Terrà

La ricerca
Come un fungo microscopico potrebbe rivoluzionare l’agricoltura e risparmio idrico

L’agricoltura affronta una svolta significativa nella gestione dell’acqua grazie a un’innovativa scoperta scientifica. Un fungo microscopico potrebbe essere la chiave per migliorare la resistenza del pomodoro agli stress idrici senza compromettere la qualità dei prodotti. Questi risultati emergono da uno studio pionieristico condotto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, aprendo prospettive interessanti anche per altre colture.

Il progetto Microbios, guidato da Elisa Pellegrino, ricercatrice del Gruppo interazioni pianta-suolo del Centro di ricerca in produzioni vegetali (Crop) presso la Scuola Superiore Sant’Anna, si propone lo sviluppo di microorganismi del suolo. Questi microorganismi, riuniti in consorzi ad azione biostimolante, mirano a potenziare la resistenza delle colture agrarie e a migliorare la qualità delle produzioni. I risultati ottenuti sulle piante di pomodoro risultano altamente promettenti, come spiega la stessa istituzione accademica pisanaso, sprattutto considerando le esigenze idriche di questa coltura.

Spore di Serendipita indica dentro la radice

Nell’ambito del progetto Microbios, supportato dai finanziamenti della Regione Toscana tramite il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e dalla DND Biotech srl, e in collaborazione con Eurofins Genomics Italy srl, è stato identificato un fungo endofitico benefico, la Serendipita indica. È stato sviluppato un protocollo di coltivazione e di inoculazione di questo fungo insieme ai batteri associati su piante di pomodoro soggette a condizioni idriche critiche.

L’inoculazione del microscopico fungo sulla pianta di pomodoro, in condizioni di dimezzamento di volumi d’acqua e di privazione totale, ha potenziato la crescita delle piante, fornendo elevata protezione sia contro gli stress biotici, causati da altri esseri viventi (batteri, virus, insetti), sia abiotici, provocati da un fattore ambientale avverso, quale appunto la siccità, anche durante le fasi di recupero della pianta.

Durante la ricerca sono stati anche determinati, mediante sequenziamento di ultima generazione, i batteri associati al fungo inoculato, un pool genetico assai eterogeneo, dal quale poter ottenere ceppi con ottime funzioni biostimolanti per le colture agrarie. L’impegno e la ricerca di Valentina Lazazzara, attualmente ricercatrice presso l’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del CNR di Firenze e beneficiaria di un assegno di ricerca biennale nell’ambito del progetto Microbios, sono stati riconosciuti dalla Società Europea di Microbiologia (FEMS) ad Amburgo, in Germania.

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