Agricoltura e architettura sostenibili, partecipa al progetto Cubâti
Il progetto strategico CUBÂTI (Culture du bâti de qualité: Recherche, Innovation et Entreprise pour la Durabilité) è stato finanziato dal Programma UE di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Tunisia, che per la prima volta accende i riflettori sul settore edilizio, attività di notevole rilevanza per l’economia transfrontaliera, per la sostenibilità e per la qualità della vita. Facendo leva sul concetto di cultura della costruzione di qualità (culture du bâti, anche conosciuta come baukultur) e sulla comune identità transfrontaliera, CUBÂTI intende rafforzare i legami tra ricercatori, professionisti e imprenditori, attivando un circolo virtuoso tra attività produttive diverse (edilizia, agricoltura, acquacoltura, valorizzazione del patrimonio architettonico).
Tra le realizzazioni previste: la sperimentazione su materiali costruttivi legati all’identità comune (terra cruda, gesso, materiali biobased); la realizzazione di modelli e piccole costruzioni dimostrative; una piattaforma web per la condivisione e lo sviluppo delle conoscenze; la mobilità degli operatori; la produzione di pubblicazioni e documenti strategici per la diffusione della cultura della costruzione di qualità nella regione transfrontaliera.
Il collegamento tra agricoltura e architettura costruita non deve stupire, perché si fonda su alcune profonde radici comuni tra queste attività, che hanno entrambe accompagnato l’evoluzione dell’umanità sin dal mesolitico: la visione di lungo termine, che enfatizza gli aspetti processuali, e le strette relazioni con la qualità della vita che accomunano gli esiti di tali attività: il cibo e l’ambiente costruito. Negli scenari contemporanei e futuri, l’agricoltura e l’architettura sostenibili saranno ancora maggiormente protagoniste della transizione ecologica non più rinviabile e le prospettive comuni sono destinate a moltiplicarsi.
Tra le attività che CUBÂTI intende promuovere, l’utilizzazione degli scarti delle coltivazioni agricole e la componente bio-based di materiali costruttivi collegati alla identità transfrontaliera, che possono rappresentare un’opportunità per applicare l’economia circolare nelle aziende agricole e zootecniche (si pensi, ad esempio, alla lana di pecora o al riutilizzo di gusci).
Ricercatori, professionisti e imprenditori del settore, soggetti istituzionali siciliani e tunisini che volessero sottoporre manifestazioni d’interesse o proposte di contributi al progetto CUBÂTI possono compilare il questionario oppure scrivere a info@cubati.org. Maggiori informazioni, su www.cubati.org. Il prossimo 10 gennaio 2023, al Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, si terrà la conferenza pubblica di presentazione di CUBÂTI. Sarà possibile seguire l’evento a distanza, su questa piattaforma.
Maria Luisa Germanà Università di Palermo, Dipartimento di Architettura
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