Terrà

Imprenditori 10 & Lode
Azienda agricola Agata Calandro, basilico in serra e per passione. Col Psr nasce una nuova imprenditrice

di Agata Imbrogiano

Accendiamo i riflettori sull’imprenditrice agricola siciliana Agata Calandro che, con passione e dedizione, gestisce, con l’aiuto del marito e il supporto dei figli, la sua azienda agricola in contrada Gorga, a Campobello di Mazzara (Trapani). Agata è un’imprenditrice che valorizza la produzione del basilico, massimizzandola in 2mila mq di serra. Utilizza la tecnologia idroponica, per la coltivazione di questa erba aromatica e 500 mq di avanserra dove viene lavorato il prodotto. Nel terreno, ereditato dalla sua famiglia, un tempo sorgeva un uliveto che è stato espiantato per permettere la costruzione della serra. L’azienda nasce nel 2016, inizialmente con una coltivazione di fiori recisi. Ma dopo la pandemia, si è deciso di cambiare coltivazione per soddisfare le esigenze del mercato, in quanto la commercializzazione di fiori recisi durante il Covid-19 ha subito un brusco calo.

La formazione agricola di Agata è nata dalla passione per la terra e, tramite il corso di conduttrice di impresa agricola – che ha svolto quando si è insediata grazie al Psr Sicilia, sottomisura 6.1 (“Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per i giovani agricoltori”) – ha potuto maturare nuove conoscenze, competenze e quella professionalità che le ha dato l’idea di avviare una tipologia di coltura ancora poco conosciuta e sfruttata in ambito agricolo, l’idroponica. Il prodotto aziendale principale, ad oggi, è il basilico. Tuttavia, in un piccolo appezzamento di terreno vengono coltivate anche le fragole e il prezzemolo. Il basilico viene portato al mercato, imballato, dentro delle cassettine con tutte le radici o, a richiesta, viene macinato per i clienti che lo preferiscono già pronto all’utilizzo.

“Ho preso la decisione di scommettere su di me e sulla mia terra. L’amore per la natura e per i miei figli mi ha convinta a mettermi in gioco”

Nonostante le oscillazioni del prezzo di vendita, tra estate e inverno, l’imprenditrice dice a Terrà che “questa tipologia di coltivazione che non prevede uso di suolo, è economicamente conveniente poiché, nonostante d’estate ci sia molta concorrenza, il poter rendere disponibile nei mercati il prodotto anche di inverno, permette di compensare il calo delle vendite nella bella stagione”. “Qui in zona – aggiunge Agata – solo noi produciamo basilico in serra tutto l’anno e la quantità di prodotto, che riusciamo a vendere, ammonta a circa 500 kg a settimana”. La coltivazione è sostenibile grazie al monitoraggio e all’utilizzazione oculata delle risorse, e una sola persona riesce a occuparsi della fase di raccolta. Lo scarto in azienda viene essiccato e macinato per essere riutilizzato come carburante per scaldare la serra quando l’elevata umidità lo richiede.

“Ho preso la decisione– dice ancora Agata – di scommettere su di me e sulla mia terra. L’amore per la natura e per i miei figli mi ha convinta a mettermi in gioco. La mia azienda è una piccola realtà che destina tutto il raccolto al mercato regionale. Il mio modus operandi è la caratteristica principale della mia produzione e che assicura un controllo maniacale del prodotto finito. Ho deciso di investire sulla fertirrigazione fuori suolo per risparmiare tempo prezioso da dedicare alle colture, facendo, allo stesso tempo, una scelta sostenibile in quanto questa tecnica consente la distribuzione dei fertilizzanti insieme all’acqua d’irrigazione localizzata in base ai fabbisogni delle colture. La distribuzione dei fertilizzanti in acqua migliora l’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante e al tempo stesso si rende più efficiente l’utilizzo dell’acqua”.

Infatti, tra i principali vantaggi della fertirrigazione si ha il minor impiego di manodopera per le operazioni di distribuzione del fertilizzante; migliore applicazione dei fertilizzanti, perché essi vengono distribuiti nell’area di terreno effettivamente esplorato dagli apparati radicali delle colture; assenza di perdite di nutrienti e di acqua, grazie alla loro migliore distribuzione nel terreno e la loro precisa localizzazione vicino all’apparato radicale delle colture; assenza di dispersioni di polveri nell’aria durante la distribuzione dei fertilizzanti. Infine, il controllo giornaliero di una corretta e razionale applicazione della fertirrigazione permette di impostare diversi parametri, quali la quantità e i rapporti fra gli elementi nutritivi, la composizione chimica della soluzione e la frequenza degli interventi di fertirrigazione che consentono di distribuire i nutrienti, in base allo stato fenologico della pianta. “Io sono un’imprenditrice agricola e mi piace dedicarmi alla azienda per valorizzare il territorio” conclude Calandro, ricordando che è possibile visitare l’azienda su prenotazione, si organizzano visite guidate per le scuole.

Azienda Agricola Agata Calandro – M. 3356867121

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