Terrà

Bcsicilia apre le porte alla cultura rurale e alimentare isolana

BCsicilia è una Associazione culturale e di volontariato che opera per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Si impegna per la ricerca, lo studio, la conoscenza, la tutela e la fruizione del patrimonio archeologico, storico, artistico, architettonico e ambientale, del territorio, del paesaggio e del mare, e per un equilibrato e corretto rapporto tra gli esseri umani. Recentemente ha implementato gli obiettivi creando al proprio interno il Dipartimento della Cultura rurale e alimentare siciliana, diretta da Mario Liberto, Funzionario dell’Assessorato Agricoltura in quiescenza. Il cibo ha un legame profondo con la storia e le tradizioni dei nostri territori. Queste eccellenze enogastronomiche non rappresentano solo un’enorme risorsa economica, come confermano recenti dati da record dell’export agroalimentare in un anno, pari a 41 miliardi di euro; ma anche una straordinaria occasione per raccogliere e promuovere una grande eredità culturale. Il cibo diventa un mezzo per conoscere, condividere e confrontarsi.

L’agronomo, Mario Liberto

Un rapporto che diventa strategico anche nella promozione turistica. Basti pensare all’enoturismo, o all’olioturismo, straordinari settori che sono diventati i filoni aurei del turismo nazionale e internazionale. Il mondo ci guarda e ha fame soprattutto della Sicilia, con un patrimonio strabocchevole che costituisce una risorsa espressa soltanto per un 30%. Il turismo, i beni culturali e cibo sono l’immagine nitida della Sicilia. Oltre un miliardo e duecento milioni di viaggiatori internazionali: è questa la cifra astronomica di un mondo in movimento, che cresce oltre ogni crisi. Prima ancora che economico, (Covid19 a parte), si tratta di un enorme fenomeno umano e sociale che sta assumendo tendenze nuovissime, come emerge proprio da tutte le più recenti analisi: a muovere i viaggiatori sono sempre di più la ricerca di esperienze coinvolgenti, la curiosità e il desiderio di conoscenza per la cultura e la tradizione, l’attenzione all’autenticità, alla sostenibilità e al benessere e nell’ultimo decennio il cibo.

Il cibo come bene culturale, ma anche come elemento caratterizzante del “turismo esperenziale”, oltre a rappresentare il territorio, attraverso donne e uomini diventa esperienza, storia, cultura. Il cibo è la porta di accesso più immediata di un territorio, è la prima esperienza con la quale il viaggiatore contemporaneo cerca un contatto con la cultura e le tradizioni del luogo. La grande varietà dei paesaggi italiani e della loro storia riflette la numerosità dei “gate di accesso gastronomici”, tutti dotati di notorietà worldwide: per il mercato turistico, un vero giacimento di opportunità. Il cibo siciliano è anche attrattività a forte valenza caratterizzante dell’immagine turistica della nostra terra, capace di far nascere un desiderio forte che si traduce in una motivazione al viaggio e all’esperienza enogastronomica per turisti e visitatori italiani e stranieri.

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