Dal seme alla crescita: giovani allevatori siciliani formati nella fecondazione artificiale bovina
Da un’idea dell’Istituto Sperimentale Zootecnico della Sicilia (ISZSi), con il coinvolgimento di un gruppo di allevatori siciliani, ha preso il via il primo corso di operatori nel campo della fecondazione artificiale bovina. L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento regionale dell’Agricoltura, è destinata a 30 giovani allevatori provenienti da diverse aree della Sicilia e si concluderà a settembre.
La fase teorica del corso si è già svolta nei locali dell’ISZSi che è anche centro di riferimento per la ricerca e la formazione nel settore del miglioramento genetico e della conservazione del patrimonio zootecnico. Con lezioni frontali, i partecipanti hanno potuto approfondire le conoscenze scientifiche e le tecniche necessarie per operare nel campo della inseminazione artificiale bovina.
I docenti, provenienti dall’Ospedale veterinario universitario didattico (OVUD) del Dipartimento di Medicina Veterinaria di Messina oltre che di UNIPA (SAAF) e dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale Siciliano, tra i vari temi, hanno affrontato quelli di anatomia e fisiologia dell’apparato riproduttivo bovino, dell’alimentazione, controlli funzionali alle tecniche di raccolta e conservazione del seme, fino alla gestione sanitaria, al benessere animale e management aziendale, alla valutazione delle bovine pronte per l’inseminazione. Questo bagaglio di nozioni è stato arricchito da seminari pratici, grazie alla presenza di tre bovine dello stesso ISZSi messe a disposizione per dimostrazioni dirette, consentendo così agli allievi di osservare e mettere in pratica quanto appreso in aula.
Il momento clou del corso è stato il 2 agosto e il 3 agosto scorsi, quando il gruppo di aspiranti si è trasferito nel territorio di Ragusa per partecipare alle sessioni pratiche direttamente in azienda. Questa fase è stata fondamentale per consentire ai partecipanti di confrontarsi con la realtà quotidiana del lavoro di fecondazione artificiale, in un contesto produttivo vero e proprio. Le aziende locali hanno aperto le loro porte ai giovani allevatori, offrendo non solo uno spazio fisico per le esercitazioni, ma anche l’opportunità di interagire con esperti del settore e scambiare esperienze con altri operatori del territorio. L’attività pratica si è concentrata sull’inseminazione artificiale, permettendo ai partecipanti di sperimentare le tecniche apprese e di acquisire manualità e sicurezza nell’esecuzione delle operazioni sul campo.
“Questa iniziativa rappresenta un importante investimento sul futuro del settore zootecnico siciliano – afferma Santo Caracappa direttore del corso – dove la fecondazione artificiale rappresenta una tecnica che permette di migliorare la qualità genetica delle mandrie, aumentando la produttività e la redditività delle aziende zootecniche. Non solo, promette di rafforzare le competenze nel settore dell’allevamento animale regionale” Per il direttore dell’ISZSi, Vincenzo Guella, infine, “formare operatori tecnici specializzati è una priorità per il comparto zootecnico, che potrà così beneficiare di personale qualificato e preparato ad affrontare le sfide in un mercato sempre più competitivo”.
L’iniziativa si inserisce come afferma il Dottor Giovanni Sino, commissario straordinario dell’Istituto, in una programmazione dello stesso ISZSi al fine di dare più opportunità di crescita, sviluppo e innovazione nel comparto zootecnico regionale, che mira a valorizzare le risorse presenti e a promuovere la sostenibilità delle produzioni zootecniche locali. Il corso, che si concluderà a settembre, come detto, ha già raccolto manifestazioni di interesse tra i partecipanti, entusiasti di poter applicare in modo concreto le competenze acquisite nelle proprie aziende. In un settore in cui la tradizione si fonde con l’innovazione, la formazione continua è la chiave per garantire il successo e la competitività delle aziende agricole siciliane. L’Istituto Zootecnico Sperimentale per la Sicilia si conferma così un punto di riferimento per la formazione e l’aggiornamento professionale degli allevatori, contribuendo in modo significativo alla crescita e al miglioramento della zootecnia regionale.
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