caglio vegetale, invece, elimina completamente questa pratica, promuovendo un approccio rispettoso della vita. I dati parlano chiaro.

Tipo di caglioConsumo idrico (litri/kg)Risparmio idrico (%)
Caglio Animale1.200
Caglio Vegetale72040%
Tipo di caglioEmissioni di CO2 (kg CO2/kg)Differenza (%)
Caglio Animale8,5
Caglio Vegetale6,8-20%
AspettoCaglio vegetaleAllevamenti intensivi
Tipo di coltivazioneColtivazioni agricole sostenibiliAllevamenti intensivi
Occupazione del suoloRiduzione del 35%Maggiore occupazione del suolo
AspettoDettagli
Sicurezza del prodottoAssenza di residui di antibiotici o ormoni
DigeribilitàCaglio vegetale è più digeribile per persone con intolleranze alimentari
Riduzione allergeniRiduce i potenziali allergeni del 40%
AccessibilitàAmpliamento dell’accessibilità dei formaggi a un numero maggiore di consumatori

Innovazione e versatilità

L’utilizzo del caglio vegetale apre nuove opportunità per i caseifici, consentendo la creazione di formaggi con caratteristiche organolettiche distintive. Questo approccio non solo soddisfa le esigenze di consumatori attenti all’etica e alla sostenibilità, ma consente anche ai produttori di esplorare nuove frontiere nel settore caseario.

Il caglio vegetale rappresenta una trasformazione epocale nel settore caseario, paragonabile per importanza all’introduzione della farina di insetti o della carne sintetica. Non si tratta di una moda passeggera, ma di un cambiamento irreversibile, guidato da valori di sostenibilità, responsabilità ed etica.

I pionieri del caglio vegetale

Il Caseificio Bompietro, uno dei pionieri ad adottare il caglio vegetale, ha iniziato con una fase sperimentale per poi passare alla produzione su scala, fino a diventare oggi un esempio di divulgazione e formazione. Attraverso master e corsi dedicati, il caseificio promuove l’uso del caglio vegetale presso altre realtà produttive, contribuendo a diffondere una cultura casearia più sostenibile.

Il caglio vegetale, in sostanza, è molto più di un semplice coagulante: è un simbolo di innovazione, sostenibilità ed etica. In un mondo sempre più attento alle sfide ambientali e ai diritti degli animali, questa soluzione si afferma come una scelta strategica per il futuro del settore caseario, aprendo la strada a una nuova era di responsabilità e qualità.

©RIPRODUZIONE RISERVATA





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